Il ritorno è un’altra storia: ora servono compattezza, tigna e pragmatismo

La seconda parte del campionato si sta rivelando molto difficile per il Frosinone che dovrà calarsi presto nel nuovo contesto per raggiungere la salvezza. All’andata 8 punti nelle prime 5 giornate e 7 reti subite; dopo il giro di boa solo 4 con 15 gol sul groppone. La classifica s'accorcia dopo i successi di Empoli ed Udinese ed il pari del Verona

Alessandro Salines

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Non è uno di quei luoghi comuni che infarciscono il calcio. C’è invece tanta verità: il girone di ritorno è per davvero un altro campionato. Ed il Frosinone lo sta pagando sulla sua pelle con un rendimento a dir poco altalenante, nettamente inferiore se si confrontano le prime 5 giornate dell’andata. La pesante sconfitta con la Fiorentina è stata emblematica. Insomma al netto degli infortuni e degli episodi, il Frosinone ancora non si è calato completamente nella nuova realtà dove sono fondamentali compattezza, tigna e concretezza.

Tutto ciò a discapito anche dell’estetica. I punti infatti pesano il doppio, se non il triplo, le squadre moltiplicano le forze per muovere la classifica ed avvicinarsi all’obiettivo. Le vittorie esterne di Empoli ed Udinese ed il pari del Verona sono significative e devono scuotere.

Eusebio Di Francesco

Il Frosinone quindi dovrà necessariamente serrare le fila. Tirare fuori più grinta ed alzare l’asticella della concentrazione. “Dobbiamo essere più attenti e lucidi quando abbiamo grandi opportunità da gol – ha ammonito Eusebio Di FrancescoBisogna crescere molto in fase difensiva, negli ultimi 30 metri abbiamo difficoltà. Se quello fatto finora non basta, bisogna impegnarsi di più. Stiamo recuperando alcuni giocatori dietro anche se molti non hanno la migliore condizione ed ho tuttora diverse assenze. Per salvarci abbiamo bisogno di tutti e speriamo di averli il prima possibile. Devo far capire alla squadra che per raggiungere determinati obiettivi non bisogna mai calare di attenzione, pressione e quant’altro”.

Un altro campionato, un altro Frosinone

La Curva Nord nella gara vinta col Cagliari

La squadra di Di Francesco non ha iniziato il girone di ritorno col piede giusto. Tante difficoltà, infortuni a catena soprattutto in difesa, il solito mal di trasferta e poca compattezza nei momenti decisivi. I numeri sono indiscutibili: 4 punti in 5 gare (1 vittoria, 1 pari e 3 sconfitte) e ben 15 gol subiti (nel 2024 sono 19 se consideriamo i 4 incassati dalla Juve in Coppa Italia). A preoccupare il dato totale delle reti al passivo: ben 49, record negativo del torneo.

Rispetto alle prime 5 dell’andata la flessione è netta. Il Frosinone aveva conquistato 8 punti (2 successi altrettanti pareggi ed 1 ko al debutto col Napoli), il doppio, e subito 7 reti. La differenza è evidente anche se il calendario nel ritorno è stato finora più difficile con avversarie come Atalanta, Milan e Fiorentina.

A parziale consolazione c’è il computo dei gol segnati. Malgrado le difficoltà la squadra riesce a segnare quasi sempre a conferma di una buona produzione di gioco. Sono 32 le marcature, ottavo attacco del campionato. Ed infatti la differenza tra le prime 5 dell’andata e del ritorno è solo di una rete (8-7).

Scatti di Empoli ed Udinese, il Verona accorcia

Matias Soulé, autore di 10 reti

Cambia la classifica in coda dopo la 24^ giornata e stavolta i risultati non sono stati favorevoli. L’Hellas col pari di Monza ha ridotto di 1 punto la distanza tra il Frosinone ed il terz’ultimo posto. I giallazzurri a +4 sono pienamente padroni del loro destino ma è chiaro che dovranno guardarsi le spalle e tentare di muovere la classifica in ogni partita. Infatti l’Udinese (vittoriosa a Torino) è balzata a -1 e l’Empoli (colpo a Salerno) a -2. Di Francesco è consapevole che ci sarà da soffrire più di quanto si potesse immaginare dopo la prima parte della stagione. “Sapevamo che ci sarebbero stati momenti difficili, guardate anche l’età della nostra rosa e certe batoste non aiutano a ripartire – ha osservato il tecnico – Noi invece dobbiamo essere lucidi e bravi per arrivare a centrare l’obiettivo anche soffrendo fino all’ultima giornata”.

La lotta salvezza sempre più incerta con 7 formazioni in 10 punti. A marzo il quadro potrebbe essere più chiaro, decisivi gli scontri diretti. Il fanalino di coda Salernitana sembra una delle candidate principali alla retrocessione tanto che il direttore generale Walter Sabatini in occasione della presentazione del neo tecnico Fabio Liverani è stato lapidario: “Abbiamo il 3,5 per cento di possibilità di salvarci”. Tuttavia i granata hanno 6 punti di ritardo sul terz’ultimo posto e considerando che le dirette concorrenti non scappano le chance di tirarsi fuori non mancano. Stesso discorso per il Cagliari fermo a 18.

Marco Baroni, tecnico del Verona

L’Udinese e l’Empoli hanno alzato i giri. Con Nicola in panchina i toscani hanno cambiato passo, conquistando 8 punti in 4 partite. Il Verona ci crede malgrado tutto. Arranca il Sassuolo a 20 ma ha una gara da recuperare. Sopra al Frosinone resta al palo il Lecce a 24 dopo il ko col Bologna.

Roma e Juventus, il cammino è sempre in salita

Daniele De Rossi quando giocava allenato da Di Francesco

Il calendario non aiuta il Frosinone. Dopo aver affrontato Milan (terza della classe) e Fiorentina (settima), le prossime 2 saranno altrettanto complicate. Domenica alle 18 in uno “Stirpe” che si preannuncia esaurito sarà di scena la Roma (sesta), reduce dal ko con l’Inter ed a caccia di punti-Champions. Un match durissimo per il Frosinone che cercherà l’impresa sperando nell’effetto-“Stirpe” e nella spinta del pubblico.

Un risultato positivo sarebbe ovviamente importante per la classifica ma anche e soprattutto per la fiducia di un gruppo giovane che si nutre d’entusiasmo. Una gara che vivrà anche sulla sfida nella sfida tra il maestro Di Francesco e l’allievo De Rossi. “Daniele è sempre stato un allenatore in campo: è un ottimo comunicatore, sta facendo un ottimo lavoro all’interno della Roma – ha detto DiFra –  Si vede che si è creata un’atmosfera unica tra lui e i calciatori. In questo è molto bravo, lo sapeva fare anche da capitano. Poi per me giocare contro la Roma sarà sempre speciale”.

Max Allegri ed Eusebio Di Francesco

La settimana dopo, alle 12.30, il Frosinone sarà di scena a Torino contro la Juve (seconda) che ha incontrato 2 volte perdendo sempre. Un’altra partita difficilissima ma come detto non si può lasciare nulla d’intentato e tentare la missione impossibile. Insomma Roma o Juve il Frosinone è chiamato a ripartire. La strada è in salita ed in curva ma al volante c’è un pilota come Di Francesco che conosce come pochi i giri del motore.