Il progetto del sindaco è naufragato: non ha saputo tenere il timone

Accordi per le candidature? Troppo presto. Il candidato sindaco? Decideremo al momento opportuno. Il progetto civico del sindaco? Naufragato: non ha saputo mantenere il timone. Parola di Luca Di Stefano

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

In tre anni di amministrazione ci sono state due elezioni provinciali da cui Sora è rimasta tagliata fuori. “Colpa del sindaco che si è isolato dalla gente e per rimanere il capo indiscusso adotta il metodo del dividi et impera”. Riunioni carbonare per riunire il centrodestra. “Io non ho partecipato ad alcun incontro. Ora mi interessa solo completare il mio mandato continuando a occuparmi del territorio e dei progetti che sto portando avanti. Al resto si penserà al momento opportuno”. Ventotto anni, laureato in Economia e Management alla Sapienza di Roma, al suo attivo già molte esperienze fra cui quella con una società che si occupa di pubblica amministrazione,  da tre anni consigliere comunale di opposizione a Sora, da un anno e mezzo unico rappresentante della Lega in Assise civica. Luca Di Stefano spiega ad Alessioporcu.it la sua idea di politica e di amministrazione. 

Nel 2016 Luca Di Stefano aveva 25 anni. Si è candidato alle comunali con Ernesto Tersigni, in una coalizione civica. Perché questa scelta?

Allora io e il gruppo di cui facevo parte pensavamo fosse la scelta migliore e i fatti ci hanno dato ragione. Abbiamo un sindaco che si è arroccato nel Palazzo Comunale e non ascolta la gente. Pensavo nel 2016 e penso ancora oggi che la cosa principale in politica sia il rapporto con le persone. I cittadini hanno bisogno di contatto umano, di sentire vicine le istituzioni“.

A fronte di una sua partenza “civica”, dopo un anno e mezzo ha deciso di aderire al partito della Lega. 

L’ho fatto per portare il progetto Lega in Consiglio comunale, perché credo che anche nella mia città ci sia bisogno di quella concretezza nel risolvere i problemi che sempre hanno contraddistinto la Lega e Salvini, anche a livello nazionale. Inoltre ho sentito la necessità di creare in città una filiera rappresentativa per il futuro, soprattutto per dare una prospettiva ai giovani. Circa sei mesi fa il Consiglio comunale ha approvato il progetto ‘La terra dei cinque miracoli‘, messo a punto dall’associazione Città del Sole e che io ho sposato. E proprio grazie alla lega dalla Regione Lazio con questo progetto abbiamo ottenuto un finanziamento di 100 mila euro l’anno per tre anni che ci permetterà di andare in  questa direzione“.

Di cosa si tratta?

È un progetto di turismo integrato con l’obiettivo di creare un marchio e un’etichetta a una parte della provincia di Frosinone, per dare una dimensione territoriale che andrà a caratterizzare ben nove comuni. Soprattutto per quanto riguarda i siti di interesse storico, le strutture ricettive e le attività economiche“. 

A proposito invece di politica e di strategie elettorali, c’è in piedi un progetto civico di Andrea Petricca e Walter Tersigni. Anche lei è stato tirato in ballo come uno dei possibili interlocutori con cui fare un accordo. Cosa ne pensa?

È prematuro parlare di accordi, meglio lavorare fino alla fine del mandato a beneficio dei cittadini. Inoltre, cosa non da poco, faccio parte di un Partito. Si deciderà quando sarà il momento con le persone e nelle sedi opportune“.

E a proposito delle riunioni carbonare di cui si parla con insistenza e che sarebbero in atto fra i partiti del centrodestra a Sora cosa dice? (leggi qui Prove carbonare di centrodestra unito)

Personalmente non ho preso parte ad alcuna riunione. A settembre partirà un altro progetto ambizioso che ho creato e che vuole riaccendere i riflettori sui giovani e sulla terza età, ricucendo quelle tessuto sociale cittadino che oggi vieni a mancare. Come ho già detto, in questa fase pensiamo a fare cose concrete per i cittadini, le strategie elettorali si decideranno al momento opportuno“.

Tante proposte ed un cognome pesante: quanto è merito di Luca Di Stefano e quanto di papà Enzo, che è stato due volte sindaco e consigliere regionale?

Sicuramente l’aria che ho respirato in casa sin da bambino mi ha predisposto favorevolmente. Ma credo che a fare la differenza siano le competenze che si acquisiscono sul campo, con un duro lavoro e tanti sacrifici”.

A proposito di sacrifici e di preparazione, lei è stato uno fra i primi 40 amministratori under 35 scelti in tutta Italia per partecipare all’edizione del Forsam 7 tenuto dall’Anci, il rinomato master di pubblica amministrazione che si svolge a Roma.

Dipende da una serie di fattori, sicuramente lo studio e le competenze sono al primo posto per dedicarsi alla gestione di un territorio e di un Comune. Credo anche che i giovani che si affacciano alla politica debbano frequentare un corso del genere per avere la possibilità di confrontarsi con persone preparate da cui apprendere importanti strumenti”. 

La nomina dell’Amministratore unico Ambiente Surl, l’ipotesi di rimpasto che ad oggi pare essere sfumata, gente che scalpita per avere un posto in giunta. Cosa pensa dell’Amministrazione De Donatis?

Penso che questo progetto del sindaco oggi è naufragato, anche perché il condottiero principale non ha saputo tenere ben saldo il timone della piattaforma civica. Nei tre anni di amministrazione ci sono state due elezioni provinciali in cui Sora non ha mai espresso alcun rappresentante. E questo a mio avviso deriva dal fatto  che lui usa il metodo del “dividi et impera” per poter rimanere l’unico capo indiscusso“.