I giallazzurri di scena domani a Perugia per allungare la serie di vittorie e consolidare la propria posizione nei piani alti della classifica. Ma sarà tutt’altro che facile: il “Curi” è uno stadio tradizionalmente ostico e non mancano sconfitte bruciante come quella del 2014 che è costata la promozione diretta in Serie B
La trasferta di Perugia evoca brutti ricordi. E non solo perché le ultime 2 gare sono state perse ed i precedenti al “Curi” sono negativi (4 vittorie degli umbri contro le 2 del Frosinone). Ma anche e soprattutto per la famigerata partita del 4 maggio 2014 quando biancorossi e giallazzurri si sono giocati la promozione in Serie B all’ultima giornata: ha vinto il Perugia 1-0 ed il Frosinone ha dovuto disputare i playoff per salire tra i cadetti. (In copertina la foto di Fabrizio Troccoli con il goal di Moscati).
Tuttavia sabato pomeriggio (inizio ore 16,15) la lanciatissima squadra di Grosso ha tutte le carte in regola per scacciare i fantasmi del passato e regalare una rivincita ai propri tifosi che sentono molto la sfida contro il Grifone. Il Frosinone arriva all’appuntamento sulle ali di 4 vittorie di fila e di una classifica che fa sognare (-3 dalla promozione diretta).
Attenti però al Perugia che strizza l’occhio alla zona playoff dopo il colpaccio ad Ascoli.
FROSINONE IN GRANDE FORMA
Oltre alle 4 vittorie consecutive, 1 solo ko nelle ultime 13 giornate (nel mezzo 6 successi e 6 pareggi) e porta chiusa da 225’ (ultima rete subita da Marsura al 45’ di Pisa-Frosinone 1-3 del 15 gennaio scorso). Secondo miglior attacco (38 gol segnati) e seconda difesa meno battuta (18 reti subite come il Lecce). Ha perso solo 2 volte: record del torneo diviso col Lecce. Fuori casa il Frosinone è reduce da 2 successi di fila su campi difficili come Pisa e Parma.
Insomma è un Frosinone che marcia forte, è balzato al quinto posto a 3 passi dal secondo ed a 4 dalla vetta. Ma al di là dei numeri i giallazzurri di settimana in settimana stanno acquisendo certezze ed autostima. Giocano un buon calcio, sempre con coraggio e grande spirito.
Fabio Grosso, super ex della sfida insieme al diesse perugino Marco Giannitti, avvisa i naviganti. “Il Perugia è una squadra bella e vivace che ci ha messo in difficoltà nella gara di andata ed ha creato problemi a tante altre squadre – ha osservato il tecnico giallazzurro – Sicuramente sarà una gara molto complicata, non voglio essere ripetitivo. Ci siamo allenati bene, credo che arriveremo pronti per disputare questa partita nel modo migliore”.
IL PERUGIA VEDE I PLAYOFF
La formazione di Massimiliano Alvini (febbraio top per lui con 1,57 di media punti a partita) è decima a quota 31 ad 1 lunghezza dai playoff. La vittoria ad Ascoli ha regalato fiducia anche se non vince al “Curi” da oltre 2 mesi (4 dicembre, 1-0 al Vicenza). In casa 3 successi, 4 pareggi e 3 sconfitte. Il tecnico vuole invertire il trend e confida nell’apporto del pubblico.
“Abbiamo toppato tra le mura amiche ma sappiamo di poter dimostrare nuovamente il nostro valore – ha sottolineato Alvini – Abbiamo battuto il Brescia e possiamo ripeterci. Mi aspetto un “Curi” pieno, pronto a trascinarci e noi spingeremo la Nord a tifarci. Ci ha sempre fatto sentire la sua vicinanza e si è creato un bel rapporto”.
C’è fiducia nel Perugia pur nella consapevolezza del valore del Frosinone. “Sarà una partita bellissima – ha detto Alvini – Siamo consci della forza dell’avversario ma vogliamo fare una partita importante mettendo in campo i nostri valori. I nuovi acquisti sono a disposizione e potranno giocare. Dobbiamo crescere nelle piccole cose per avere continuità. La squadra sta bene fisicamente e mentalmente. Sono felice del lavoro del mio staff. Sono sereno, concentrato e tutti vogliamo dare il massimo con sacrificio e rispetto dell’avversario”.
I DUBBI DI GROSSO
Un Perugia dunque agguerrito che vuole iniziare bene il tour de force di partite ravvicinate. E perciò Grosso ha drizzato le antenne.
