Ferrara: «Stare in maggioranza non toglie la possibilità di… parlare»

Comune di Frosinone: il consigliere eletto in Fratelli d’Italia spiega i motivi di alcune sue recenti decisioni. E rilancia: “Sui Piloni serve una nuova delibera da sottoporre all’attenzione dell’aula”

Già la firma è rivelatrice: Marco Ferrara, consigliere comunale di Frosinone. Non di Fratelli d’Italia. Non di maggioranza. A proposito del nostro post dal titolo: “Frosinone, frattura nel Pd: Palladino e Pizzutelli “scaricano” la Sardellitti“, (leggi qui Frosinone, frattura nel Pd: Palladino e Pizzutelli “scaricano” la Sardellitti) Ferrara interviene riguardo la ricostruzione:

“E che in più, in commissione Lavori Pubblici, il consigliere Vincenzo Savo (Lista Cristofari) aveva avversato la proposta di delibera votando no. Mentre i voti a favore in Commissione erano stati 3 contro 2 (Marco Ferrara e Vincenzo Savo) con il fondamentale parere favorevole della consigliera Alessandra Sardellitti, del Pd”.

Ferrara fa presente di essersi astenuto dal votare il parere alla delibera dei Piloni, facendo verbalizzare dal segretario l’astensione prima di abbandonare la seduta della Commissione stessa. E spiega: “Ho motivato questa mia decisione sottolineando la circostanza oggettiva che alla delibera non era stato allegata la proposta di transazione firmata dall’assessore Fabio Tagliaferri e dal privato e che, quindi, la delibera era incompleta nella documentazione. Un altro elemento che non mi ha convinto e che, poi, è emerso in tutta la sua evidenza in aula durante il consiglio comunale di venerdì 15 marzo, al quale non ho partecipato, è la presenza nell’elenco delle spese da rimborsare al privato ritenute ammissibili nella proposta di transazione suddetta, di costi che non sono da imputare al Comune di Frosinone”. 

Ferrara spiega di rendersi conto che esiste la necessità da parte del Comune di rientrare in possesso dell’area dei Piloni per metterla in sicurezza, per bonificarla e per poi provvedere a predisporre un progetto definitivo di riqualificazione che garantisca il decoro urbano. «Però – sostiene – prima di pagare denaro pubblico valutiamo se tale rimborso spese in tutte le sue voci sia legittimo o meno, intavoliamo una nuova trattativa con il privato che permetta all’Amministrazione comunale di Frosinone di ottenere lo storno di tutte quelle spese che palesemente non possono essere attribuite alle pubbliche casse municipali».

Quindi il punto politico e amministrativo. Per Ferrara urge una nuova trattativa con il privato che abbia l’obiettivo di proporre al consiglio comunale una nuova transazione da approvare e che preveda un costo decisamente minore per il Comune da rimborsare al privato.

«Mi rendo disponibile per redigere insieme ad altri colleghi consiglieri di maggioranza, all’assessore e al dirigente ai Lavori Pubblici questa nuova proposta da presentare prima al privato e poi, dopo la sua firma, al consiglio comunale per poter sistemare in modo onorevole e saggio l’annosa questione dei Piloni di Corso della Repubblica».

«I consiglieri che fanno parte della maggioranza vorrebbero partecipare maggiormente nel prendere questa decisione, non amano essere messi di fronte al fatto compiuto, è vero che in maggioranza ci si sta responsabilmente, con pacatezza ma senza mai perdere la facoltà di intendere e di volere, anche l’uso della parola é consigliato, nonché l’utilizzo delle proprie capacità intellettive».

E poi il ruolo del presidente d’Aula, Adriano Piacentini. per Ferrara «ha fatto benissimo a ritirare la delibera dei Piloni lo scorso venerdì, anche perché in quel momento erano presenti 11 consiglieri di opposizione e solamente 10 della maggioranza. Qualcuno dovrebbe riflettere su questo aspetto. Sono, però, fiducioso che la prossima volta noi consiglieri comunali saremo messi in condizione di votare una delibera sui Piloni preparata a regola d’arte. Mettiamoci al lavoro partecipando tutti alla stesura di una nuova proposta per il privato, affinché la delibera dei Piloni venga approvata all’unanimità ed essa non sia figlia di un assessore o di un dirigente ma di tutta l’amministrazione comunale. Sbagliare é umano ma perseverare é diabolico».

La presa di posizione evidenzia vari aspetti. Intanto che Marco Ferrara non è un consigliere di maggioranza disposto ad alzare la mano e basta. Poi che all’interno del centrodestra i consiglieri si sentono tagliati fuori. Infine, che diverse assenze nell’ultima seduta sul punto non erano casuali.