Guardia alta, piedi per terra e coerenza: Stirpe presenta il nuovo Frosinone

Il patron apre la sua 20^ stagione da presidente tracciando le strategie e fissando gli obiettivi: “Puntiamo ad una salvezza tranquilla in un campionato molto difficile”. Il club non si snaturerà: giovani, competenze ed infrastrutture saranno sempre i punti fermi

Alessandro Salines

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Guardia alta come fanno quei campioni di boxe che conoscono la legge del ring e capiscono che in alcuni momenti bisogna prima parare i colpi. E poi magari andare al contrattacco. Maurizio Stirpe ha quasi vent’anni di calcio sulle spalle e sa fiutare l’aria dell’agone. Quest’anno sarà un campionato durissimo con 7-8 squadre molto competitive e poi il Frosinone ha perso giocatori importanti (Gatti, Zerbin e Charpentier su tutti).

Insomma ci vuole pazienza e sangue freddo, l’obiettivo sarà tenersi stretta la Serie B che per una città di 44 mila anime è sicuramente un palcoscenico di tutto rispetto. “Siamo arrivati al mio 20° anno di presidenza, iniziamo questa stagione con entusiasmo ma, lasciatemelo dire, con preoccupazione – ha esordito così il patron giallazzurro nella conferenza che apre di fatto la stagione del Frosinone – Ci attende un campionato molto più difficile rispetto a quello passato. Il grado di qualità dei club è aumentato sia per le retrocesse dalla Serie A che per le neo promosse”.  

Nella sala stampa dello stadio “Stirpe” in un mercoledì torrido di fine giugno il presidente traccia la rotta e annuncia le novità tra le quali il ritorno della campagna abbonamenti. Si continuerà senza indugi la programmazione impostata la stagione scorsa che ha come fondamenta i giovani, la valorizzazione del brand e le infrastrutture.

Obiettivo salvezza tranquilla

Il presidente Maurizio Stirpe

Il presidente Maurizio Stirpe disegna la linea del traguardo. Con molta franchezza e tanto realismo. “L’obiettivo è una salvezza tranquilla, provando a confermare il risultato di quest’anno e stare nella parte sinistra della classifica anche se sarà molto difficile” ha affermato Stirpe.

Ci sono 12 squadre molto attrezzate, 7-8 di queste addirittura superiori come organici di partenza. Saranno rappresentate città molto importanti, piazze che ambiscono da tante stagioni a salire. Sarà una stagione di grande sacrificio, più complessa rispetto a quella dello scorso anno che pure non è stata semplice”.

Bisognerà applicarsi tenendo presente che abbiamo perso calciatori importanti e quindi bisognerà essere bravi a sostituirli. Le idee ci sono, non ci fa paura niente ma un pizzico di preoccupazione permane. A tutto questo si deve aggiungere quella mancanza di pazienza da parte di società blasonate che vogliono risalire in serie A. Obiettivo legittimo ma non è certo l’obiettivo del Frosinone. Noi dobbiamo continuare a fare il lavoro fatto nell’ultimo anno: grande pazienza e responsabilità. Certi risultati non si ottengono attraverso l’improvvisazione”.

Il calcio poi sta cambiando. La crisi morde (3 miliardi bruciati nell’ultimo trienno). È un sistema che non può durare, che diventerà sempre più selettivo, la differenza la faranno gli investitori finanziari” ha avvertito il patron. “Anche in serie B i fondi si stanno avvicinando. Ci sarà bisogno di queste risorse per tentare di competere per obiettivi come la promozione”.

Il Frosinone non cambia programmi

Stirpe ha elogiato il lavoro di Alessandro Frara e Giorgio Gorgone

Giovani, competenze ed infrastrutture. Il club giallazzurro continuerà su questa strada. L’unica, secondo Stirpe, per restare in un campionato importante come la Serie B. L’unica per raggiungere determinati traguardi.

“Il Frosinone non deve diminuire il livello delle ambizioni – ha spiegato – E’ importante il risultato ma soprattutto il modo con cui si raggiunge. Se per anni abbiamo elogiato il Cittadella, l’Empoli e il Chievo c’è un motivo ben preciso perché sono un modello di pianificazione corretta. Non si cede alla debolezza di avere i grandi nomi. Si investe sulle competenze, sulle infrastrutture e sul settore giovanile come ha fatto il Frosinone”.

Poi i ringraziamenti. “Voglio ringraziare Frara (direttore sportivo della Primavera) e Gorgone (tecnico della Primavera) per la promozione conquistata attraverso un processo di pianificazione partito qualche anno prima. Quello è un risultato ottenuto col modo giusto, non va a depauperare il patrimonio della società”.

Guido Angelozzi

Per Stirpe serve equilibrio. Niente voli pindarici. “Non ci dobbiamo sminuire, ma non dobbiamo fare i passi più lunghi della gamba – sottolinea il presidente – Non dobbiamo snaturarci: abbiamo il nostro bacino d’utenza, i nostri sponsor, le nostre infrastrutture ed i nostri punti di riferimento. Non possiamo scimmiottare gli altri. In B la città di Frosinone ha 44.000 abitanti, se non sbaglio siamo la penultima. Ci andiamo a confrontare con città che hanno 600-800 mila abitanti e in grado di mettere sul campo risorse diverse dalle nostre. Ma non dobbiamo farcene una colpa”.