“Il Perugia è una formazione che porta l’avversario a giocare fuori – ha chiosato l’allenatore canarino – E poi ha elementi che sanno attaccare la profondità. Ha fisicità in determinati interpreti, aggredisce molto gli avversari”.
“All’andata nel primo tempo ci ha messo molto in difficoltà e poi nella ripresa abbiamo avuto le occasioni per vincerla. Sappiamo che tipo di match ci attende, dobbiamo essere bravi e fare una grandissima prestazione ma senza pensare a quello che sarà il finale. Come dico sempre, il finale non si può decidere. Ma il modo in cui si gioca la partita sì. Ed è determinante”.
IL FESTIVAL DEGLI EX
Tra i motivi d’interesse della partita i tanti ex che metteranno più sale in un piatto già ricco. Sono 7 i reduci delle 2 squadre a partire da Fabio Grosso in Umbria dal luglio del 2001 al gennaio del 2004. La trasformazione da trequartista a terzino sinistro su intuizione di Cosmi, le 3 salvezze in Serie A, la vittoria dell’Intertoto, la Coppa Uefa, la prima convocazione in Nazionale fino alla cessione al Palermo nel gennaio 2004. In tutto 91 presenze e 7 gol.
“E’ stata la prima città dove sono andato quando ho lasciato casa – ha ricordato Grosso – A Perugia ho toccato il calcio vero, alla città mi legano ricordi bellissimi. Sabato saremo avversari. E’ chiaro che proveremo a fare del nostro meglio. E poi da dopodomani continuerò ad avere quei ricordi della società, dell’ambiente e dei tifosi. Sono stati 2 anni e mezzo intensi in cui ho avuto tantissime soddisfazioni. Torno con piacere, lo farò anche questa volta ma da avversario”.
Grosso con il Perugia è imbattuto: 4 vittorie e 1 pari in 5 sfide da avversario.
LA PASSIONE DI GIANNITTI
Sul fronte opposto il grande ex è Marco Giannitti, attuale ds del Perugia. A Frosinone ha fatto la storia: 3 campionati vinti di cui 2 dalla Serie B alla A. All’andata i tifosi giallazzurri lo hanno accolto con applausi, cori ed uno striscione.
Anche il direttore dell’area tecnica Guido Angelozzi ha lavorato per il Perugia. E’ stato lui a scoprire e portare in Umbria lo stesso Grosso. Uno dei più stretti collaboratori di Gaucci, ds del Catania, della Samb e del Perugia.
Poi ci sono i calciatori. Il secondo portiere del Frosinone Stefano Minelli ha collezionato 8 presenze nel Perugia in Serie C. Partite decisive per la promozione in B. Sempre nelle file dei ciociari c’è Matteo Ricci, 22 partite e 2 gol nel Perugia nel campionato di Serie B 2016-2017. Potrebbe essere in campo Andrea Beghetto, neo acquisto del Perugia: per lui 4 stagioni a Frosinone con 101 presenze, 3 gol ed 1 promozione in Serie A. Altri ex Aleandro Rosi (27 presenze nel Frosinone in A nella sfortunata stagione 2015-2016) e Marcos Curado, 16 presenze tra i ciociari l’anno scorso in Serie B.
LAVAGNA TATTICA
Il Frosinone recupera Ricci che ha scontato la squalifica. A distanza di quasi 2 mesi torna anche Charpentier che andrà in panchina. Grosso (febbraio è mese d’oro con 2 punti a partita) disegnerà il consueto 4-3-3 variabile durante il corso della sfida.
Scontato l’utilizzo di Ravaglia in porta, nessun dubbio in difesa con Zampano, Gatti, Szyminski e Cotali. A centrocampo rientra appunto Ricci mentre le mezzali dovrebbero essere Lulic e Boloca a meno che non voglia schierare Garritano. In attacco Ciano sembra destinato a fungere da centravanti con Zerbin (premiato dall’Assocalciatori come giocatore di dicembre e gennaio) e Garritano sulle corsie esterne. Se quest’ultimo verrà arretrato a centrocampo, potrebbe toccare a Canotto.
Il Perugia risponderà con un 3-5-2 o 3-4-1-2 che ha dato buoni risultati. Tra i pali l’esperto Chichizola con Sgarbi, Angella e Dell’Orco a comporre il trio difensivo. A centrocampo Lisi (in ballottaggio con Beghetto) e Falzerano sulle fasce, Segre e Kouan mezzali e Burrai in cabina di regia. Coppia d’attacco De Luca-Matos.
In caso di 3-4-2-1 Segre e Santoro i due interni, Matos e Kouan alle spalle di De Luca. (Leggi anche Serra riparte da Perugia-Frosinone dopo il fattaccio di Milan-Spezia).