Il Giudizio Universale della promozione: è stato un dominio totale

Il Pagellone di Frosinone-Reggina 3-1. Gli episodi chiave ed i protagonisti della gara decisiva per la Serie A

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Il Pagellone di Frosinone-Reggina 3-1. Gli episodi chiave ed i protagonisti della gara decisiva per la Serie A. (leggi qui la cronaca: Scacco alla Reggina, il Frosinone è in Serie A)

Il migliore

Grosso

Il tecnico Fabio Grosso

E’ entrato nella testa dei giocatori (citazione di Roberto Insigne) e nel cuore dei tifosi. Da eroe di Berlino ad eroe di Frosinone a distanza di 17 anni.  Fabio Grosso è stato uno dei principali artefici (se non il principale) della terza promozione in Serie A dei giallazzurri nel giro di 8 anni. Il “Comandante” indiscusso.

Grosso ha costruito una squadra che ha dominato il campionato, comandando la classifica dalla decima giornata. Un giocattolo quasi perfetto, un mix di gioventù ed esperienza. E’ ripartito quasi da zero dopo la rivoluzione dell’estate scorsa, ha trasmesso la cultura del lavoro ed è riuscito a compiere il capolavoro. Ha valorizzato i giovani, tirato fuori intuizioni vincenti. Con la Reggina le ultime pennellate: Borrelli titolare, Borrelli matchwinner. Chapeau mister.

Voto: 9

Turati

La carica di Turati

Il portierone ha finito in lacrime sotto la Curva Nord come d’altronde ha sempre fatto dopo ogni vittoria. L’ultima parata su Menez è stata il suggello di una stagione straordinaria. Un autentico punto di forza ed il record di clean sheet (20) parla chiaro.

Il futuro è tutto suo come ha sottolineato l’amico Insigne a fine partita. Ma a fare la differenza è stato sicuramente il senso d’appartenenza dell’ex Sassuolo, diventato idolo della tifoseria in neanche un anno.

Voto: 7,5

Sampirisi

E’ la seconda promozione di fila al pari di Mazzitelli, Lucioni e Baez. Una colonna della difesa (la meno battuta del torneo al pari del Genoa), praticamente insuperabile, un rendimento che raramente è andato sotto la sufficienza. Contro la Reggina ha dominato la fascia destra. Esperienza, senso tattico ed il giusto temperamento per uno dei grandi protagonisti della marcia trionfale dei giallazzurri.

Voto: 7,5

Lucioni

Capitan Lucioni

Il leader non solo della difesa di ferro ma dell’intera squadra. Un capitano coraggioso come si dice in letteratura. Si è confermato uno specialista in promozioni: sono 6 come il presidente Maurizio Stirpe. A 35 anni non ha mai mollato un centimetro e per gli attaccanti avversari sono stati sempre dolori. Chiedetelo a Strelec o Canotto, le punte schierate da Inzaghi nel match con la Reggina.

Il suo apporto è stato fondamentale in campo e fuori come ha rivelato il suo compagno Szyminski. Un trascinatore, il primo a metterci la faccia nei pochi momenti difficili come ad esempio dopo il ko col Parma.

Voto: 8

Ravanelli

Con Lucioni ha formato la coppia di centrali di difesa più forte del campionato. Ha bissato la promozione conquistata con la Cremonese la stagione scorsa. Arrivato un po’ di sordina è diventato un pilastro della retroguardia e quando è mancato la sua assenza si è sentita. Marcatore implacabile, fortissimo sulle palle alte, non ha sbagliato quasi nulla. Contro la Reggina l’ennesima grande prova.

Voto: 7,5

Cotali

Il terzino Cotali

Ha messo la firma sulla promozione confezionando l’assist per il primo gol di Borrelli. Non a torto lo hanno soprannominato il “soldatino” per la sua disciplina ed abnegazione.

Un terzino sinistro di assoluto rendimento come ha confermato nella partita decisiva con la Reggina. Sulla sua fascia non ha quasi mai sbandato.

Voto: 7

Dal 1’ s.t. Frabotta

Ha giocato il secondo tempo della partita più importante regalando il suo contributo di corsa e spinta. Certo è stata una stagione tra alti, bassi e qualche infortunio ma alla fine ha risposto presente.

Voto: 6,5

Boloca

Per lui si è scomodato anche il ct azzurro Roberto Mancini che lo ha visionato contro il Sudtirol dopo averlo chiamato in uno stage. Centrocampista chiave del 4-3-3 di Grosso sia come mezzala ma anche da regista. Un ragazzo di talento, scovato da Angelozzi nei dilettanti e valorizzato da Grosso in 2 stagioni e mezzo.

