La bellezza salverà il Basso Lazio

Tutela dell'ambiente. Il procuratore capo Guerriero dice basta: «Si passa il cerino acceso a chi sta avanti e arriva in Procura quando salta tutto il resto». Ne parla, non a caso, al convegno organizzato per l'inaugurazione di un "Corso per esperto ambientale". Promosso questo da Camera di commercio di Frosinone-Latina e Università di Cassino. Con un inconfondibile belvedere sul Lazio Meridionale.

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

«Non è possibile continuare con la politica delle chiacchiere passando il cerino acceso a chi sta avanti. Non si può pensare di lasciare alle Procure il compito di tutelare l’ambiente perché è di tutta la Repubblica: quando arriviamo noi significa che tutti gli altri meccanismi sono saltati»: c’è un silenzio di tomba nella sala della Camera di Commercio dedicata al past president Mario Papetti.

Eppure è gremita mentre pronuncia quelle parole Antonio Guerriero, procuratore capo di Frosinone. Ad assieparla sono gli allievi del corso gratuito di alta formazione come Esperto Ambientale: niente chiacchiere in questo caso, ma piccoli grandi passi verso l’ambientalismo industriale. A norma di legge.

Perché anche per il capo dell’ufficio del Pubblico Ministero di Frosinone, parafrasando “L’Idiota” di Dostoevskij, «la bellezza salverà il mondo». Che è nostro e sarà delle prossime generazioni. Il corso è stato organizzato da Camera di Commercio e Unicas, presentandolo in mattinata nel convegno “Imprese, ambiente e formazione per l’economia circolare”.

È promosso da Informare, azienda speciale dell’ente camerale per l’innovazione, e dal dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale. È intervenuto, tra le numerose autorità civili e militari presenti, anche il Commissario delle discariche Giuseppe Vadalà. Parlando di «sviluppo della società del terzo millennio attraverso il connubio tra sostenibilità e formazione».

A lezione di Ambiente

Il percorso formativo di eccellenza si chiama “Circular economy management, sustainibility and environmental law”: gestione, sostenibilità e diritto dell’ambiente. Vi prenderanno parte i primi 26 studenti tra gli 82 ammessi in graduatoria. Le richieste erano state 101, di cui 95 accolte. È il frutto del partenariato stretto il primo agosto scorso da Camera ciociaro-pontina e Università del Cassinate. Ha una vista eccezionale dall’inconfondibile “belvedere” sul Lazio Meridionale: che va ormai incontro all’Area Vasta.

I partecipanti hanno superato le prove di selezione impartite dalla commissione di Informare. Nei prossimi sei mesi frequenteranno un corso di 150 ore, sia in presenza che con la formazione a distanza (e-learning). Diventeranno riconosciuti esperti ambientali al passo con tempi e leggi. Specialisti anche e soprattutto nel middle management: la gestione intermedia. Sarà il personale qualificato di cui hanno profondamente bisogno le aziende di fronte alle pratiche ambientali.

I lavori sono stati aperti da Giovanni Acampora, Marco Dell’Isola e Luigi Niccolini: il presidente della Camera di Commercio, il rettore dell’Università di Cassino e il presidente di Informare. Guido D’Amico, membro della Giunta camerale delegato alla Green economy, ha poi introdotto la discussione sull’economia circolare.

Cerino a chi sta avanti

Il generale di brigata Giuseppe Vadalà, Commissario unico per la bonifica delle discariche

I pezzi forti schierati per l’inaugurazione del corso sono stati il procuratore Guerriero ed il generale di brigata dei carabinieri Giuseppe Vadalà: è il commissario unico per la bonifica delle discariche.

Il procuratore Guerriero dirà per esteso che non è possibile pensare di affidare alle sole Procure la tutela dell’ambiente. Farà una chiamata alle armi per tutto il Paese dicendo che occorre senso di responsabilità. Perché il futuro industriale legato alla manifattura resisterà ancora per poco: gli scenari indicano un bene che l’Italia ha e non è replicabile. È la bellezza del suoi paesaggi, dei suoi panorami, delle sue coste. «Ma è bastata una sola generazione per distruggere molto».

Le Procure possono sanzionare, ricorda Guerriero: ma questo non restituirà i panorami, l’aria pulita, le spiagge limpide. Per questo chiede fatti. È stufo di leggi che pensano di risolvere tutto con le sanzioni: «quando arriviamo noi significa che tutti gli altri meccanismi sono saltati».

Il generale Vadalà, scelto dal Governo per l’adeguamento delle discariche abusive alla normativa vigente, ha approfondito invece il concetto di benessere ambientale «Deve affiancare quello di benessere economico legato alla produzione – ha esortato l’ufficiale commissario -. Va cambiato il modello, la produzione oggi deve prevedere il recupero dei materiali a fine vita. Deve sparire il concetto di rifiuto perché tutto o quasi può diventare nuova materia prima».

