Tutto come da copione. Il Question Time fornisce solo conferme sul quadro politico di Frosinone. Se il sindaco Mastrangeli avesse le tette farebbe pure la presentatrice. Le solite interrogazioni della maggioranza a se stessa. Ma nessuno vuole spingere verso le elezioni anticipate
Una delle caratteristiche del pensiero di Ennio Flaiano è stata certamente il realismo. Forse è proprio per questo che analizzando la politica italiana ebbe a dire: “la situazione politica è molto grave, pur tuttavia non è seria“. Traslando il pensiero di Flaiano sul Comune di Frosinone si può tranquillamente affermare che quel concetto calza alla perfezione alla maggioranza del sindaco Riccardo Mastrangeli.
Grave, ma non seria. E forse, nemmeno tanto grave. La circostanza è stata confermata anche ieri sera, durante i lavori del Question Time: la seduta dedicata alle interrogazioni dei Consiglieri al sindaco ed alla giunta.
Più presenti del previsto
Una seduta nella quale assentarsi sarebbe stato lecito. Perché non c’è obbligo di numero legale e perché in agenda non c’erano temi spinosi al punta da richiedere un presidio dell’Aula dalle forme poderose. (Leggi qui: Fino alle Europee solo grida manzoniane).
La seduta invece si è aperta con poche assenze, sia tra i banchi della maggioranza che tra quelli dell’opposizione. Anche gli assessori erano tutti o quasi presenti in Aula. Ed in ogni caso, gli interventi sono stati tutti improntati ad una grande tranquillità senza alzare i toni del dibattito. Con molto bon ton istituzionale. Nessuno ha tentato di “mordere” nessuno. È rimasto deluso chi si aspettava un clima di guerriglia, sia all’interno della stessa maggioranza che tra maggioranza ed opposizione.
Il primo Consigliere ad intervenire è stato il socialista Vincenzo Iacovissi: ha formulato alla Giunta ben 7 interrogazioni. Tra le più significative, quelle sul degrado al centro storico, sull’area della stazione, sulla situazione dei pendolari, che era stata oggetto di una mozione votata all’unanimità. E sulla presenza dei cinghiali nelle aree popolate del Capoluogo.
Se avesse le tette farebbe la presentatrice
A Iacovissi, come poi a tutti gli altri Consiglieri che hanno preso la parola per interrogare l’amministrazione, ha risposto per primo il sindaco Mastrangeli. Come ogni volta che c’è il Question Time. Quasi a voler rendere plastico il fatto che il primo cittadino “sta su ogni pezzo”, prima degli altri, su ogni tematica di natura amministrativa. Un modo per far capire che lui c’è e non è spettatore. Che è silenzioso controllore della macchina burocratica ed amministrativa. Una conoscenza dei singoli temi che lo ha fatto assomigliare al Silvio Berlusconi della prima ora, capace di occuparsi anche delle fioriere scelte per il G8 di Genova. E del quale ebbe a dire Enzo Biagi “Se avesse le tette farebbe anche la presentatrice”.
Alle domande di Iacovissi hanno risposto gli assessori Antonio Scaccia, Rossella Testa e Angelo Retrosi. I quali hanno evidenziato, tra le altre cose, che con la partenza del nuovo appalto sui rifiuti il centro storico sarà senz’altro più pulito. Mentre ci sarà particolare attenzione e monitoraggio da parte delle strutture comunali sulla raccolta differenziata dalle famiglie del Capoluogo. A breve infine dovrebbe partire la cattura dei cinghiali: impiegando le gabbie che consentiranno la loro cattura per poi liberarli in aree più lontane dalle zone urbane o all’interno degli ambiti di caccia.
C’è anche la minoranza
Sono poi intervenuti i Consiglieri di minoranza. Norberto Venturi ha evidenziato al sindaco la situazione di disagio sociale al “Casermone” e sui ritardi del cantiere di Corso Lazio.
Ha preso quindi la parola il Consigliere Angelo Pizzutelli che ha sollevato, tra i diversi quesiti formulati, il problema del bando delle periferie ed il cantiere esistente da tempo alla rotatoria di “Brunella“. Invece sull’utilizzo dell‘ascensore inclinato (la struttura esistente, non il raddoppio), sulla rotatoria di De Matthaeis, sull’area ex Permaflex e sugli interventi per contenere l’inquinamento, è intervenuto il già sindaco di Frosinone Domenico Marzi.
Più che formulare interrogazioni ha avanzato delle proposte al sindaco Mastrangeli, per ottenere maggiori risultati a beneficio della città su tutte le 4 tematiche affrontate.
Quelli che si interrogano da soli
Immancabili poi, come previsto, le interrogazioni alla maggioranza rivolte da alcuni Consiglieri “malpancisti” della stessa maggioranza. La maggioranza che interroga se stessa, continua comunque ad essere una vera e propria anomalia.
Come ad esempio quella del Consigliere Giovanni Bortone, capogruppo della Lega: ha chiesto alla Giunta per prima cosa la rendicontazione dei finanziamenti ottenuti dall’amministrazione per i festeggiamenti del Natale. Poi ha chiesto chiarimenti circa il taglio di alcuni alberi in città e sulla situazione del traffico in Via America Latina.
A Bortone hanno risposto gli assessori Testa, Scaccia e Retrosi. Puntuale come una cambiale è arrivato l’intervento dell’altro Consigliere “malpancista” Anselmo Pizzutelli. Il capogruppo della Lista del Sindaco ha formulato alla Giunta diversi quesiti per un tempo piuttosto lungo. Tra i quali: lo stato dell’arte dell’ordinanza del divieto di transito per i mezzi pesanti sulla Monti Lepini, oppure sulla situazione del Giardino dei 5 sensi, o ancora del rispetto delle convenzioni urbanistiche da parte dei privati e ancora lumi sul regolamento di Protezione Civile. Ed ancora, chiarimenti sul rispetto del capitolato d’appalto per la raccolta rifiuti da parte della ditta incaricata.
A Pizzutelli ha risposto il sindaco: con puntualità e dettagli.
Il dato politico
A margine della seduta del Question Time, il dato politico che emerge è quello già delineato nei giorni scorsi. La maggioranza ha delle criticità ormai consolidate al proprio interno, rappresentate da Anselmo Pizzutelli (certamente il consigliere più incisivo nelle sue interrogazioni) ma anche da Giovanni Bortone. E forse anche da altri. Entrambi continueranno, per diverso tempo ancora, a rappresentare l’area critica dell’amministrazione.
Ma rappresentano un “leggero fastidio” per il sindaco e la Giunta più che una vera e propria “spina nel fianco“. Ma finché continueranno a votare con la maggioranza, specialmente le delibere di Bilancio, non rappresenteranno un problema difficile da gestire per Mastrangeli. A meno che non procedano alla costituzione, anche con eventuali altri Consiglieri, di un altro Gruppo consiliare attraverso il quale chiedere di rivedere gli assetti di Giunta e quindi uno o più assessorati. In quel caso la situazione sarebbe più critica. Fino ad allora, il sindaco può stare abbastanza tranquillo. Avrà sempre i numeri suffiicienti aula, per approvare ogni delibera.
L‘opposizione continua a fare quello che ha sempre fatto, dall’inizio della consiliatura. Manifesta tante individualità di spessore ma mai un’azione corale, univoca e condivisa. Ognuno va per conto proprio. E così non riuscirà mai a impensierire, la Giunta Mastrangeli. La domanda è: “ma la vuole veramente mettere in difficoltà?“
Un dato è assolutamente certo, per tutti. Alle elezioni comunali anticipate, non ci pensa nessuno.