Niente rimpasto e ad Alatri FdI va in minoranza

Il rimpasto preteso da FdI finisce in una bolla di sapone. Ed il Partito annuncia il passaggio in opposizione. ma si spacca e solo due vanno sull'Aventino. La maggioranza ha i numeri. Ma un solo voto di vantaggio. E tre anni di amministrazione da fare

Massimiliano Pistilli

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Arriva all’epilogo lo scontro tra il gruppo di Fratelli d’Italia ed il resto della coalizione di centrodestra guidata dal sindaco di Alatri Maurizio Cianfrocca. Un braccio di ferro che era cominciato nello scorso mese di febbraio: quando FdI aveva reclamato un rimpasto nel quale si tenesse conto dei nuovi equilibri della maggioranza di centrodestra; tutta conseguenza dello spostamento del consigliere Gianluca Borrelli dalla Lega a FdI che per questo reclamava un assessorato in più.

Al termine di quattro mesi fatti di incontri, confronti, offerte, proposte e rifiuti si era arrivati all’8 giugno scorso. La maggioranza quel giorno ha sbattuto la porta sul naso di FdI. Comunicandogli che del rimpasto se ne faceva più nulla. Una chiusura con tanto di lettera che contestava il comportamento del consigliere Gianluca Borrelli nell’ultimo Consiglio comunale, contestandogli di essere più vicino all’opposizione che alla maggioranza.

L’epilogo è la decisone presa sabato ed ufficializzata dal coordinatore di FdI Damiano Iovino: ha annunciato il passaggio del Partito in minoranza.

Cosa sta accadendo e perché il rimpasto

La decisione non cambia gli equilibri. Si ristringono i numeri della maggioranza Cianfrocca, ora il rapporto con la minoranza è 9-8. Ma gli garantiscono comunque una continuità. Perché? Semplice. FdI ha tre consiglieri. Tuttavia solo due di questi sono saliti sull’Aventino: l’ex presidente della Provincia Antonello Iannarilli e Gianluca Borrelli ma il capogruppo Mattia Santucci non è sulla stessa linea. Ed a questo punto non si sa fino a quando lo lasceranno alla guida del Gruppo.

Mattia Santucci fin dall’apertura dello scontro ha sempre mantenuto un profilo basso e dialogante con il resto della coalizione. Stima reciproca, confermata tra l’altro da un post di un esponente della maggioranza sui social. Quindi Cianfrocca può dormire sonni tranquilli poi quello che accadrà in casa FdI è tutto da vedere.

La trattativa invernale

Antonello Iannarilli con Damiano Iovino

Che la richiesta di rimpasto non sarebbe andata a buon fine era risaputo. Una trattativa nata in pieno inverno e che in questi mesi non ha mai trovato aperture significative. Prima FdI ha chiesto il cambio della presidenza del Consiglio Comunale: senza successo. Poi è entrato in scena un secondo assessorato per riequilibrare FdI e la Lega. Ma di fatto tra riunioni fumose e inconcludenti sono passati mesi e nessuno ha mai voluto fare un passo indietro o in avanti. (Leggi qui: Cianfrocca ribalta il fronte, stop a FdI: se avete i numeri sfiduciate Vinci; leggi qui: «A FdI offriamo un secondo assessorato»; e qui: E la crisi entra in crisi: il rimpasto si impantana).

Infine la chiusura della maggioranza che almeno per chiarezza ha cassato la vicenda, con la nota sottoscritta da tutti i capigruppo. Insomma un Natale di Alatri all’insegna della crisi di Fratelli d’Italia. Che si ritrova senza assessorato, senza Presidenza d’Aula, all’opposizione di un governo cittadino che ha eletto, spaccata in due.

Esattamente come a Frosinone

Una situazione che pare ripercorrere quanto sta accadendo nella vicina Frosinone. Anche lì le pretese di assessorati vengono disattese e stanno creando forti polemiche interne. La conferma che il centrodestra è forte nelle urne ma debole quando amministra. (Leggi qui: E il sindaco finì ostaggio della sua maggioranza).

Governare con un solo voto di vantaggio a tre anni dalla scadenza del mandato è un bel rischio. Ed è logorante. Per informazioni è sufficiente chiedere all’ex sindaco di Sora Roberto De Donatis che per anni è stato ostaggio di una maggioranza nella quale tutti erano determinanti.

Di questo Cianfrocca deve tenerne conto. Per un solo motivo. Anche ad Alatri da sabato ogni consigliere di maggioranza sa di essere decisivo.