Il caos calmo del Pd e la profezia di Scalia

Domenica la festa di Buschini e Battisiti (e naturalmente De Angelis) presente Nicola Zingaretti. Un ritorno a casa per De Angelis? Al dibattito politico manca la voce di Scalia. Che fino alla fina ha avuto ragione. Anche quando profetizzò a Luca Lotti...

Il Partito Democratico esprime il presidente della Provincia (Antonio Pompeo), quello della Saf (Lucio Migliorelli) e quello del Consorzio Asi (Francesco De Angelis). Alle prossime elezioni comunali, quindici i centri impegnati, punta a confermarsi a Ferentino (sempre Antonio Pompeo). Molto più complicata la situazione ad Anagni. Questo sul piano locale.

Lunedì il presidente della Provincia Antonio Pompeo presiede una riunione istituzionale di confronto fra i sindaci e i parlamentari, nazionali e regionali, eletti. Più di qualcosa si sta muovendo perfino a livello nazionale e alla fine ciò che sembra escluso oggi (il dialogo tra Pd e Cinque Stelle) potrebbe essere possibile domani.

Intanto domani (in senso letterale) festa in piazza a Frosinone dei consiglieri regionali Mauro Buschini e Sara Battisti. Con loro naturalmente Francesco De Angelis. Ci sarà anche Nicola Zingaretti. Potrebbe essere l’inizio di un nuovo riposizionamento della componente Pensare Democratico, oggi vicina ad Orfini? Difficile dirlo adesso, bisognerà almeno aspettare l’assemblea nazionale del Pd il 21 aprile prossimo.

Intanto però in provincia di Frosinone si nota l’assenza di Francesco Scalia. L’ex senatore è rimasto da semplice militante. Ha ricoperto ogni ruolo in questi anni: sindaco di Ferentino, presidente della Provincia, assessore e consigliere regionale, senatore. Senza considerare gli incarichi nel Partito e i posti che ancora ricopre nelle assemblee e negli organi nazionali e locali. Eppure, dopo la mancata rielezione, ha deciso di ritirarsi. Almeno per il momento.

Però va ricordata una cosa: Francesco Scalia fu l’unico ad avere il coraggio di dire al ministro Luca Lotti che il Rosatellum avrebbe finito con l’avvantaggiare il centrodestra e i Cinque Stelle, mettendo il Pd all’angolo. Come poi è avvenuto.

Poteva farla Scalia la legge elettorale. Magari la prossima volta Matteo Renzi e il Giglio magico ci penseranno. Sempre se saranno loro a guidare il Pd.

.