Ex “azzurri” al posto dei grillini: assedio a Mara Carfagna

Foto © Imagoeconomica, Benvegnu' Guaitoli

In corso manovre e contromanovre per puntellare la maggioranza che sostiene il Governo Conte. La Carfagna pressata dai suoi stessi fedelissimi e dai “ribelli” di Forza Italia che non vogliono più saperne di stare con Berlusconi. Le mosse di Salvini, Meloni, Renzi e Zingaretti.

Il Movimento Cinque Stelle continua a perdere pezzi e si potrebbe presto arrivare ad un punto critico per quanto riguarda la tenuta numerica prima che politica del governo Conte bis. Ma tutti i principali organi di stampa riferiscono anche di riunioni in corso per valutare percorsi di “salvataggio”.

Un momento cruciale sarà rappresentato dal vertice dell’associazione Voce Libera di Mara Carfagna: fissato per il 9 gennaio, potrebbe svolgersi il 13. La Carfagna sta agendo con estrema attenzione: guarda al centro e non vorrebbe accelerare. Ma tra i suoi in tanti le stanno chiedendo di strappare definitivamente con Forza Italia e valutare la possibilità di un appoggio al governo. Andando in pratica a sostituire deputati e senatori grillini in marcia verso la Lega o verso il gruppo Misto.

Matteo Renzi © Imagoeconomica, Valerio Portelli

L’insofferenza nei confronti di Silvio Berlusconi (che ha appena annunciato che al timone degli “azzurri” resterà lui, punto e basta) è ai massimi storici. Vedremo cosa succederà, ma è certo che Mara Carfagna è attesa da decisioni importanti. Dall’altra parte la sponda naturale resta quella di Italia Viva di Matteo Renzi, per un’operazione che ha l’obiettivo di indebolire il Movimento Cinque Stelle. Arrivando perfino a chiedere un cambio di premier.

Gli altri leader sono in movimento. Matteo Salvini ha spalancato le porte della Lega ai “ribelli” dei Cinque Stelle, ma non tutti sembrano interessati. Più cauta e avvolgente la manovra di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, che sta cercando un dialogo privilegiato anche con Mara Carfagna. Come Matteo Renzi del resto.

Il Partito Democratico di Nicola Zingaretti sta “resistendo” in attesa delle elezioni dell’Emilia Romagna. In caso di vittoria della Lega, sarà complicato anche per Zingaretti continuare a “tenere” la maggioranza. Nel Pd scatterebbe una fase convulsa e non controllabile. Ma se invece dovesse vincere Stefano Bonaccini, allora diventerebbe Zingaretti l’unico “mazziere” del governo giallorosso.

Infine Silvio Berlusconi: nell’ultimo anno l’esodo da Forza Italia è stato biblico. Ma lui non si preoccupa: gli bastano fedelissimi e cerchio magico.