L’ultimo volo di Costantini, numero uno in campo e nella vita

Il calcio piange l’ex portiere e preparatore del Sora e del Frosinone. Aveva 59 anni ed è stato stroncato da un male incurabile. Il suo nome è legato alle vittorie della squadra di Di Pucchio e alle promozioni dei giallazzurri. Ma Memmo era soprattutto un uomo dotato di una profonda umanità. Il cordoglio del presidente Stirpe. La Primavera gli dedica la vittoria col Bologna

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

Ha lottato come un leone ma il male incurabile che lo aveva colpito alcuni mesi fa non gli ha dato scampo. Domenico Costantini, 59 anni, di Morolo, indimenticato portiere del Sora e del Frosinone, da anni preparatore dello stesso club giallazzurro, ci ha lasciati. Il cuore di Memmo (come era conosciuto da tutti) ha smesso di battere mentre era circondato dell’affetto dei suoi cari, in primis la moglie Simonetta ed i figli Giorgia e Manuel.

Una comunità sotto shock

Domenico Costantini

La scomparsa di Costantini ha lasciato sgomenti il piccolo paese lepino dove viveva. “Una vera tragedia per tutta la comunità di Morolo. Esprimo a livello personale ed a nome di tutta l’Amministrazione comunale cordoglio e vicinanza alla famiglia dalla moglie ai figli, fratelli, parenti tutti” ha affermato commosso il sindaco Gino Molinari.

Memmo per Morolo era una vera e propria istituzione sia per quanto ha saputo dare al mondo dello sport sia a livello umano”.

Il primo cittadino ricorda Costantini come un uomo impegnato nello sport e nel sociale. “Una persona fantastica con la quale si poteva parlare di tutto. Sempre disponibile e con il sorriso – continua Molinari – Sapeva fare gruppo ed era attivissimo nella vita sociale di Morolo partecipando in prima persona ad organizzare tanti eventi. È una notizia che ci lascia senza parole e dura da commentare. Non lo dimenticheremo mai, Morolo perde oggi una grande persona”.

Il Frosinone Calcio in lutto

Domenico Costantini (primo a sinistra) con lo staff della Primavera

Per il Frosinone Calcio un giorno triste. Domenico Costantini era il preparatore dei portieri della Primavera ma era diventato una vera e propria bandiera. Prima giocatore e poi preparatore della prima squadra e del settore giovanile. Sul sito internet il ricordo sentito di un grande professionista ma soprattutto di un uomo ricco di valori.

“Un terribile lutto ha scosso il Frosinone – si legge – E’ venuto a mancare Domenico Costantini, non solo il preparatore dei portieri di tante generazioni di estremi difensori ma l’anello di congiunzione tra diverse epoche del club giallazzurro. Una vera e propria istituzione nel Frosinone. La Primavera, all’esordio in casa, gli dedicò una maglia. Tanta commozione quel giorno”. Come anche nella sfida di oggi vinta contro il Bologna con i giocatori scesi in campo col lutto al braccio. Una vittoria dedicata al loro preparatore dei portieri.

Maurizio Stirpe

Il presidente Maurizio Stirpe non ha nascosto la sua commozione ed ha voluto dedicargli parole toccanti, “Ci ha lasciato una persona che voglio ricordare per la sua fedeltà alla causa del Frosinone, un ragazzo passionale, bravo, professionale, dotato di eccellenti qualità umane” ha osservato Stirpe.

Nel corso della sua esperienza nella nostra società ha sempre saputo accettare passi in avanti e passi indietro con serietà ed altrettanta professionalità, doti in lui innate e che ha sempre messo al servizio del Frosinone. La sua scomparsa è un dolore, personalmente lo voglio ricordare con l’affetto di sempre. Con lo stesso affetto che ogni dipendente del Frosinone ha nutrito e nutrirà nei suoi confronti. Partecipo anche a nome di tutto il club al dolore della famiglia di Domenico alla quale indirizzo con un abbraccio i sentimenti di cordoglio di tutto il mondo giallazzurro”.

Il Sora dei miracoli

Costantini in panchina

Domenico Costantini, classe 1963, portiere tecnicamente compatto, ottimi fondamentali che gli permettevano di essere concreto in tutte le situazioni di campo è stato soprattutto un uomo di una serietà inconfondibile nel corso degli anni.

Cresciuto calcisticamente nel Morolo e nella Vis Sezze, ha avuto un’esperienza importante alla Primavera della Lazio.

Quindi il trasferimento al Sora del tecnico Claudio Di Pucchio e del ds Antonio Frasca, squadra con la quale vinse i campionati di Serie D e C2. Fu uno dei pilastri di quella formazione che nella seconda metà degli anni ’90 portò il Sora alle soglie della Serie B. 

Gli anni d’oro del Frosinone

Domenico Costantini con Ivo Iaconi

Terminò la carriera al Frosinone e dopo aver smesso con il calcio giocato iniziò proprio nel club giallazzurro il suo percorso ventennale di preparatore atletico, dalla Serie D fino alla Serie A.

Ha firmato da protagonista al fianco di Ivo Iaconi la storica promozione in Serie B nel giugno 2006. Era in panchina nella finale di ritorno dei playoff contro il Grosseto per sostituire Iaconi squalificato. Poi la seconda promozione in B con Stellone nel giugno 2014 e quella nella massima serie della stagione successiva, passando per le vittorie con la ‘Berretti’ e quella con la Primavera della scorsa stagione.

A lungo è stato il supervisore di tutti i preparatori dei portieri del settore giovanile giallazzurro. Per lui anche una stagione nel suo Morolo in Eccellenza con la presidenza di Oreste Franchi purtroppo culminata con la retrocessione in Promozione.

La commozione di Luiso

Pasquale Luiso con la maglia del Sora

Cresciuto in una famiglia di calciatori, anche i fratelli Angelo, ex vicesindaco di Morolo e Guido hanno giocato a calcio con buoni risultati, Memmo era considerato uno sportivo a 360 gradi. Amava la montagna e la natura in genere. Era cacciatore e spesso andava a cavallo. A Morolo partecipava sempre con passione a tutte le iniziative di natura sociale e sportiva. La notizia della scomparsa di Memmo si è diffusa subito. Tra i primi ad essere informato l’ex compagno Pasquale Luiso, ex bomber del Sora.

“Che dire, è una tragedia e non mi è facile parlare di Memmo. Una persona straordinaria, un trascinatore – ha detto Luiso Ho appreso la notizia della sua scomparsa in mattinata. Sono molto scosso, eravamo amici anche al di fuori del campo. È la prima persona che viene a mancare dello storico gruppo del Sora calcio e quindi la tragedia assume una proporzione ancora maggiore. Ricordo i suoi sorrisi, i suoi incitamenti. Un uomo-spogliatoio, sapeva fare gruppo”.

Ci sentivamo spesso, abbiamo un gruppo su whatsapp di tutti ex giocatori del Sora. Eravamo venuti a conoscenza dei suoi problemi di salute ma mai avremmo immaginato una notizia del genere. Siamo vicini con il cuore ai familiari in un momento di dolore così grande. Abbiamo condiviso tante battaglie, tante vittorie: ora è il momento del silenzio”.