Freschezza, maturità e outsiders: il Frosinone marcia a ritmo serrato

La vittoria di Benevento ha messo in mostra la personalità della squadra di Grosso. Non era scontato battere un’avversaria in inferiorità numerica ed invece i giallazzurri hanno voluto fortemente i 3 punti. Il cambio Boloca-Cicerelli è stato emblematico sulla mentalità del tecnico canarino che punta sempre a giocare all’attacco. La classifica sorride con i ciociari a -3 dalla capolista Brescia ed a -2 dalla “reginetta” Lecce

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Una vittoria da squadra vera. Una prova di personalità in uno stadio importante come quello del Benevento. L’espulsione di Glik ha agevolato il Frosinone ma non era scontato vincere, convincere e segnare 4 gol che potevano essere anche di più. Anzi i rischi erano tanti contro un’avversaria ridotta in dieci. La storia del calcio insegna in questi casi: quante volte è successo che una formazione in inferiorità numerica riuscisse ad imbrigliare la rivale.

Ed invece il Frosinone ha fatto la voce grossa. Ha voluto e cercato il successo, rifilando un poker ai sanniti. La mossa di sostituire un centrocampista (Boloca) con un attaccante (Cicerelli) è stato il segnale inequivocabile della mentalità del Frosinone di Grosso che gioca sempre all’attacco senza speculare. Il colpaccio lancia i giallazzurri in alto a ridosso della vetta ed accende l’entusiasmo dei tifosi che ora sognano.

RITMO PROMOZIONE

L’abbraccio a Lulic dopo il goal

Quinto posto a quota 21 (media punti di 1,75 a gara), -3 dalla capolista Brescia e -2 dal secondo posto del Lecce che sarà di scena allo “Stirpe” dopo la sosta in un big-match che promette emozioni e spettacolo.

I giallazzurri poi sono in serie positiva da 5 turni (3 successi e 2 pareggi) ed in trasferta sono imbattuti da 8 partite (un record per il Frosinone in Serie B). Una sola sconfitta (primato condiviso con il Lecce). Diciotto le reti segnate e 10 quelle subite (seconda difesa meno battuta del torneo insieme a Lecce e Monza). Tredici i marcatori, Lulic è la novità. Numeri importanti che legittimano i sogni della tifoseria scatenata sui social.

Un Frosinone che ha trovato una quadratura e il ritmo. E poi la freschezza di Gatti e compagni è un fattore. “E chissà se la sosta stavolta faccia più male che bene – ha sottolineato il tecnico giallazzurro – La sosta ce la prendiamo per recuperare le energie che abbiamo speso e poi riprendiamo a correre. Nessun avversario ha bisogno di regali e noi dobbiamo entrare in quest’ottica”.

CLASSIFICA CORTISSIMA   

Fabio Grosso

Fabio Grosso vuole continuare a viaggiare a fari spenti. Navigare a vista. Ragionare di partita in partita. Il tecnico sa bene che in questa Serie B il potere logora ed allora è meglio recitare la parte dell’outsider. Anche perché l’obiettivo dichiarato del Frosinone è la salvezza.

Sentite il tecnico: “Non voglio spegnere gli entusiasmi ma tutte le squadre sono là. Ci troviamo con formazioni che nelle scorse settimane erano nella zona bassa della classifica. E’ un campionato molto equilibrato nel quale non si può mollare niente. A Benevento siamo stati bravi ed ora non dobbiamo togliere il piede dall’acceleratore, continuare a lavorare forte e presentarci in ogni partita con ferocia”.

In effetti ci sono 9 compagini racchiuse in 5 punti (dal quartetto Benevento-Cremonese-Como-Cittadella a 19 alla capolista Brescia a 24). Tutto aperto. Massimo equilibrio, ogni settimana la classifica cambia, una giostra impazzita dove si sale e si scende. E non bisogna farsi male. Ma c’è poco da meravigliarsi: è il fascino del campionato di Serie B

E’ IL MOMENTO DEGLI OUTSIDERS

Charpentier (4 gol di cui 3 nelle ultime 3 giornate), Lulic (doppietta a Benevento) e Cicerelli (seconda rete di fila): il Frosinone vola sulle ali di quei giocatori partiti dalle retrovie  ma che ora si stanno rivelando decisivi. (Leggi qui Il Giudizio Universale: Benevento – Frosinone 1-4)

Uno dei grandi meriti di Fabio Grosso è stato proprio quello di valorizzare più elementi possibili. Ad inizio stagione era stato il turno di Ravaglia, Gatti e Boloca, giovani sui quali il tecnico ha puntato subito forte. Poi è toccato a Casasola trovare lo spazio e la maglia da titolare.

Ma non è finita qui. Ci sono altri canarini pronti a salire sulla ribalta di un campionato lungo e duro dove ci sarà bisogno di tutti. Grosso vuole continuare a tirare fuori il coniglio dal cilindro per continuare a stupire.