, e l’altro a capo della Procura della Repubblica presso il tribunale di Frosinone. Ha concluso il professor Giuseppe Russo, responsabile scientifico e coordinatore didattico del corso per esperto ambientale.

Il capitale umano

Il commissario Vadalà tra il presidente Acampora e il rettore Dell’Isola

Si è partiti con le sottolineature di Acampora: «L’incontro di oggi – così il presidente della Camera di commercio – dimostra come il mondo accademico rappresenti un patrimonio di idee e competenze”. Sono dannatamente indispensabili se si vuole colmare il mismatch cioè l’assenza di figure professionali. Più semplice: ci sono centinaia di posti che nel Sud Lazio restano scoperti perché non ci sono le persone capaci di fare quei lavori. Giovanni Acampora ha messo sotto pressione l’Ufficio Studi della Camera di Commercio, gli ha fatto analizzare la situazione ed ha fornito due dati. In provincia di Latina il mismatch è del 52% mentre in provincia di Frosinone è al 48%.

Una delle figure che non si trovano in giro è quella dell’Esperto Ambientale. Da qui la decisione di varare il corso. E considerata la risposta arrivata, la Camera di Commercio ha garantito che lo ripeterà. Perché l’asset principale è dichiaratamente il capitale umano. Che si è fatto sentire con oltre cento squilli di tromba: tante quanto gli interessati. Sono stati selezionati coloro che hanno avuto più Merito.

Ma, in fondo, si prospetta come la prima di tante edizioni. «Questo corso vuole essere un assist che, con il rigore delle competenze scientifiche accademiche – ha precisato ancora Acampora – si propone di offrire gli strumenti per giocare la partita della formazione in un’ottica di sviluppo del territorio. Sarà una partita che non finirà al 90° minuto e nemmeno dopo i supplementari».

C’è bisogno di esperti

I relatori del convegno sull’economia circolare

Nettamente d’accordo anche Luigi Niccolini, presidente di Informare. Calando il tris dell’Esg: Environmental, Social e corporate Governance, ossia la gestione sostenibile di un’azienda.

«È ormai elemento imprescindibile nella vita aziendale, non si può tornare indietro. Per questo motivo, abbiamo scelto di puntare sulla figura dell’esperto ambientale come figura chiave per le aziende che operano nell’ambito di un’economia sostenibile».

Si cerca di intercettare la forte richiesta di competenze da parte di imprese e professionisti del Lazio meridionale. Guido D’Amico, assessore camerale nonché presidente di Confimprese, ha parlato proprio di questo.

A favore del Basso Lazio

I protagonisti dell’iniziativa

«Seguiamo un driver importante, la certificazione delle competenze – ha attestato D’Amico, delegato camerale all’Economia Verde -. Per questo abbiamo voluto puntare sulla formazione di una figura più che mai necessaria per aiutare le imprese ad orientarsi in un settore con troppe norme in continua evoluzione ed una burocrazia farraginosa».

Grande soddisfazione, a seguire, è stata espressa dal rettore Marco Dell’Isola. «L’esperto ambientale riesce a gestire le criticità delle certificazioni ambientali – è entrato più nel dettaglio – ma, soprattutto ad avere una percezione, dal punto di vista tecnico, di tutti i rischi ambientali. Un esperto del quale oggi c’è una crescente necessità». Ha aggiunto un ingrediente fondamentale: «Questa è una collaborazione molto importante anche in un’ottica di valorizzazione del territorio».

L’obiettivo è una produzione innovativa fondata su un business che minimizzi sempre di più l’impatto ambientale. «L’Europa, con il “New green deal”, persegue indirizzi che si riveleranno vincenti rispetto a un modo di produrre tradizionale – ha detto a riguardo il commissario Vadalà -. Plaudo, quindi, all’iniziativa della Camera di commercio con l’Università, con una visione che guarda al futuro».

Vadalà, Guerriero

Antonio Guerriero, procuratore capo di Frosinone

Il procuratore Guerriero, a proposito di Bellezza salvifica, vuole che si passi dalle parole ai fatti. «Bisogna indicare concretamente una prospettiva di sviluppo sostenibile al territorio e un futuro ai giovani – è andato avanti -. Questa missione non è propria solamente della Procura, ma di tutti noi cittadini di questa provincia, di tutte le istituzioni provinciali e comunali. Abbiamo ricchezze enormi che, come dice la Costituzione, vanno custodite e preservate per le nuove generazioni».

In conclusione, dulcis in fundo, la sintesi del professor Giuseppe Russo: «Per la prima volta si lavora all’unisono a beneficio del territorio con un corso di alta formazione che avrà una ricaduta positiva su imprese e professionisti».

E ha concluso: «Università, Procura, enti come la Camera di commercio, organi ispettivi e imprese, per la prima volta, operano sulla questione legata all’ambiente ed alla sostenibilità in modo integrato e concreto. Puntare sulla formazione significa garantire al territorio professionisti esperti su un settore, oggi fondamentale, nel quale ci sono ancora molte lacune».