La Primavera del Frosinone bussa alle porte della storia

Domenica pomeriggio a Ferentino la finale contro il Parma per la promozione nell’elite della categoria. Stadio tutto esaurito da un paio di giorni, i giallazzurri di Gorgone pronti a mettere in campo qualità, grinta ed entusiasmo. Gli emiliani, privi della “stellina” Circati, ci riprovano dopo la sconfitta ai rigori di un anno fa con il Napoli

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Domenica pomeriggio si farà la storia allo stadio di Ferentino, tutto esaurito ormai da un paio di giorni. Una pagina di storia del Frosinone Calcio e dello sport ciociaro. Ma la Primavera giallazzurra comunque il suo capolavoro lo ha già dipinto e manca solo l’ultima pennellata. E forse Gorgone ed i suoi ragazzi un posto nella storia del Frosinone se lo sono già meritato al di là del risultato della finale-promozione contro il Parma.

La Primavera canarina ha disputato una stagione da protagonista, autentica rivelazione del campionato. Una squadra costruita a costo zero a dispetto di altri club come ad esempio lo stesso Parma che hanno speso cifre che superano i 2 milioni. (Leggi qui Benedetta-Primavera: i giallazzurri volano in finale per la promozione).

81Merito dunque alla società ed in particolare ad Alessandro Frara, responsabile del settore giovanile. Merito al tecnico Giorgio Gorgone ed al suo staff. Merito ai giocatori, diventati di settimana in settimana un gruppo inossidabile.

La super-sfida di domenica

Alessandro Frara, responsabile del settore giovanile

Il match di Ferentino mette in palio l’ultimo posto nel campionato Primavera 1, la Serie A dei tornei giovanili. Frosinone e Parma si sono piazzate seconde nei due gironi con gli stessi punti (49) ma i ciociari grazie ad una vittoria in più (15 contro 14) avranno la grande chance di  giocare in casa davanti al proprio pubblico.

Come detto lo stadio di Ferentino sarà esaurito con 500 spettatori pronti a spingere i giallazzurri. L’orario delle 15 ed il caldo di questi giorni non aiuteranno i 22 in campo ma è l’ultimo sforzo: tutti getteranno il cuore oltre l’ostacolo e quindi le emozioni non mancheranno.

Rispetto agli altri turni dei playoff in caso di parità non conterà il miglior piazzamento ma si disputeranno i tempi supplementari ed eventualmente saranno calciati i rigori. Arbitrerà Fiero di Pistoia, coadiuvato dagli assistenti Ferrari di Rovereto e Camilli di Foligno.

Un percorso straordinario

I giallazzurri dopo la vittoria col Brescia

La finale di domenica corona un grande campionato del Frosinone che forse in pochi avevano pronosticato considerando i tanti cambiamenti effettuati nel settore giovanile.

Ma l’ottimo lavoro svolto da Frara e Gorgone hanno pagato moneta pesante: spirito di sacrificio, continuità, valori espressi in campo, brillantezza di gioco. Il Frosinone si è caratterizzato come squadra propositiva con un 4-3-1-2 ricco di estro, qualità e quantità. Un torneo chiuso con uno storico secondo posto alle spalle del Cesena.

I canarini hanno viaggiato sempre ai primi posti e forse con maggiore fortuna avrebbero anche potuto vincere il girone. Giordani e soci hanno terminato a quota 49 dietro appunto al Cesena a 56. Ma sul campo i punti sono stati 52 (il Frosinone ha perso a tavolino il match vinto a Benevento). Quindici vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte;  secondo miglior attacco del girone (64 reti, meglio solo il Cesena con 74 gol).

E non è un caso che ben 3 giocatori siano arrivati in doppia cifra: Stampete, autore di 18 reti, Selvini di 13 e Favale di 10. Poi nei playoff il Frosinone ha subito alzato la voce vincendo l’andata dei quarti a Cremona per 2-1. Nel ritorno ha gestito il vantaggio e pur perdendo si è qualificata alla semifinale. Perfetto il doppio confronto col Brescia e quindi la finale.

Il Parma e le ombre della semifinale di ritorno

Lorenzo Palmisani

Dopo aver vinto l’andata a Monza per 2-0, la formazione emiliana è crollata nel ritorno (0-2) e si è qualificata solo grazie al miglior piazzamento nella regular season. Un ko che ha messo in mostra nuovamente i limiti mentali dei ducali come successo nell’andata dei quarti contro il Perugia.

Una formazione forte come rosa ma non affidabile. Che soffre l’aggressività degli avversari. Ma rispetto al Frosinone ha probabilmente più esperienza e sa cosa significa una finale playoff avendo perso ai rigori quella della stagione scorsa col Napoli.

Gli emiliani come detto sono arrivati secondi a quota 49 dietro l’Udinese a 50. Secondo miglior attacco (61 gol) e terza difesa (29) per i gialloblu. Il Parma ha avuto un cammino regolare: 27 punti in casa e 22 fuori. L’esperto tecnico Cesare Beggi, ex Empoli Under 17, adotta un 4-3-1-2 che sovente si trasforma in gara in 4-3-3. Tra i punti di forza il portiere Rossi, decisivo a Monza. La difesa è imperniata su Circati che però a Ferentino sarà assente. A centrocampo Mallamo e Basili sono i pilastri mentre in attacco occhio a Sitz e Marconi autori di 24 gol in solido.

Due assenze pesanti

Giorgio Gorgone e lo staff tecnico della Primavera

Il Frosinone sarà al completo o quasi. Mancherà il terzino ivoriano Evan, out già la settimana scorsa contro il Brescia. La probabile formazione ricalcherà quella che ha travolto le “rondinelle”.

Un 4-3-1-2 con Palmisani in porta; Rosati, Maestrelli, Bracaglia e Giordani in difesa; Peres, Bruno e Cangianiello a centrocampo; Favale sulla trequarti dietro Stampete e Selvini. Un’assenza importante anche nel Parma: Beggi dovrà rinunciare al centrale Circati, nazionale Under 20, squalificato dopo l’espulsione contro il Monza.

Comunque ampia scelta per l’allenatore gialloblu orientato a disegnare un 4-3-1-2. In porta sarà confermato Rossi con una difesa composta molto probabilmente da Agostinelli, Ankrah, Farucci e Vaglica, autore di 5 gol ed 8 assist. A centrocampo dovrebbero giostrare De Rinaldiis, Basili e Costanza. Davanti in pole Lusha alle spalle delle punte Marconi e Vona.

L’Under 15 fuori a testa altissima

Alessio Mizzoni

E’ sfumato ai quarti di finale il sogno scudetto dell’Under 15 di Alessio Mizzoni. Dopo la sconfitta all’andata contro il Milan, i giallazzurrini non sono riusciti a centrare la qualificazione nel match di ritorno al “Vismara” di Milano pur giocando a testa altissima. Il Milan infatti si è imposto in rimonta dopo lo 0-2 (gol di Diodati nel primo tempo e Fiorito nella ripresa) che aveva illuso i ciociari. I rossoneri poi sono venuti fuori ed hanno ribaltato la situazione chiudendo sul definitivo 2-3. 

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