Dovremo calibrare gli obiettivi in base alle risorse. Dobbiamo restare in questa categoria, è vero, ma anche cercare di toglierci delle soddisfazioni. Non dimentichiamo che abbiamo portato 2 giocatori in Nazionale e ci siamo tolte tante soddisfazioni. Siamo stati capaci di valorizzare un ragazzo prendendolo dalla serie C e cedendolo alla Juve. Sono risultati importanti. E per questo voglio ringraziare l’Area Tecnica, a partire da Guido Angelozzi”.

Strategie di mercato

Fabio Lucioni (Foto © Anza e Marco Lezzi)

Il presidente ha posto l’accento sul mercato confermando le operazioni di cui finora si è parlato e scritto tanto. Presi i 2 difensori centrali (Lucioni e Monterisi del Lecce), i 3 del Sassuolo (Moro, Ciervo e Turati) ed il centrocampista Kujabi dalla Torres. Il Frosinone prenderà giocatori validi ed accessibili.

Chi vorrà andare via potrà farlo a condizione che gli interessi della società vengano salvaguardati. Ricci vicinissimo al Karagumruk di Pirlo (prestito con diritto di riscatto) Ciano non è stato richiesto dal Bari, Moncini è un’idea interessante ma in organico ci sono diversi attaccanti. Gori andrà in ritiro regolarmente.

Luca Moro

“Ci approcciamo a questa stagione, come detto, con qualche preoccupazione in più ma le idee ci sono e il percorso sarà lo stesso intrapreso lo scorso anno. Senza incertezze” ha puntualizzato Stirpe. “Per quanto riguarda la campagna rafforzamento stiamo andando secondo una precisa pianificazione. Le priorità sono stati i 2 centrali di difesa. Partiamo per il ritiro avendo messo i tasselli che vanno a rimpiazzare chi è andato via. Il mercato dura due mesi, non mi sembra di vedere molta effervescenza al di là delle chiacchiere”.

La nostra ambizione è dare una rosa completa all’80-90% al tecnico quando faremo la prima gara di Coppa Italia (a Monza il 5 agosto, ndr). Inoltre dobbiamo dare modo ai giovani di mettersi in evidenza. Sennò saremo degli ipocriti, perché ognuno poi dà lo spazio ai giovani a modo suo. Abbiamo chiaramente anche un problema di esuberi che dovremo subire ancora questo anno. Ho pregato il direttore Angelozzi di concentrarsi su questo aspetto secondo me importante. Il tempo che sembra tanto, secondo me vola e poi bisognerà avere abilità e fortuna a far incastrare le cose”.

E tal proposito ufficiali il prestito di Kremenovic alla NPA Heber (Serie B bulgara) e la cessione a titolo definitivo di De Lucia alla Virtus Entella. Mentre Koblar dovrebbe rescindere.

Campagna abbonamenti ed organigramma

Il manifesto della campagna abbonamenti

Tra le novità più importanti annunciate da Stirpe è il ritorno della campagna abbonamenti dopo 2 stagioni di stop a causa della pandemia. Lo slogan scelto è “Adesso più che mai“. Ma il presidente anche in questo caso è stato molto chiaro: se il covid darà di nuovo problemi gli abbonamenti non verranno rimborsati.

“La volta scorsa dissi che non ero favorevole – ha osservato il presidente – I fatti mi stanno dando ragione, la recrudescenza dei contagi mal si conciliano con la campagna abbonamenti. Ma tali e tante sono state le richieste, le sollecitazioni dei tifosi che ho voluto rivedere le mie posizioni iniziali. I prezzi dei biglietti sono quelli dello scorso anno, già scontati. Mentre abbiamo riproporzionato gli importi delle Tribune, provandoli a riportare quanto più vicini al momento prima della pandemia. 

La tabella dei prezzi degli abbonamenti

Voglio precisare: qualora ci fosse una sospensione dovuta al Covid, il Frosinone non rimborserà il costo dell’abbonamento. I prezzi sono bassi, i tifosi possono essere soddisfatti ma allo stesso tempo chi farà l’abbonamento potrà correre lo stesso rischio di 2 stagioni fa. Come potete vedere a partire dalle Curve e dalla Tribuna Est è stato fatto un lavoro particolare ma anche negli altri settori l’abbonamento ha una scontistica simile a quelle delle Curve, attorno al 14-15%. Allo stesso tempo è anche vero che per la Tribuna Centrale e Laterale ci avviciniamo ai costi pre-pandemia”.

Infine 2 novità nell’organigramma: nel settore marketing arriva la dottoressa Federica Verrelli, 12 anni alla Juventus, mentre il neo responsabile dello staff medico sarà il dottor Andrea D’Alessandro, ex Brescia, Spezia, Parma e Salernitana.