I derby ciociari di Fratelli d’Italia e Forza Italia alle Europee

I tanti derby nascosti all'interno del centrodestra. Le conte segrete in Fratelli d'Italia. le vendette trasversali. Forza Italia che scompare da Ceccano...

Tanti derby tra le urne. Le elezioni Europee di domenica sono state l’occasione per una serie di confronti. Quasi tutti si sono sviluppati sul campo del centrodestra: spesso mettendo di fronte ex Forza Italia con il loro passato, oppure Fratelli d’Italia impegnati su candidati diversi.

Vediamone alcuni.

Ceccano, il derby di Del Brocco

A Ceccano è sparita Forza Italia. Il Partito di Berlusconi ha preso talmente pochi consensi da scivolare dietro a +Europa. È la dimostrazione che Riccardo Del Brocco ha spostato i suoi voti: lo ha ammesso nel corso della lunga No Stop elettorale di lunedì scorso su Teleuniverso. All’inizio di gennaio era il candidato alla segreteria provinciale del Partito, ora invece ha piazzato le sue preferenze sul nome del candidato di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini che così ha preso 1.276 voti. Ha doppiato quasi Fabrizio Ghera che di preferenze ne ha prese 692 ed era sostenuto dalla coppia Corsi – Tiberia.

Pofi, il derby dei coordinatori

A Pofi c’è stata la sfida tra il coordinatore provinciale di Forza Italia Tommaso Ciccone (sindaco di Pofi) ed il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Paolo Pulciani (presidente del Consiglio Comunale di Pofi).

Ha vinto ai punti Pulciani: ha sostenuto Nicola Procaccini ottenendo 185 preferenze, contro le 148 ottenute dal presidente uscente del Parlamento Ue Antonio Tajani portato da Ciccone.

Alatri, il derby di Iannarilli

Ad Alatri l’ex presidente della Provincia Antonello Iannarilli ha sostenuto il suo amico Alfredo Antoniozzi. Ma forse qualche preferenza è scappata anche su un altro nome. Perché Nicola Procaccini ha centrato nella città dei ciclopi 352 preferenze mentre Antoniozzi ne ha prese 317. Al risultato di Procaccini ha contribuito anche il gruppo guidato dal portavoce cittadino Damiano Iovino. E la rete realizzata da Samuel Battaglini.

Il passaggio a Fratelli d’Italia ridimensiona Iannarilli che mai finora era andato sotto a casa sua: impensabile fino a qualche anno fa.

Castro, il derby Palombi vs Ambrosi

A Castro dei Volsci è andata in scena l’eterna lotta tra i sostenitori di Claudio Palombi e quelli del vicesindaco Leonardo Ambrosi. Aiutato da Matteo Perfili, Ambrosi ha sostenuto Nicola Procaccini contribuendo a portare 145 voti al sindaco di Terracina.

Ambrosi vince ancora una volta il derby e si conferma signore indiscusso delle preferenze quasi doppiando Fabrizio Ghera che sostenuto da Palombi ha preso 87 voti.

Monte S. Giovanni C., il derby doppio

Forza Italia arretra e Antonio Tajani non sfonda: si ferma a 192 voti. Vince il derby Fratelli d’Italia: Nicola Procaccini ha preso 266 preferenze, superando così non solo il presidente Ue ma anche Fabrizio Ghera seppure di appena 7 voti.

A portare i voti al sindaco di Terracina sono stati diversi gruppi della prima ora di FdI ed il consigliere Luana Pellegrini con l’assessore Chiara Raponi. Una quota è attribuibile a Maria Lucia Belli, la responsabile dei giovani he è figlia del medico Fernando Belli. Un’altra quota è arrivata da Giancarlo Cinelli e Carlo Coratti.

A spingere per Ghera è stato il sindaco Veronesi ed il gruppo dei Bottoni.

Frosinone, Ferrara non sfonda

A Frosinone l’alleanza tra il consigliere comunale Marco Ferrara e l’ex europarlamentare Alessandro Foglietta porta 231 voti a Ghera. Il senatore Massimo Ruspandini riesce a portare invece a Procaccini 461 preferenze grazie alla mobilitazione attuata dall’ex eurodeputato Alfredo Pallone, insieme all’assessore Pasquale Cirillo. Ma anche il gruppo di Battaglini e Vittigli.

Quattro match per Ghera

Fabrizio Ghera vince il derby in quattro città dall’alto valore simbolico: Torrice, Supino, Pontecorvo e Fiuggi. I primi tre rispettivamente, sono i feudi di Alessia Savo che alle scorse Regionali con la Lega è stata la più votata nel Lazio, di Alessandro Foglietta che per anni è stato il sindaco di Supino, di Riccardo Roscia che si prepara al derby comunale con il candidato dell’onorevole Francesca Gerardi.

A Torrice Fabrizio Ghera prende 202 voti lasciandone solo 74 a Procaccini. Quasi tutte preferenze dell’avvocato Gian Marco Florenzani.

A Pontecorvo c’è stato il ruggito di Roscia: ha piazzato 402 preferenze sul nome di Ghera, doppiando il risultato di Procaccini che ha ottenuto 204 voti. Invece a Supino Foglietta ha mostrato i muscoli facendo centrare a Ghera il primo posto assoluto grazie a 299 voti, addirittura davanti a Giorgia Meloni (293). Per Procaccini appena 44 voti.

A Fiuggi il vicesindaco Marilena Tucciarelli ha festeggiato la sua adesione ai Fratelli d’Italia portando 128 voti a Ghera. nella città delle terme Procaccini ne ha presi 92. A Fiuggi FdI è passata dai 171 voti ottenuti alle Europee scorse ai 378 di domenica.

Al netto di questi tre feudi la componente di Ruspandini non lascia spazio.

Il calo azzurro

Sono due i dati che rappresentano l’arretramento di Forza Italia. Il primo è quello che arriva da San Giorgio a Liri, Comune del consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli: qui si è passati dai 312 voti presi da Forza Italia alle Regionali 2018 agli 89 voti ottenuti da Antonio Tajani domenica.

Il secondo dato è quello di Piedimonte San Germano dove il sindaco e consigliere provinciale Gioacchino Ferdinandi, non è riuscito a portare oltre 110 preferenze a Tajani.

Il derby di Fazzone

La mossa di Claudio Fazzone nel riportare in Forza Italia Gianluca Quadrini è stata fondamentale per condurre in Europa il sindaco di Fondi Salvatore De Meo. Sono stati circa 600 i voti che hanno fatto scattare, grazie ai migliori resti, il secondo seggio a Forza Italia. Molti sono merito del presidente della Comunità Montana di Arce.