Frosinone, ciak si gira: Boloca in regia per conquistare Mancini e la Serie A

L’italo-rumeno si prende le redini del centrocampo dove dovrà sostituire Mazzitelli. Per Daniel un periodo molto importante della stagione con tanti riflettori puntati addosso. E’ infatti uno dei talenti figli di stranieri e nati in Italia che potrebbero fare al caso della Nazionale

Alessandro Salines

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Firmerà la regia della prossima puntata del kolossal “Il Frosinone in fuga per la Serie A”. Con l’assenza di Mazzitelli toccherà a lui dettare i tempi della squadra giallazzurra nella sfida di domenica allo “Stirpe” contro il Venezia. Per Daniel Boloca, out a Ferrara per squalifica, inizia una fase cruciale della stagione sia per la sua carriera che per il Frosinone lanciato verso la promozione. Il giovane italo-rumeno infatti dovrà caricarsi sulle spalle il centrocampo della capolista ed avrà tanti riflettori puntati addosso. Tra mercato e Nazionale.

Il peso delle responsabilità aumenterà ma Daniel ha le spalle grosse nonostante abbia soltanto 24 anni. Conosce alla perfezione il significato delle parole umiltà e sacrificio. E non potrebbe essere altrimenti per un ragazzo che ha mangiato la polvere dei campionati dilettanti.

Una cabina di regia per Boloca

Daniel Boloca in azione

Per Boloca non sarà una novità giostrare da play. E’ un ruolo che ha già ricoperto con successo malgrado abbia giocato più da mezzala. Anzi in tanti scommettono che possa diventare il suo ruolo del futuro. E non a caso è stato paragonato a Brozovic. Anche il direttore Guido Angelozzi, il suo scopritore, ha spesso sottolineato di vederlo bene nella posizione di regista.

Le qualità d’altronde non gli mancano: tecnica, visione di gioco, corsa a testa alta, senso tattico e personalità. Ovviamente deve migliorare in alcuni situazioni come i cambi di gioco, le verticalizzazioni e le palle lunghe. Tra l’altro a Palermo è andato a segno con un gran tiro al volo smentendo quanti hanno spesso affermato che Boloca non segna mai.

Cresciuto nelle giovanili di Torino e Juve, ha militato nella Romanese, nella Pro Sesto, nel Tatran in Slovacchia, nel Francavilla e nel Fossano prima di approdare al Frosinone da svincolato. Già quest’estate è stato seguito da mezza Serie A e dall’Eintracht Francoforte in Germania. Idem a gennaio con il Bologna in forte pressing. “Ma il presidente non lo ha voluto cedere”, ha tagliato corto Angelozzi.    

Compito arduo

Boloca dovrà sostituire l’infortunato Mazzitelli

Non sarà facile comunque sostituire Mazzitelli, uno dei pilastri di Grosso. Un centrocampista completo capace di strappare e cucire gioco. Esperto con un curriculum di tutto rispetto e reduce dalla promozione col Monza. Il centrocampista romano, ko a Ferrara per un problema muscolare, sarà fuori causa col Venezia. Ma la sua assenza potrebbe essere più lunga. Dunque per Boloca sarà difficile non far rimpiangere Mazzitelli.

Grosso comunque si fida ciecamente dell’italo-rumeno. “Lo stimo tantissimo come uomo e giocatore. Il futuro è tutto suo”, ha detto il tecnico che lo ha schierato per 20 volte di cui 18 dall’inizio e 2 dalla panchina. E se non si fosse infortunato per quasi un mese tra gennaio e febbraio (ha saltato 5 partite) avrebbe giocato di più.

I nuovi italiani

Il ct Roberto Mancini

Per Boloca è un periodo di grande ribalta. Il centrocampista giallazzurro è stato tra i protagonisti del focus della “Gazzetta dello Sport” sui talenti figli di stranieri e nati in Italia che potrebbero fare al caso del ct Roberto Mancini. Oltre Boloca, in rampa di lancio anche Tongya dell’Odense, Okoli dell’Atalanta, Tsadjout della Cremonese e Udogie dell’Udinese.

Nato a Chieri in provincia di Torino, Boloca è stato già convocato dalla Nazionale rumena con la quale ha anche esordito in un’amichevole e quindi ancora eleggibile per un’altra selezione. Ed infatti Mancini lo ha chiamato nello stage tenuto durante la pausa mondiale suscitando tra l’altro il disappunto di Edward Iordanescu, ct della Romania, che lo ha seguito a lungo inviando anche un suo collaboratore a Frosinone.

Daniel Boloca

“Non potevo dire di no alla Romania, dovevo rendere orgogliosi i miei genitori – ha rivelato Daniel Ma non so la lingua, mi sentivo a disagio. Il mio desiderio è la Nazionale azzurra. Mi sento italiano, sono nato qui. Se Mancini mi richiama, io ci sono”.

Ciak si gira, in regia c’è Daniel Boloca.