Il Frosinone sogna da “underdog” sulle orme di Vicenza e Cremonese

Giovedì la squadra giallazzurra sarà di scena a Torino nei quarti di finale di Coppa Italia contro la Juve per centrare un’impresa riuscita in passato a diverse formazioni “piccole”. La più clamorosa nel 1996 con i veneti di Guidolin che alzarono il trofeo

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Se due “underdog” come Giorgia Meloni ed Elly Schlein hanno conquistato la scena della politica, anche nel calcio gli outsiders tante volte hanno centrato imprese memorabili. Come il Frosinone di Di Francesco che si è qualificato ai quarti di finale di Coppa Italia (battute in trasferta Torino e Napoli) e giovedì sera a Torino sfiderà ogni pronostico cercando l’impresa di qualificarsi alla semifinale ai danni della Juventus. Sarebbe un sogno per i tifosi giallazzurri, un miracolo sportivo.

Il Frosinone scriverebbe un’altra pagina di storia al pari di quei piccoli club che hanno fatto strada nella competizione contro ogni previsione superando in alcuni casi le “big”. Gli esempi sono diversi a partire dal Vicenza di Mimmo Di Carlo che la Coppa Italia l’ha vinta o la Cremonese semifinalista la scorsa stagione. Mazzitelli e soci, malgrado il momento difficile, non lasceranno nulla d’intentato e giocheranno col solito coraggio indispensabile per questo genere d’imprese.

Il Vicenza “regina” delle sfavorite

Mimmo Di Carlo (Foto: Stefano Sartore / L.R. Vicenza)

Finora l’impresa più clamorosa è stata quella del Vicenza di Francesco Guidolin nella stagione 1996-97. I biancorossi alzarono la Coppa Italia battendo in finale il Napoli: 1-0 per gli azzurri all’andata, 3-0 ai supplementari per i veneti nel ritorno. In quella squadra c’era Mimmo Di Carlo, originario di Cassino, ed oggi allenatore. Storica inoltre la stagione seguente la cavalcata in Coppa delle Coppe. I veneti arrivarono fino in semifinale dove vennero battuti dal Chelsea degli italiani Zola, Vialli e Di Matteo che poi vinse il trofeo.

Grande impresa anche quella del Napoli nel 1961-62 che ha stabilito addirittura un record. La squadra azzurra non si può definire certo una “piccola” ma vinse la Coppa Italia pur militando in Serie B. Finora è stata l’unica formazione cadetta a trionfare.

La semifinale della Cremonese

Daniel Ciofani con la maglia della Cremonese

L’outsider più recente è stata la Cremonese. Nella scorsa edizione i grigiorossi hanno raggiunto la semifinale malgrado un campionato sempre nelle retrovie e la retrocessione in Serie B. La squadra di Ballardini in Coppa Italia si è trasformata eliminando sempre in trasferta il Napoli ai rigori e poi la Roma. La corsa si è fermata alle porte della finale nel doppio confronto contro la Fiorentina. I lombardi si sono arresi perdendo 2-0 l’andata e pareggiando 0-0 il ritorno.

Un cammino strepitoso per la Cremonese che annoverava l’ex canarino Daniel Ciofani. A vincere il trofeo l’Inter grazie al 2-1 inflitto alla Fiorentina nella finale unica disputata a Roma allo stadio Olimpico.

Dalla Serie C con furore

Fabrizio Castori, tecnico del Carpi 2015-2016 (Foto Ianuale)

Pordenone ed Alessandria hanno stupito in Coppa Italia giocando in Serie A. Il Pordenone nel 2017-2018 sfiorò il sogno di eliminare l’Inter agli ottavi di finale. Una sfida decisa soltanto ai rigori con i nerazzurri di Spalletti qualificati all’ultimo tiro segnato da Nagatomo.

Ancora più eclatante la marcia dell’Alessandria nel 2015-2016. I piemontesi arrivarono a un passo dalla finale battuti dal Milan nel doppio confronto (0-1 all’andata, 5-0 nel ritorno). La Coppa Italia 2015-16 è stata una delle più ricche di sorprese: oltre all’Alessandria, conquistarono i quarti il Carpi e lo Spezia.

Le 2 finali del Palermo

Il compianto Maurizio Zamparini, storico patron del Palermo

Il Palermo è il club che è andato più volte (ben 2) vicino al successo. La prima volta nel 1978-1979. In finale contro la Juventus i rosanero hanno segnato e accarezzato il sogno della Coppa fino a 7’ dalla fine, quando Brio ha pareggiato. Ai supplementari ci ha pensato Causio al 117’ a regalare il trofeo ai bianconeri.  

Più recente (2010-2011) l’impresa dei rosanero di Miccoli, Pastore, Ilicic e Abel Hernandez. Una storica finale, dopo aver eliminato anche il Milan di Ibrahimovic. La squadra di Delio Rossi si arrese all’Inter di Leonardo grazie alle reti di Eto’o e Milito.

Un anno dopo un’altra “provinciale” alla ribalta. Il Siena, 14^ in Serie A in quella stagione, ha conquistato le semifinali contro il Napoli. All’andata addirittura vittoria 2-1; nel ritorno la rimonta dei campani vincendo per 2-0. Gli azzurri poi hanno vinto il trofeo battendo la Juve in finale.

Samp, Catania, Arezzo e Cagliari le altre underdog

Antonio Conte, tecnico dell’Arezzo 2006-2007

La Sampdoria nel 2008-2009 è arrivata ad 11 metri dalla Coppa tricolore. Eliminate Empoli, Udinese e Inter, finale contro la Lazio. Reti di Zarate e Pazzini, alla lotteria dei rigori si sono imposti i biancocelesti. Un anno prima era stato il Catania di Walter Zenga a stupire. Superate Udinese e Milan, i siciliani si sono fermati in semifinale contro la Roma di Totti poi vittoriosa del titolo.

Incredibile l’impresa dell’Arezzo, nella Coppa Italia 2006-2007. I toscani sono riusciti a conquistare i quarti di finale, nonostante una stagione disgraziata culminata con la retrocessione in Serie C. I toscani sono stati eliminati dal Milan, vincendo il match di ritorno, grazie al gol di Antonio Floro Flores. Sulla panchina dell’Arezzo si sono alternati Antonio Conte e Maurizio Sarri poi diventati big della panchina.

L’anno precedente era stato il Cagliari a giocare la semifinale. Cedendo solo nel match di ritorno contro l’Inter. Altre 2 squadre in semifinale sovvertendo i pronosti sono state il Perugia nel 2002-2003 e il Venezia nel 1999-2000 eliminate da Milan e Lazio.

E giovedì tocca al Frosinone iscriversi al club degli underdog.