Il rimpasto? O azzeramento o nulla

Il rimpasto d'autunno nella giunta comunale di Sora? "Se ne fa niente". Parola del consigliere Lino Caschera. Che aggiunge "Per ora". Piuttosto "un azzeramento totale per dare un nuovo indirizzo"

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Se ci sarà rimpasto si tratterà «di azzeramento totale della Giunta». Resterà al proprio posto  soltanto il vicesindaco Fausto Baratta. «Altrimenti non se ne farà nulla». Ma dovrà esserci un motivo valido, un gioco di squadra «per dare un nuovo slancio all’azione amministrativa» del Comune di Sora, come si fa con una squadra di calcio quando alla fine del primo tempo si sostituiscono i giocatori in campo con altri più freschi. «Non si farà un rimpasto per sostituire un solo assessore». Un messaggio chiaro che sembra tanto voler dire: se Natalino Coletta vuole fare l’assessore al posto di Gabriella Paolacci parli con il sindaco Roberto De Donatis e faccia valere il peso della propria lista e dei voti. 

Chiara la posizione di Lino Caschera, consigliere comunale delegato alla Manutenzione del Comune di Sora che si dice anche «non interessato a fare l’assessore solo per un discorso di facciata o di indennità ma esclusivamente per un vero cambiamento».

Il rimpasto? A me non interessa!” esordisce telegrafico. 

Ma lei vuole fare l’assessore nella Giunta del sindaco Roberto De Donatis?

No” la risposta secca. Ma poi si spiega meglio: “Il rimpasto, se ci deve essere, deve qualificare in linea generale l’Amministrazione comunale. Se poi si vuole fare il rimpasto per sostituire un assessore soltanto non conviene farlo, salvo che la parte politica di riferimento di qualsiasi assessore in Consiglio comunale voglia cambiare qualcosa. Se io voglio cambiare Veronica Di Ruscio di mia iniziativa è un altro discorso”. 

Applicazione alla lettera del Manuale Cencelli, quindi? La lista che ha l’assessore va dal sindaco e chiede di sostituirlo con un altro. 

Esatto – rimarca Caschera – questo però è diverso da ciò che abbiamo pensato di fare tutti insieme, ossia valutare se possa funzionare fare un rimpasto o meno. Comunque in questa fase le bocce sono ferme perché siamo tutti in ferie”.

Ma chi ha cominciato a parlare della necessità di rivedere la Giunta, magari anche avanzando richieste? Perché a giudicare dalle varie dichiarazioni che circolano sembra quasi che a voler rivedere l’assetto dell’Esecutivo sia soltanto Natalino Coletta. 

Non è che qualcuno ha cominciato a chiedere il rimpasto. Abbiamo fatto delle riunioni. C’era anche Natalino Coletta e ha detto che anche a lui stava bene questo tipo di discorso. Di conseguenza abbiamo cominciato a dialogare per capire se si poteva ragionare su un disegno chiaro”. 

A questo punto Lino Caschera descrive la situazione: “Se decidessimo tutti insieme di fare il rimpasto sarebbero sostituiti tutti gli assessori, soltanto Baratta rimarrebbe al proprio posto come vicesindaco. Gli altri si cambierebbero tutti”. 

Lei in sostanza sta parlando di un azzeramento totale della Giunta De Donatis, con in concreto tutti gli assessori che sarebbero sostituiti? 

Non è un azzeramento. Si tratta di un cambio di rotta, se decidiamo di farlo. Ma a oggi stiamo tutti fermi, non si fa nulla. Comunque sì, sarebbero tutti sostituiti, ma bisogna capire come. Siccome al momento non abbiamo le alternative stiamo bene così per adesso”. 

E ribadisce più volte: “A oggi le posso garantire che non se ne fa nulla. A settembre si farà una riunione e si vedrà. Il sindaco rientra il 22 agosto. Per adesso non ci si preoccupa nemmeno delle deleghe. Si parla di rimpasto per capire se si vuole dare un cambio di marcia come quando, durante una partita di pallone, alla fine del primo tempo si sostituiscono i giocatori in campo con quelli freschi che erano in panchina”. 

Ribadisce che del rimpasto non se ne fa nulla Caschera, ma sottolinea “a oggi”. In sostanza quindi, se si creano le condizioni anche lui, come Coletta, l’assessore è disposto a farlo, ovviamente tutelando il suo attuale membro dell’Esecutivo, Veronica Di Ruscio. Infatti, alla domanda “Quindi a lei non interessa l’assessorato” Caschera risponde: “Non m’interessa per andare a prendere 500 euro al mese. Se invece viene fatto un discorso come si deve io sono disposto anche a farlo perché Veronica Di Ruscio è la prima dei non eletti. Quindi se prendo io il suo posto lei non la “butto a mare”, rientra in Consiglio comunale”. 

E conclude: “Sto facendo un discorso volto a conservare la situazione. Però soltanto se c’è un motivo valido per farlo! Se è solo per un discorso di facciata non mi serve”. 

Chiara dunque la posizione di Lino Caschera, che è uno degli “azionisti” di maggioranza della piattaforma civica targata De Donatis e, quindi, si presume che abbia voce in capitolo.

Intanto non resta che attendere il rientro del sindaco dalle ferie per capire come evolverà una situazione politica che già dal mese di luglio si presenta molto mutevole.