Corsa,  testa alta, tecnica e tattica: centrocampista completo. Se n’è accorto il “golden boy” della Regina Fabbian che lo ha incrociato in più di un duello. Boloca è il simbolo del nuovo corso (vincente) del Frosinone. Già uomo-mercato a gennaio, quest’estate sarà di nuovo in vetrina.

Voto: 7,5

Mazzitelli

Mazzitelli esulta dopo il gol di Insigne

Seconda promozione consecutiva in Serie A dopo quella col Monza. Una promozione che è valsa il riscatto e quindi la sua permanenza al Frosinone. Regista moderno, grande presenza in campo: lo splendido assist a Caso in occasione del terzo gol è la sintesi di un giocatore che è stato fondamentale per il trionfo del Frosinone.

Non ci sono dubbi: Mazzitelli è stato uno dei grandi colpi di Angelozzi.

Voto: 7,5

Dal 36’ s.t. Rohden

Partecipa giustamente alla passerella finale. D’altronde lo svedese è stato quasi sempre titolare, disputando un’ottimo campionato. Centrocampista importantissimo nell’economia del gioco di Grosso, incursore e cursore.

Nel match-ball con la Reggina parte a sorpresa dalla panchina ma probabilmente ha tirato troppo la carretta ed il tecnico ha preferito elementi più freschi. Ma Rohden resta uno dei giocatori-chiave della promozione.

Voto: 7

Gelli

Dalla Serie C nelle file dell’Albinoleffe alla promozione in A col Frosinone, giocando la partita decisiva. Per il centrocampista i 6 mesi in Ciociaria sono stati un’autentica favola. Altra scoperta di Angelozzi, debuttante in Serie B, quando è stato chiamato in causa ha ripagato la fiducia. Come contro la Reggina: non ha tremato disputando un match con tranquillità e personalità.

Voto: 7

Insigne

La gioia di Insigne

Ha siglato il 2-0 calciando alla perfezione un rigore pesantissimo. E così ha lasciato il segno sulla terza promozione del Frosinone. Una promozione nella quale c’è tanto dell’attaccante campano. A partire dagli 8 gol e dai 2 assist.

Esterno destro del tridente, ha regalato giocate e colpi d’alta scuola. Ma anche tanta generosità. A Frosinone ha ritrovato lo smalto dei tempi migliori.

Voto: 7,5         

Dal 28’ s.t. Baez

Anche per l’attaccante uruguaiano è arrivato il bis dopo la promozione conquistata con la Cremonese. In campo nell’ultimo quarto di gara, ha dato come sempre il massimo. Confermandosi elemento affidabile, un innesto importante del mercato di gennaio.   

Voto: 6,5

Borrelli

Il colpo di testa vincente di Borrelli

Il ragazzo della provvidenza. L’asso nella manica di Grosso: a sorpresa titolare ed autore del gol che ha sbloccato una partita complicata. Quattro reti pesantissime (hanno portato 12 punti) per un centravanti generoso e forte in acrobazia.

Un altro giovanissimo sul quale il Frosinone e Grosso hanno scommesso. E non hanno avuto torto.

Voto: 7

Dal 38’ s.t. Moro

Partecipa alla festa da protagonista come lo è stato per diverse partite. A sorpresa inizia dalla panchina, ma ci sta per un giovane proveniente dalla Serie C. Sei gol in 32 gare comunque hanno un peso specifico nel trionfo del Frosinone. In alcuni momenti gli è mancata un po’ di continuità ma è un centravanti destinato ad avere un futuro importante.

Voto: 6,5

Caso

L’attaccante Caso

Assente col Sudtirol per squalifica, mette il timbro sulla promozione realizzando il gol della sicurezza dopo il 2-1 di Hernani e facendo espellere Cionek. Una partita che ha suggellato un campionato da prim’attore con 8 reti e prestazioni sopra le righe.

Ennesimo colpo di mercato di Angelozzi che l’estate scorsa lo ha strappato alla concorrenza di tante società. Nel Frosinone di Grosso è stato una vera e propria “spada”.

Voto: 7,5

Dal 28’ s.t. Garritano

Per buona parte della stagione è stato elemento imprescindibile nello scacchiere di Grosso. Tuttocampista fondamentale, qualità e quantità al servizio della causa. Nelle ultime giornate ha trovato meno spazio a causa di problemi fisici. Giustamente Grosso gli ha concesso la passerella finale: giusto premio per un giocatore importante.

Voto: 6,5