Il Pd ricuce lo strappo: D’Aliesio vice segretario “Ma pronti a dimetterci”

I giovani Dem ottengono tre posti nella Direzione Politica ed il vice segretario. Ma avvertono "Non pensate che da ora staremo buoni. Se non cambiano le cose ci dimetteremo”

Tre posti nella Direzione Politica compreso l’incarico di vice segretario della Sezione Pd: si ricuce lo strappo aperto nel Partito Democratico di Cassino. Ma non è una pace: è solo una tregua, oltretutto armata. È stata raggiunta l’altra sera quando il Segretario del Pd cittadino Romeo Fionda ha stretto la mano alla componente dei Giovani Democratici, riconoscendogli il ruolo che reclamavano nel Partito.

Nei giorni scorsi, stanchi di aspettare avevano mandato un segnale inequivocabile: erano usciti dalla chat che tiene i contatti tra i dirigenti cittadini del Partito. (leggi qui: La grande fuga dalla chat: ribellione nei giovani Dem).

Tregua armata nel Pd

Valentino Abbate

Non è stato uno scontro per il potere. Lo ha messo in chiaro Matteo D’Aliesio: è lui il nuovo vice segretario del Partito Democratico di Cassino. Con lui sono entrati nella Direzione Giulia Capitanio (responsabile Scuole e Università) e Valentino Abbate (a lungo leader di Primavera Studentesca e componente della Segretaria Provinciale del Partito).

Nessuno spazio per i dubbi. «Non crediate che questi incarichi siano quello che cercavamo» ha detto Matteo D’Aliesio nel suo discorso di insediamento. «E meno ancora che adesso staremo zitti. Noi abbiamo rivendicato il riconoscimento del nostro ruolo perché vogliamo un circolo Pd che sia parte attiva nella vita politica di Cassino; sia interlocutore del sindaco Enzo salera e della sua amministrazione; deve essere l’elemento di sintesi delle richieste che arrivano dalla città».

Poi c’è stato quello che ha tutte le sembianze di un avvertimento politico: «Se le cose non cambieranno noi restituiremo le delghe e ci dimetteremo».

Dove vogliono arrivare

Romeo Fionda

Il segnale è chiaro. Non vogliono limitarsi ad un ruolo di rappresentanza. È nel solco tracciato dall’attuale Segretario provinciale Luca Fantini quando era alla guida dei Giovani Democratici di tutto il Lazio. Celebre è rimasta la risposta data a brutto muso ad un vecchio dirigente del Partito che dava per scontato come toccasse ai ragazzi scaricare le sedie dal camioncino con cui erano arrivate e disporle nell’area del dibattito. e gli disse a brutto muso “Caro Compagno, si metta in testa che noi non siamo i facchini del Partito ma i portatori delle idee di questo Partito per la prossima generazione. Le sedie le scarichiamo perché siamo uguali agli altri, non perché siamo meno degli altri”.

È lo stesso principio che i ragazzi ora vogliono portare nella Sezione di Cassino. Lo hanno fatto rimproverandole due anni e mezzo di immobilismo: nessuna presa di posizione e nessuna iniziativa per tutto il periodo del commissariamento, seguito alle dimissioni di Marino Fardelli quando vennero imposte le Primarie per la scelta del candidato sindaco. Poi altri sei mesi di immobilismo, seguiti al Congresso che aveva eletto Segretario Romeo Fionda: cioè colui che era stato fino a quel momento il commissario.

Per i Giovani, il problema è il totale appiattimento della Sezione al sindaco ed alla sua amministrazione; vorrebbero un confronto, un dibattito, una base politica all’azione amministrativa del sindaco. Soprattutto vorrebbero un’azione di ricucitura con quegli ambienti Dem che non appoggiarono Enzo Salera come candidato. E che dall’elezione in poi sono statiu esclusi dalla vita politica.

Ora si cambia. Oppure ci sarà un altro strappo.