Il dottor Diodati, il segretario della scuola che fondò la squadra di calcio

FOTO: COPYRIGHT ARCHIVIO PIERO ALBERY

Il dottor Mario Diodato, per tutti era il segretario della Scuola Media. Insieme a Don Emilio ed altri fondò nel '54 la squadra di calcio

Fausta Dumano

Scrittrice e insegnante detta "Insognata"

Ricordi in bianco e nero… sicuramente sarà domenica nella piazza Municipio, la messa sarà appena finita. In prima fila c’è un signore con gli occhiali, i capelli brizzolati, quasi bianchi. È il dottor Diodati, per tutti il segretario della Scuola Media.

Ai tempi la Scuola Media era situata al corso Tulliano, nell’edificio vicino al monumento ai Caduti. Anche lui ha avuto un ruolo nella storia in bianco e nero che attraverso i preziosi scatti di Piero Albery andiamo ricostruendo. Correva l’anno 1954 quando fondò la squadra di calcio di Arpino. A pallone già negli anni Trenta si giocava, ma all’ oratorio. Nel ’54 nasce la prima squadra ufficiale, l’antesignana di quella che oggi gioca nel girone D del campionato di Promozione.

Il primo allenatore che va  ricordato è Tommasino Gazzellone, il sindaco di Arpino, ma questa è un’ altra storia; il medico della squadra era il dottor Jacobelli,  ma pure questa è un’altra storia. Tra i fondatori anche don Emilio, di cui abbiamo già narrato. (leggi qui I mille volti di don Emilio Iafrate).

La famiglia Diodati ha scritto diverse pagine di storia arpinate: proprietari di un lanificio che è restato attivo fino alla Seconda Guerra Mondiale. Oggi nell’ex  chiesa di San Domenico, in via dell’Aquila Romana nel museo della Lana, ci sono dei macchinari provenienti dal lanificio. La lana ad Arpino veniva lavorata sin dai tempi antichi, non a caso ci sono ancora dei resti del tempio dedicato a Mercurio  Lanario, protettore dei lavoratori della lana. I resti sono visibili nella chiesa di Santa Maria Assunta a Civita Falconara.

Nel mio immaginario di bambina lui era solo ”il segretario” e il padre di  Carlo. Solo quando ho cominciato a ”scavare” nella storia dei Ricordi in Bianco e Nero la figura del ”segretario” si è intrecciata con quella della storia della squadra del paese.

Anche qui leggende e realtà si intrecciano. Si narra che la prima squadra  fosse di classe e qualcuno sognava di vederla giocare  con squadre altisonanti. Di certo anche tra le foto di mia madre ci sono diverse immagini del ”segretario”: ritraggono il mondo della scuola, con il momento dei pensionamenti o gli attimi di svago nei viaggi di istruzione. Perché, una volta, anche i segretari ”accompagnavano” gli studenti in gita.