Le Primarie per risolvere il nodo del candidato

La coalizione c'è. Manca il candidato. O meglio: nessuno scopre le sue carte. L'ipotesi che lunedì potrebbe prendere forma: attendere le Regionali, iniziare a pesarsi già lì. E poi affidarsi eventualmente alle Primarie per sciogliere il nodo

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Marx parlerebbe di “uno spettro che si aggira per l’Europa”. Ma poiché siamo ad Anagni, e la prospettiva è obiettivamente molto più ridotta, lo spettro che si aggira non è quello del comunismo, bensì quello delle Primarie. Ovvero, dello strumento che potrebbe risolvere il problema che, a 4 mesi mesi dalle elezioni comunali, sembra diventato ormai pressante per il Campo largo (o civico che dir si voglia): l’indicazione del candidato a sindaco.

Riassunto delle puntate precedenti

La befana alla Heli World

Replay per quelli che non sono stati molto attenti fino a questo punto. In città da tempo si è costituita un’alleanza larga, chiamata Campo largo (o civico). Contiene gran parte delle forze che vanno dal polo del centrosinistra a quello più conservatore.

Di fatto dalla zona di Alessandro Cardinali (esponente civico con un recente passato molto consistente in Fratelli d’Italia) a quella del Partito Democratico. Che però al momento non ne fa parte. La mattina dell’Epifania, anzi, una immagine che ha fatto molto discutere è stata quella del segretario Egidio Proietti presente alla Befana solidale presso il giardino Ousmane, mentre il resto del Partito era all’elisuperficie del Centro Costruzioni – Heliworld di Domenico Beccidelli. (Leggi qui: Top e Flop, i protagonisti del giorno: venerdì 6 gennaio 2023).

Un’alleanza nata, secondo le parole dei responsabili della coalizione, per intercettare il meglio delle forze civiche, non importa di quale colore politico. E per regalare alla città un governo degno di questo nome dopo gli anni, secondo ovviamente quelli che lo dicono, poco rilevanti dell’amministrazione guidata oggi dal sindaco Daniele Natalia.

Candidato sindaco cercasi

Alessandro Cardinali (Foto © IchnusaPapers)

Una coalizione che si è creata qualche mese fa. E che, sia pure con qualche battuta di arresto, continua ad andare avanti con le riunioni settimanali che progressivamente aggiustano il programma elettorale: verrà proposto dopo le elezioni regionali.

Resta però la questione del nome del candidato a sindaco. Una vicenda che è bene maneggiare con cura in quel campo, visto che spesso le scelte del candidato a sindaco non hanno portato benissimo.

Basti pensare alla figura del “papa straniero”, Fausto Bassetta; una designazione calata dall’alto che ha portato ad una vittoria elettorale ma, senza un accordo chiaro, anche ad una mancanza di coesione.

Di qui la necessità di andarci con i piedi di piombo. Anche perché all’interno del Campo civico ci sono figure che hanno un discreto peso politico. E che potrebbero, e sicuramente vorranno, far sentire il loro peso.

Lo stesso Alessandro Cardinali, ovviamente, che a livello di peso e di esperienza è probabilmente la figura più rilevante all’interno della coalizione. Ma c’è anche Domenico Beccidelli, anche se ha più volte sottolineato di non volersi candidare.

Le Primarie per individuare la soluzione

Di qui la decisione, o almeno l’idea, di poter arrivare ad uno strumento, come quello delle primarie, che potrebbe evitare fratture, attraverso una consultazione ufficiale ed un conteggio dei voti.

E’ bene precisare che, al momento, non si tratta di una decisione presa. Ma di una possibilità. Che secondo fonti ben accreditate, non viene esclusa.

Ovviamente le Primarie portano con sé un lato positivo e uno negativo. Quello positivo è, appunto, la possibilità di avere un’indicazione chiara: quella dei votanti. Quello negativo, il fatto che questa decisione di fatto restringerebbe la gara alle figure più “pesanti” della coalizione. Escludendo a priori qualunque figura, diciamo così, meno evidente dal punto di vista politico.

Tanto per non fare nomi, figure come Giuseppe Felli e Simona Pampanelli, di cui si era parlato e si sta ancora parlando in questi giorni, che sarebbero probabilmente tagliate fuori da un discorso legato alle Primarie. Ecco perché il tema è importante. E non è detto che se ne possa parlare seriamente anche nella prossima riunione organizzata per lunedì prossimo.

Ovviamente, tutto con un occhio ben attento su quello che accadrà alle prossime Regionali. L’esito della consultazione del 12 e 13 febbraio potrebbe modificare di molto i rapporti di forza; e quindi ovviamente aprire scenari nuovi in vista delle comunali della prossima primavera.

(Immagine di copertina © Foto © DepositPhotos.com)