Fincantieri approda a Cassino: riparte lo sviluppo industriale

Confermate le anticipazioni di Alessioporcu.it. Fincantieri aprirà uno stabilimento nell'area industriale di Cassino attraverso la sua Power4Future. Batterie per bus e yacht. Il ruolo di Unicas. I protagonisti nell'ombra. A regime 200 posti di lavoro. Investimenti per oltre 20 milioni.

La Gigafactory di Fincantieri nascerà a Cassino nell’area industriale. La realizzerà attraverso la sua società Power4Future. Darà vita ad uno stabilimento nel quale produrre batterie al litio per la mobilità sostenibile: alimenteranno i motori elettrici degli autobus e degli yacht, dei loro dispositivi di controllo e dei sistemi ausiliari. La produzione stimata è di 2 GigaWatt in cinque anni.

Alessioporcu.it lo aveva anticipato due mesi fa. (Fincantieri pronta a scommettere su Cassino). Un indizio era stato dato allo scorso salone della Nautica (Leggi qui Il futuro è al litio e passa per Cassino).

Il lavoro nell’ombra

Un’operazione che partirà con 45 posti di lavoro. A regime se ne stimano circa 200. Ma la vera portata dell’intervento è ben più grande. Perché coinvolge l’Università di Cassino, l’Its Meccatronico di Pontecorvo, l’intera filiera industriale. E punta allo sviluppo di un intero distretto.

La Regione Lazio darà il suo sostegno all’operazione, agevolando l’insediamento: oggi la Giunta di Nicola Zingaretti ha dato il via libera al protocollo d’intesa con Power4Future di Fincantieri. È stato uno degli elementi chiave per riuscire a superare la concorrenza di mezza dozzina di altri siti italiani che puntavano ad avere quello stabilimento al posto di Cassino. La più agguerrita era la Motor Valley in Emilia Romagna.

Sono stati in tanti a lavorare nell’ombra. Il primo ad individuare lo spiraglio per arrivare ad un tavolo con Fincantieri è stato il presidente del Cosilam Marco Delle Cese. Ha messo a disposizione praticamente tutto per di fare in modo che la scelta ricadesse sull’area industriale di Cassino. Il capo di Gabinetto della Regione Lazio Albino Ruberti ha individuato il percorso giuridico che consentisse l’intervento del’ente. Il sindaco di Cassino Enzo Salera si è impegnato all’abbattimento dei tempi per il rilascio delle autorizzazioni garantendo una corsia privilegiata dalla portata dell’operazione, con possibili misure straordinarie di semplificazione delle procedure.

Unindustria si è mossa con tutto il suo patrimonio di esperienza e di relazione per agevolare il dialogo tra Power4Future ed amministrazioni locali: sono scesi in campo direttamente il presidente Angelo Camilli ed il presidente della territoriale di Cassino Francesco Borgomeo.

Un asso chiamato… TomAsso

Giuseppe Tomasso

Il vero asso nella manica però si chiama Unicas. Il suo polo di ricerca sull’energia elettric ed i sistemi di ricarica ha rappresentato un valore aggiunto. E più ancora lo spin-off E-Lectra.

In pratica: Power4Future è una joint venture di Fincantieri SI e Faist Electronics per la produzione di batterie al litio: quelle che nel 2019, per esser così tanto sviluppate da essere i migliori alimentatori ricaricabili di dispositivi elettrici, hanno vinto il Nobel per la chimica.

Del Gruppo Faist, per la ricerca e lo sviluppo, fa parte anche l’E-lectra di Cassino: lo spin off dell’Unicas detenuto al 54% dalla holding fondata da Gianfranco Natali e per la restante parte anche dall’ingegnere elettrico e docente Giuseppe Tomasso. (Leggi qui l’uomo che sussurrava ai cavalli elettrici).

La vera portata dell’operazione si intuisce partendo da qui. Power4Future non verrà solo a produrre. ma anche e soprattutto ad innovare e sviluppare. E lo farà con la collaborazione tra i suoi cervelli e quelli di Tomasso e dell’Unicas.

Il finanziamento per la ricerca

Una collaborazione concreta. Sul piatto vengono messi 100mila euro per l’università: serviranno per portare avanti più in fretta e meglio gli attuali progetti di ricerca. La Convenzione Quadro con l’Università di Cassino prevede anche il finanziamento o co-finanziamento di dottorati industriali, assegni di ricerca, ricercatori a tempo determinato, per lo sviluppo di nuove tecnologie.

Power4Future crede molto nei giovani e nelle competenze trasversali: finanzierà l’Its Meccatronico per almeno due anni ed assumerà una parte dei neo diplomati.

È previsto anche che la società stipuli con il Cosilam una convenzione per la realizzazione di un progetto di rete e di filiera in ambito automotive elettrico. Il totale degli investimenti di Power4Future che saranno oggetto del Contratto di Sviluppo ammonta a più di 20 milioni di euro.

Lo stabilimento nascerà all’interno dei capannoni Cosilam. Pare che il presidente Marco Delle Cese nei giorni scorsi abbia detto “Se vi serve, prendetevi pure il mio ufficio, io una stanzetta da qualche parte me la trovo”.

Il segnale per Stellantis

L’investimento di Fincantieri è soprattutto un segnale per gli altri investitori. È la dimostrazione che l’area industriale del Cassinate ed il suo polo dell’automotive sono attrattivi, capaci di raccogliere le sfide industriali più impegnative grazie alla sua capacità di are ricerca ed alle sue infrastrutture come la fibra criptata e la vicinanza del casello A1.

Con questo protocollo – ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti vogliamo accompagnare la transizione del settore dell’automotive del Lazio verso l’elettrico e la mobilità sostenibile. Questa intesa è un importante tassello della strategia di azione della Regione, enunciata nella recente delibera ‘Invest in Lazio’ e mirata ad attrarre investimenti industriali ad alta intensità tecnologica. Lavoriamo per un Lazio più Green e che guardi con fiducia al futuro grazie a uno sviluppo equilibrato dei territori”.

Per la Regione Lazio l’intesa è parte di una più ampia ipotesi di collaborazione strategica con il Gruppo Fincantieri.

Questa intesa è fondamentale per le prospettive di sviluppo della Regione – hanno dichiarato gli assessori Orneli e Di Berardino – Si inserisce in pieno nel quadro della nostra Smart Specialization Strategy, della quale coinvolge settori importanti come l’Automotive e la Green Economy. Costituisce inoltre il primo elemento concreto di un’importante relazione strategica con Fincantieri e porterà al radicamento nel territorio cassinate di un impianto produttivo innovativo e ad alta intensità tecnologica, oltre a lavoro di qualità, grazie anche alle collaborazioni di rete che nasceranno con il mondo della formazione scolastica e universitaria. Sono azioni come questa a dare concretezza a strategie come quella di ‘Invest in Lazio’ e che cominciano a dare forma al Lazio di domani”.