Un punto che brilla come un diamante. Il Frosinone rimonta la Fiorentina 1-1

Foto: copyright Frosinone Calcio

Quarto risultato utile consecutivo per il Frosinone. Che rimonta la Fiorentina nel giorno in cui la Giustizia Sportiva mette la parola fine all'eterna gara contro il Palermo. Pinamonti, gol bomba. Scavalcato l'Empoli

Fabio Cortina

Alto, biondo, robusto, sOgni particolari: molti

FROSINONE (3-4-1-2): Sportiello; Goldaniga, Ariaudo, Capuano; Zampano, Chibsah, Maiello, Beghetto; Vloet, Campbell; Ciofani

A disposizione: Bardi, Ghiglione; Gori, Soddimo, Perica, Matarese, Brighenti, Cassata, Salamon, Krajnc, Crisetig, Pinamonti.

Allenatore: Longo.

FIORENTINA (4-3-3): Lafont; Milenkovic, Pezzella, Vitor Hugo, Biraghi; Benassi, Veretout, Gerson; Pjaca, Simeone, Chiesa.

A disposizione: Brancolini, Dragowky, Laurini, Ceccherini, Norgaard, Eysseric, Mirallas, Dabo, Hancko, Fernandes, Vlahovic, Diks.

Allenatore: Pioli.

Terna arbitrale – Arbitro: sig. Fabrizio Pasqua della sezione di Tivoli (Roma); assistenti sigg. Salvatore Longo della sezione di Paola (Cosenza) e Giorgio Peretti della sezione di Verona; IV Uomo sig. Lorenzo Illuzzi di Molfetta (Bari); sig. Var Luigi Nasca di Bari; assistente Var sig. Valentino Fiorito di Salerno.

Marcatori: 2’ st Benassi, 44’ st Pinamonti.

Note: spettatori: 13.000 circa; angoli: 6-4 per la Fiorentina; ammoniti: 25’ pt Zampano, 2’ st Ariaudo, 23’ st Maiello; recuperi: 4’ st.

 

Vincere è importante, ma se non ci riesci devi cercare di grattare il più possibile dalle pietre, per arrivare al diamante. Ed il diamante stasera ha la forma di un punto.

Una pietra da sgrezzare come quella che a Frosinone indossa la maglia gialla ed ha il numero 89: si chiama Andrea Pinamonti, un bimbo che lotta, soffre e segna, uno di quelli a cui appiccicano l’etichetta di predestinato come se la vita fosse un videogioco.

Il gol dell’attaccante al 90′ ha pareggiato per 1-1 una gara che il Frosinone non meritava di perdere con la Fiorentina.

Una partita in cui l’undici di Longo ha dimostrato, ancora una volta, che quanto abbiamo visto all’inizio era la brutta copia di un gruppo che diventa sempre più squadra.

Un punto non cambia la vita? Meglio uno che zero rispondiamo noi, specie se contro una delle compagini più forti della massima serie.

 

Fischio d’inizio

Longo alla fine sceglie Vloet per affiancare Campbell alle spalle di Daniel Ciofani, mentre per il resto conferma l’undici di Parma. Pioli in avanti si affida al tridente Pjaca, Simeone e Chiesa, con l’obiettivo di tornare alla vittoria che manca ormai dal 30 settembre.

La gara è subito vibrante sin dall’inizio. Segna Vloet al 10′ con un gran tiro di prima da calcio d’angolo, ma l’arbitro aveva già fischiato un fallo dello stesso olandese; dopo quattro minuti ci prova Simeone in contropiede, ma Sportiello è bravissimo con il piede sinistro e si oppone al tiro del Cholito.

Nei primi venti minuti la Fiorentina prova a fare la partita ed il Frosinone a ripartire, ma col passare dei minuti la pressione viola aumenta sempre più. Al 20′ punizione in zona pericolosa per i viola, sul pallone va Biraghi, ma Sportiello non sbaglia e si oppone alla grande con un ottimo intervento.

Vloet al 24′ serve un pallone splendido per Beghetto che punta l’uomo ed accelera concludendo con il sinistro, il tiro dell’esterno esce di poco. Ottima iniziativa.

 

Spingere ma non pungere

Per mezzora di fatto non accade nulla, la Fiorentina prova a spingere, ma non riesce a pungere; il Frosinone è più guardingo e si affida alle ripartenze senza però riuscire mai ad inquadrare la porta. Al 30′ ci prova Gerson di testa a prendere in controtempo Sportiello che però è attentissimo e blocca.

Dopo un minuto azione tambureggiante di Chiesa che con un tiro cross prova ad impensierire la difesa giallazzurra, ma è ancora il portiere ciociaro ad uscire e a sbrogliare la matassa.

