Numeri sul filo del rasoio, meglio giocare con Ercolino

Numeri troppo risicati. Al sindaco Daniele Natalia conviene tenere tutto in equilibrio. Anche a costo di apparire come il vecchio gioco della Galbani che restava sempre in piedi

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Chi ha qualche anno se lo ricorderà. Un pupazzo ovoidale, con una base più pesante, che aveva la caratteristica di tornare sempre in posizione verticale, qualunque cosa accadesse. Si trattava di “Ercolino sempre in piedi”, un gioco che fece furore tra gli anni ‘60 e ‘70, soprattutto tra i più piccoli.

L’espressione poi, come spesso accade, è diventata sinonimo di resilienza, nella forma più maliziosa del termine. Insomma, l’arte di cadere sempre in piedi qualunque cosa accada. O, come direbbe Flaiano, di andare sempre in soccorso del vincitore. Nulla di illegittimo, ovviamente. Ma quantomeno da sottolineare.

Ercolino Natalia

Daniele Natalia

Ad Anagni la versione politica di Ercolino sembra essere il sindaco Daniele Natalia. Capace, a quanto si dice, di appoggiare tutti e tre o candidati alle elezioni Provinciali di domenica scorsa. Provinciali che, come noto, hanno fatto registrare qualche giorno fa la vittoria del sindaco di Sora Luca Di Stefano. (Leggi qui: Provincia, così ha vinto Luca Di Stefano (e trionfato De Angelis)).

Tra gli elettori di Luca Di Stefano, almeno a giudicare da quello che si ascolta da qualche giorno al comune di Anagni, ci sarebbe appunto anche il sindaco della città dei papi, l’avvocato Daniele Natalia. Che più di qualcuno ha sentito ieri mattina all’interno delle stanze del palazzo comunale, vantarsi del fatto che Luca Di Stefano sarebbe diventato, appunto, Presidente della Provincia anche grazie al suo appoggio.

Ovviamente ci può stare: ma sono in tanti quelli che ricordano di aver visto, in campagna elettorale, il sindaco Natalia avere quantomeno il piede in due staffe. Seppure uno alla volta. Avendo frequentato gli incontri elettorali del candidato di centrodestra Riccardo Mastrangeli, salvo poi spostarsi sulla candidatura del sindaco Progressista di Arce Gino Germani quando Forza Italia ha deciso di andare insieme a FdI al braccio di ferro con la Lega.

Indole democristiana

Luca Di Stefano

L’indiscrezione relativa al sostegno convinto per Luca Di Stefano aprirebbe un altro scenario. Quello di un amministratore che voglia, comunque, mantenere un canale aperto con il neo presidente della Provincia. Insomma, visto che adesso c’è Di Stefano, meglio andare d’accordo con Di Stefano. Nel caso, anche sottolineando un (presunto) appoggio elettorale.

E’ sempre bene ripeterlo: nulla di illegale e di illecito. Però, non si può non notare come sia una caratteristica precipua, quella del sindaco Natalia, di cercare sempre di andare d’accordo con tutti, da perfetto democristiano (ed anche questa, ovviamente, non è una brutta parola).

Numeri sul filo del rasoio

Una situazione che si spiega anche, ma non solo con i numeri da filo del rasoio della maggioranza anagnina. Anche perché tra un paio di giorni si terrà quello che, con ogni probabilità, sarà l’ultimo consiglio comunale del 2022. Un’assise dedicata soprattutto ad una variazione di tipo urbanistico.

Ma l’attenzione è sempre ad una maggioranza sul filo del rasoio, visto che ai consiglieri di opposizione si è aggiunto recentemente Pierino Naretti. E sia Magno D’Angeli che Danilo Tuffi sono praticamente con un piede e mezzo fuori dalla maggioranza. L’ago della bilancia è e resta Vincenzo Proietti. Che se decidesse di passare dall’altra parte, potrebbe decretare la fine della maggioranza di Natalia.

Che, per inciso, ancora una volta, potrebbe avere seri problemi per mantenere un numero legale che la minoranza non è disposta a garantire. Una situazione fluida e di grande equilibrio. Ecco perché, come detto, è sempre bene per il sindaco garantirsi più sponde possibili.

Per cercare di restare, appunto, sempre in piedi.