Una frolla ed una riccia per riavvicinare Mosillo e Petrarcone

Sul tavolo una frolla e una riccia. Serviva addolcire il clima dopo mesi di veleno e reciproche accuse al vetriolo. Erano passate da poco le 19 di questa sera quando sono stati visti salire le scale del circolo del Pd in piazza Marconi – con in mano un vassoio di pastarelle acquistate alla pasticceria sotto la sede della sezione – l’ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone ed il suo “rivale”interno, già candidato alle scorse elezioni comunali: Francesco Mosillo.

Ora che l’inchiesta della Procura entra nel vivo, e il Tar il mese prossimo potrebbe decidere se tornare alle urne, le due anime del Pd provano a riaprire il dialogo.

Secondo indiscrezioni i due ex candidati avrebbero discusso a lungo nella sede del circolo, e non erano soli.

Avrebbero preso in esame il doppio appello – giunto prima dai giovani democratici, e poi da sinistra dem – per formare un gruppo unico in consiglio comunale.

Ma su questo punto il giovane esponente del Pd, già candidato con uno schieramento civico di centrosinistra, è stato chiaro: «Partiamo dal circolo per poi arrivare all’unità anche in Consiglio, ma nelcircolo ci sono però dei personaggi – che io chiamo “tergicristalli” – che oggi sono nel Pd, domani non si sa, e non hanno nulla a che vedere con la storia del partito».

Lo stesso ragionamento, probabilmente, Mosillo avrà prospettato anche a Petrarcone, sebbene pure l’ex sindaco ha spiegato che per lui «la costituzione di un unico gruppo del Pd in Consiglio è la conseguenza auspicabile di un progetto politico da costruire».

Al netto delle indiscrezioni, la certezza è che – a sorpresa – nel Pd la voglia di unità, prevale sulla voglia di divisione.

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