Occasionissima Frosinone al 33′: Maiello mette al centro da calcio di punizione, Ariaudo fa la sponda sul secondo palo per Capuano che arriva e cerca il secondo palo di testa, ma il pallone esce di pochissimo.

Dopo due minuti risponde Pjaca che cambia marcia in area, doppio passo e destro in velocità, Sportiello c’è. Al 36′ Ariaudo è attentissimo su un cross dalla trequarti di Benassi anticipando Simeone che si era inserito benissimo.

Spavento supremo al minuto 36 quando un cross di Biraghi dalla sinistra deviato da Beghetto finisce sul palo: Sportiello non poteva farci nulla. La Fiorentina preme e al 43′ su assist di Pjaca, Benassi prova il destro di prima intenzione, ma il suo tiro dall’interno dell’area esce fuori di un nulla. In quest’ultima parte della prima frazione il Frosinone non riesce più ad uscire dalla propria metà campo, attendendo il fischio dell’arbitro che arriva puntuale e senza recupero.

 

Seconda parte

Nessun cambio nei ventidue in campo all’inizio del secondo tempo. Dopo settantadue secondi la Fiorentina però passa: sprint di Chiesa sulla sinistra, doppia frenata ad eludere Goldaniga e Zampano e cross al centro che trova Benassi inspiegabilmente solo a girare in porta, il tocco del centrocampista con la spalla beffa Sportiello sul primo palo. E’ 0-1 e tornano i fantasmi di inizio ripresa per i ragazzi di Longo.

Il Frosinone prova a reagire, è Beghetto al 53′ a provare la sortita sulla sinistra, ma il suo cross sul secondo palo è troppo lungo per tutti. Dopo il gol non accade davvero nulla, né da una parte e né dall’altra, allora Longo prova a cambiare tutto. Escono i due trequartisti Vloet e Campbell e dentro al loro posto Cassata e Pinamonti: si passa al 3-5-2.

I cambi per adesso non forniscono gli effetti sperati: continua a non accadere nulla, ma ci sono ancora 25 minuti per cercare di cambiare la situazione. Prove d’intesa al 68′ tra Pinamonti e Ciofani, ma non ci sono effetti per quel che riguarda il risultato sul campo, la Fiorentina amministra e contiene senza troppi patemi i pochi possessi del Frosinone. La squadra di Longo prova ad alzare il ritmo spezzando il possesso viola col recupero palla, ma senza riuscire a superare il muro difensivo eretto da Pioli.

 

L’illusione ottica

Dopo 74 minuti illusione del gol per tutto lo “Stirpe”: la squadra di Longo trascinata da Chibsah porta il pallone a deestra per Zampano che tira, ma la sua botta deviata finisce sull’esterno della rete. Sul seguente contropiede Veretout spreca tutto sparando su Sporiello. Longo passa al 4-3-1-2: fuori Capuano e dentro Soddimo. La Fiorentina prova ancora a colpire in contropiede, ma il tiro di Chiesa è bloccato da Sportiello.

Al 78′ solo un anticipo miracoloso di Biraghi nega a Cassata la gioia del gol, ma la squadra di Longo continua a crescere e staziona nell’area viola. E’ sempre Beghetto sulla sinistra a fare da pendolo, un suo cross all’81’ arriva nel cuore dell’area, Pinamonti lo controlla e tira di sinistro, ma il suo tentativo finisce debole tra le braccia di Lafont. Dopo un minuto percussione per vie centrali e ci prova Soddimo, ma anche stavolta il tiro è debole e centrale.

Cassata continua a correre e a spaccare la squadra viola, ma dopo la sua percussione l’assist centrale per Ciofani è troppo corto e si perde in un nulla di fatto. Al minuto 86 è Chiesa a puntare Zampano e a tirare un rasoterra pericolosissimo sul palo lungo, ma Sportiello è attento anche questa volta. Il Frosinone ci prova con la forza della disperazione, la Fiorentina spreca molto in contropiede.

 

Il calcio è degli uomini, non degli schemi

Il calcio però è più degli uomini che degli schemi, delle statistiche e dei numeri e allora al 90′ accade l’impensabile. Beghetto crea ancora una traccia sulla sinistra, serve Soddimo che cerca Pinamonti, il giovanissimo scuola Inter guarda la porta e spara dai trenta metri: Lafont non può nulla. E’ 1-1.

Ora lo “Stirpe” è un catino bollente, il gol del numero 89 è una iniezione di adrenalina nel cuore ciociaro. La gara scivola via verso il 90′ ed il Frosinone guadagna il quarto risultato utile consecutivo. La squadra di Longo dimostra il carattere, la forza, la grinta, la tigna ed anche la classe che in tanti, troppi, le hanno negato in questo inizio di campionato.