Il socio americano di Borgomeo per riportare in quota il sogno Saxa

Un socio statunitense si unisce per completare il progetto "Grestone" a Roccasecca e rilanciare il progetto "Saxa Gres" ad Anagni, nel polo della ceramica green del Lazio, rallentato a causa della pandemia. La produzione dovrebbe riprendere entro la fine dell'estate, con piena occupazione prevista per Natale 2024. L'accordo presentato in Regione. Closing entro la fine della primavera.

Un socio a stelle e strisce per completare il progetto Grestone a Roccasecca, rilanciare il progetto Saxa Gres ad Anagni: far ripartire il polo della ceramica green nel Lazio che andava a gonfie vele fino all’arrivo del Cigno nero. Cioè l’arrivo di un evento improvviso ed imprevedibile: la pendemia, il blocco delle fabbriche, la speculazione sul gas.

Il cigno nero ha aggredito i milioni di euro in portafoglio ordini del Gruppo. Impossibile produrre ai prezzi concordati tutti quei sampietrini e quelle lastre di pietra. Realizzata in fabbrica senza sventrare le montagne a colpi di dinamite ma cotta in forni per ceramica dannatamente caldi e dannatamente costosi. Troppo. Le aziende fondate dall’imprenditore Francesco Borgomeo due anni fa hanno prodotto fino a quando hanno azzerato anche il loro guadagno. “Non si può produrre rimettendoci” disse, ordinando di spegnere i forni: dopo di lui lo seguirono tutti i big nazionali.

Hanno riacceso quasi tutti, poco alla volta a mano a mano che il prezzo del gas è tornato su valori accettabili. Come l’onda di uno tsunami cancella il vecchio panorama, il cigno nero ha modificato i vecchi progetti. Anagni è ripartita, Roccasecca si è fermata quando il progetto di conversione della vecchia Ideal Standard era all’80%. Per ultimarlo serviva un socio. E ora c’è.

Il socio americano

Roberta Angelilli

Francesco Borgomeo lo aveva da mesi. Ma in un’operazione da 60 milioni di euro non si entra come si si andasse alla Standa a comprare sugli scaffali. C’è la verifica degli ordini, il controllo dei pagamenti arretrati, la stima delle potenzialità: si chiama Due Diligence. Dall’altra parte del fiume invece si controllano solidità, affidabilità, garanzie bancarie: nessuno vuole vendere un pezzo della sua società a qualcuno che potrebbe fare turbo finanza, vendere i brevetti e spostare i forni in Turchia. I matrimoni nel mondo dell’industria più sono cauti e più sono solidi.

In mattinata Francesco Borgomeo ha portato al vice presidente della Regione Lazio Roberta Angelilli le pubblicazioni di nozze. Cioè l’offerta vincolante di acquisto fatta dal socio americano, con sede europea a Londra ed uffici di rappresentanza in tutte le capitali europee. Un colosso. Che fa finanza ma anche immobili. E Saxa Gres gli interessa perché fa utili ma fa anche produzione che serve ai suoi asset immobiliari. Quell’alleanza non nasce per caso: con la crisi europea l’America è diventata il primo mercato di Saxa, scavalcando la Germania che in precedenza aveva il podio del mercato. Ma la crisi dell’energia e poi l’impennata dei tassi ha mandato in recessione la Germania e anche per Saxa, il mercato americano è diventato il principale. Nasce da lì la proposta di matrimonio.

Il contratto matrimoniale

Il nuovo impianto di frantumazione Grestone

Il matrimonio si fa. C’è già il contratto. Cioè? Il piano industriale. Conferma piena dell’investimento per completare l’operazione Grestone a Roccasecca, tutta la forza lavoro dello stabilimento ex Ideal Standard tornerà in fabbrica a partire dal periodo a cavallo tra la fine del II trimestre e l’inizio del III trimestre 2024. Tutti dentro entro Natale del prossimo anno. Ma non solo. Il progetto prevede l’acquisizione da parte di Saxa del distributore americano: un’operazione nell’operazione. In pratica, gli americani comprano la maggioranza di Saxa e Saxa compra il suo distributore americano. A cosa serve? Si rafforza così il rapporto con i clienti su cui Saxa andrà in distribuzione diretta.

Chi è il socio? Nel mondo della finanza nazionale ed internazionale l’operazione è nota. C’è una clausola di riservatezza che vieta di anticipare il nome ufficialmente fino al closing previsto entro la fine della prossima primavera. Per evitare speculazioni ed operazioni ostili di finanza. Anche perché questa operazione porta nuova linfa ed impulso per il biodigestore che dovrà garantire gas pulito ed a prezzo calmierato per garantire fabbrica e lavoratori da future speculazioni. A questo punto dovrà essere ultimato nei tempi previsti. (Leggi qui: Un super poliziotto per vigilare sul biodigestore).

Sacco: “Emersa la concretezza”

Giuseppe Sacco

Non ci gira attorno l’avvocato Giuseppe Sacco, sindaco di Roccasecca. E dice “Francesco Borgomeo oggi in Regione ha dettato la road map: è stata formalizzata l’offerta vincolante di acquisto. Entro tre mesi ci sarà la nuova governance ed entro fine estate la ripresa della produzione: dal tavolo regionale è emersa quella concretezza che ci si aspettava”.

Nei mesi scorsi c’era chi aveva provato a giocare sporco, avvelenando il clima. Esattamente quello che ci vuole per far saltare un’operazione. A chi convenisse farlo resta ancora da capire. L’offerta vincolante di acquisto presentata in Regione significa attrazione di un grosso investitore americano su Roccasecca: non accadeva dai tempi della Cassa per il Mezzogiorno. “Se si troveranno bene, faranno altri investimenti” ha detto Borgomeo.

Francesco Borgomeo

Giuseppe Sacco ne è convinto senza riserve. per questo dice “Ora bisogna che tutti gli attori remino dalla stessa parte: la società, i sindacati, i lavoratori e soprattutto il territorio che deve dimostrare di essere unito, mettendo da parte divisioni e polemiche per fare in modo che chi vuole investire dalle nostre parti, possa trovare quelle condizioni giuste delle quali ha bisogno per fare impresa”. Il Comune farà fino in fondo la sua parte. “Come amministrazione ci mettiamo a disposizione per qualsiasi iniziativa sia necessaria per preparare il campo più idoneo a chi vuole, ripeto, investire e valorizzare la forza lavoro di cui siamo dotati”.

C’è un passaggio che mette a comune denominatore l’azione di Borgomeo e le parole del sindaco: il territorio della provincia di Frosinone ha bisogno di credere in se stesso se vuole tornare ad attirare investimenti ed investitori. E per riuscirci, questo è il momento dell’unità e della compattezza.