Il club ciociaro per la prima volta partecipa all’assemblea generale dell’ECA, l’associazione che riunisce le principali squadre europee. La 3 giorni di Berlino prevede una serie d’interventi sul futuro del calcio continentale. Filo conduttore l’integrità e la sostenibilità. Ambasciatori del club giallazzurro Rosario Zoino, consigliere delegato, e Piero Doronzo, direttore organizzativo
Una società di respiro internazionale. Non solo perché si siede al tavolo con Real Madrid, Bayern Monaco e Juventus per trattare Reinier, Ibrahimovic, Cuni, Barrenechea, Soulè e Kaio Jorge. Ma anche per strategie e politica sportiva tanto da partecipare (su invito) per la prima volta nella sua storia all’assemblea generale dell’ECA, l’associazione che rappresenta le società europee e promuove il calcio continentale.
Una presenza non solo simbolica: dopo la Serie A il Frosinone vuole iniziare a muoversi in un perimetro più ampio. Un altro step per il club ciociaro consapevole che lo sport professionistico è ormai globalizzato e bisogna anche guardare oltre i confini nazionali. Il passaggio all’appuntamento di Berlino dunque diventa obbligato e tra l’altro può essere un motivo d’orgoglio anche per l’intero territorio. E conferma la credibilità acquisita dalla società a tutti i livelli.
Integrità e sostenibilità
Alla trentesima assemblea ECA, iniziata martedì presso l’Intercontinental Hotel di Berlino, prendono parte i club membri ed associati e per la prima volta le società della Rete ECA, rendendo questa assemblea una straordinaria opportunità per un numero mai visto prima di squadre come parte della famiglia ECA. Ambasciatori del Frosinone sono il direttore organizzativo Piero Doronzo ed il consigliere delegato Rosario Zoino, l’uomo dei numeri della società giallazzurra. Al centro della 3 giorni l’integrità e la sostenibilità del calcio per tutti i club: temi che il Frosinone sta portando avanti negli ultimi anni con fermezza e progetti concreti.
L’assemblea ha inaugurato il nuovo ciclo ECA (2023-2027) e rappresenterà un momento importante e strategico. La prima occasione per attuare i numerosi cambiamenti di governance approvati all’unanimità dall’assemblea generale di marzo. Questi includono l’elezione di un nuovo consiglio (con 2 posti riservati alle donne), i club femminili che diventano componenti dell’ECA per la prima volta e l’aumento dei membri ad oltre 330 tra ordinari e associati.
In gioco il futuro del calcio europeo
A Berlino le società si confronteranno per dare forma al futuro del calcio continentale. Con i piccoli club (per l’Italia oltre al Frosinone, invitati anche Monza, Bologna, Lecce e Sampdoria) sempre più presenti per far sentire la loro voce soprattutto sul tema della spartizione economica frutto delle nuove competizioni europee che partiranno il prossimo anno.
Durante la 3 giorni sono previsti gli interventi delle principali parti interessate agli ultimi sviluppi del movimento. I membri dell’ECA prenderanno parte alle elezioni per il nuovo consiglio direttivo dell’ECA. Condotta dalla famosa presentatrice Hayley McQueen, l’assemblea di Berlino promette di essere la più grande della storia associativa con centinaia di club provenienti da tutta Europa. Oltre agli interventi dei presidenti dell’ECA Nasser Al-Khelaïfi, della UEFA Aleksander Čeferin, della FIFA Gianni Infantino e di Mahmut Özdemir, segretario di Stato parlamentare presso il Ministero federale degli Interni e della Comunità, i partecipanti potranno assistere ad un incontro tra 3 leader del mondo degli affari, dell’intrattenimento e dello sport.
“Le loro intuizioni stimoleranno sicuramente discussioni coinvolgenti tra i nostri club e regaleranno idee per il futuro del calcio”, ha spiegato Charlie Marshall, CEO dell’ECA. Stiamo parlando di Natalie Portman, attrice, produttrice, autrice e co-fondatrice dell’Angel City FC (la prima e unica franchigia al mondo finanziata esclusivamente da donne, che gioca nella National Women’s Soccer League negli Stati Uniti). È una filantropa e parlerà del potenziale del calcio femminile e del potere delle leader donne che lavorano nello sport. Poi Timothy Leiweke che vanta oltre 30 anni di esperienza nel mondo dello sport e dell’intrattenimento, avendo contribuito allo sviluppo di NHL, NBA e MLS. Ha fondato Oak View Group (OVG) nel 2015 e ricopre il ruolo di CEO dell’azienda.
Chiuderà il tavolo Sir Steve Hansen, uno dei più grandi allenatori dell’era moderna. Il suo record come capo allenatore degli All Blacks neozelandesi non ha rivali con 107 partite internazionali, 93 vittorie, 4 pareggi e 10 sconfitte. Ha vinto 2 Coppe del mondo di rugby, è stato nominato allenatore mondiale dell’anno nel 2012, 2013, 2014 e 2016 ed è stato insignito cavaliere dalla Regina nel 2020.
La visione europea di Stirpe
In tempi non sospetti il presidente ha sottolineato che la spartizione delle risorse dovrebbe essere più bilanciata nei confronti delle piccole società in modo tale da alzare la competitività dei tornei. E l’ECA può portare avanti queste istanze riunendo i club minori di tutta Europa. Inoltre Maurizio Stirpe ha spesso ribadito come anche le squadre medio-piccole avrebbero dovuto avere l’occasione di affacciarsi sul panorama internazionale sia per motivi sportivi che commerciali. Stirpe aveva lanciato anche l’idea di una competizione riservata alle società minori anticipando per certi versi la nascita della Conference League.
D’altronde il Frosinone guarda da tempo oltre i confini nazionali. Nel 2018 ha svolto il ritiro in Canada in un clima di grande entusiasmo da parte degli emigrati ciociari e non solo. E in più ha lanciato progetti in Cina e Ungheria per promuovere il suo brand e le metodologie del settore giovanile. Ora l’assemblea ECA per alzare l’asticella, partecipare al rinnovamento del calcio europeo e trovare una dimensione internazionale dopo il ritorno in Serie A.