Parola di Stirpe: il Frosinone non vende illusioni ma solide realtà

Alla vigilia dell’esordio in casa contro il Brescia, il patron ha parlato senza peli sulla lingua al magazine della società “1928”. Un’intervista anche per festeggiare l’inizio della ventesima stagione da presidente.

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Non ha rimpianti e neppure rimorsi. Rifarebbe tutto. Proprio tutto. Il presidente Maurizio Stirpe ha inaugurato la sua ventesima stagione da presidente. “Se ricordo quello che ho preso e dove siamo arrivati al momento il risultato lo ritengo importante. Il Frosinone oggi nel calcio è senza dubbio una realtà che conta”, ha detto il patron in un’intervista a “1928”, magazine ufficiale della società.

Alla vigilia quindi dell’esordio in casa col Brescia e dopo la bella vittoria a Modena il patron giallazzurro si confessa. Traspare fiducia e soddisfazione per il lavoro svolto ma anche tanta coerenza. La strada intrapresa è quella maestra e non sono ammesse deviazioni.

Per Stirpe “è fondamentale dire la verità, noi non illudiamo nessuno. In un mondo del calcio che ha cambiato i parametri, le nostre direttrici sono la sostenibilità, il rinnovamento, la valorizzazione del brand, la crescita del settore giovanile e lo sviluppo delle infrastrutture”.

Un paradigma nuovo

Il Frosinone vittorioso a Modena

Stirpe è orgoglioso del percorso che la società sta effettuando. “Siamo tra i pochi club italiani che sta provando a cambiare il paradigma di come si fa calcio. L’obiettivo è renderlo sempre più indipendente dall’azionista di riferimento”.

Il campionato è iniziato bene e chissà che l’entusiasmo non stia prendendo il posto di quella preoccupazione che Stirpe non aveva nascosto nell’ultima conferenza. Il presidente però resta cauto. “Il mercato sta andando nella direzione prevista in sede di pianificazione – ha sottolineato il patron – Non va mai dimenticato che al primo posto del nostro programma ci sono sostenibilità e rinnovamento. Siamo ad un punto importante grazie al lavoro affatto semplice svolto in questo ultimo anno e mezzo. Tuttavia per avere indicazioni dal campo bisognerà attendere la fine del mese di settembre”.

Maurizio Stirpe non esclude l’arrivo di altri rinforzi ma quando le condizioni di mercato lo permetteranno: “Tra inizio e fine della sessione c’è un evidente disallineamento – ha spiegato – Avevamo detto di voler arrivare all’80-90 per cento dell’organico per la Coppa Italia e così è stato. Anche la risoluzione degli esuberi è andata oltre le previsioni. Adesso a fronte di altre uscite ci saranno nuovi ingressi. E poi alla fine tireremo le somme. Nel calcio servono pazienza e sapienza”.

Operazione-verità

Maurizio Stirpe, presidente del Frosinone

La coerenza è un altro punto fermo che Stirpe vuole sottolineare. Ed i tifosi non devono farsi condizionare dalle sirene o da altro. Nessuno si aspetti che si sbandieri la Serie A – ha ribadito – L’ambiente saprà comprendere che solo se si segue una certa linea di condotta societaria ci sarà un futuro per Frosinone. Abbiamo fiducia nel lavoro della società, i tifosi non rimarranno delusi”.

Il presidente giallazzurro rivela come il club abbia dovuto correggere la rotta. “In passato il modo di operare non era sostenibile, prevaleva la cultura del risultato – ha proseguito – Abbiamo dovuto cambiare modalità, le priorità sono diventate altre”.

Ad esempio la salvaguardia dei posti di lavoro nella società. “I nostri veri dipendenti non sono i calciatori bensì quelli che operano lontano dalle luci della ribalta – ha chiosato – Noi dobbiamo a pensare a loro. E per questo gli obiettivi principali sono solidità e salvezza. Ma non per questo il Frosinone non vuole vincere”.

Per Stirpe quindi ci sono altre strade per raggiungere determinati risultati. “E poi mi sembra ipocrita invocare l’utilizzo dei giovani e poi quando giocano vengono criticati in maniera ingenerosa ai primi errori”, ha osservato.

I tifosi risponderanno presenti

I tifosi del Frosinone

Nell’intervista a “1928” il presidente risponde sulla campagna abbonamenti che non è decollata. Argomento d’attualità a poche ore dal debutto allo “Stirpe”.

Il patron canarino non è preoccupato. “Se saremo capaci di offrire uno spettacolo all’altezza sono sicuro che i nostri tifosi li avremo sempre al nostro fianco e non mancheranno l’appuntamento con il loro Frosinone – ha detto – E poi voglio anche ricordare che in tempi non sospetti fui proprio io a sconsigliare gli abbonamenti perché non vi erano ancora certezza assolute sul covid”.

Ed in effetti non si può prevedere cosa succederà in autunno e ci sarà una recrudescenza della pandemia.

Modello e traino per il territorio

Stirpe alla presentazione del progetto di restyling del centro sportivo di Fiuggi

Nei suoi 20 anni di presidenza, Stirpe ha sempre sottolineato come il Frosinone debba rappresentare un esempio virtuoso per un territorio che da troppo tempo fatica ad emergere. Il club giallazzurro deve essere un modello e fare da traino. Ancor di più alla luce dei progetti messi in cantiere dalla società: dall’ampliamento della “Città dello Sport” di Ferentino al restyling del centro sportivo di Fiuggi.

“La società deve essere un punto di riferimento in Ciociaria e ricoprire un ruolo ancora più determinante per lo sviluppo del territorio – ha rimarcato il patron – Da qui prendono spunto le iniziative che riguarderanno Ferentino e Fiuggi. Vogliamo espanderci oltre Frosinone e ce lo meritiamo in relazione alle prospettive di sviluppo”.

Solo con questi progetti si può continuare a fare calcio sostenibile. “Altrimenti si tocca la celebrità ma poi si cade nel dimenticatoio – non ha dubbi StirpeUn percorso obbligato che non ti porta subito sulla ribalta ma permette di fissare una base solida per sviluppare progetti ed iniziative che abbiamo in cantiere nei prossimi anni e che speriamo ci daranno la possibilità di attuare”.

Senza rimpianti e rimorsi.