Pd anagnino, la resa dei conti chiesta da Save Sardaro è solo rimandata

Save Sardaro aveva chiesto un reset del Pd dopo la sconfitta elettorale. Ma è 'solo un iscritto' e l'assemblea straordinaria si terrà formalmente a settembre

Paolo Carnevale

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Per adesso lo scontro al vertice è rinviato. Il che non vuol dire che le acque siano diventate improvvisamente tranquille, ma soltanto che lo showdown è rinviato a settembre. Cioè quando con la fine delle vacanze i nodi inevitabilmente verranno al pettine. Questo il quadro alla fine della riunione che due giorni fa si è tenuta ad Anagni tra gli esponenti dell’inner circle del Partito Democratico cittadino.

Una riunione diventata improvvisamente fondamentale dopo le dichiarazioni piuttosto roboanti di Vittorio Save Sardaro. Che ha sostanzialmente dato il foglio di via alla classe dirigente locale. Rea, a suo giudizio, di aver portato il Partito allo sfacelo. Dichiarazioni che hanno fatto molto rumore all’interno del Pd e provocato diversi mal di pancia.

Save Sardaro è “solo” un iscritto

Per adesso però non è passata alcuna linea dura. Nella riunione si è chiarito che comunque Vittorio Save Sardaro, per quanto sia un pezzo fondamentale nella storia della sinistra anagnia e provinciale, è solo un iscritto come gli altri. E quindi non ha titoli per poter proporre assemblee straordinarie solo sulla base della propria volontà personale. Assemblea che comunque ci sarà entro la fine di settembre.

La riunione del Pd anagnino è arrivata a pochi giorni di distanza da un’altra riunione importante. E’ stata quella del cosiddetto Campo largo o Campo civico che si è tenuta ad Anagni. Un appuntamento rinviato per diverso tempo dopo la fine della campagna elettorale. E dopo la sconfitta della coalizione (SiAmo Anagni) capitanata da Alessandro Cardinali.

Il rinvio è stato motivato con i problemi di salute dello stesso Cardinali. Ma comunque si doveva tenere.

La priorità: cementare le opposizioni

Daniele Natalia

Di fatto è stato il primo momento in cui si è tentata un’autoanalisi della sconfitta elettorale. Incapacità di riuscire a entrare in sintonia con il resto della cittadinanza per spiegare il proprio messaggio. Scarsa reazione alla campagna elettorale aggressiva del sindaco Daniele Natalia.

Il problema però, adesso, è anche un altro: raggiungere un rapporto di collaborazione tra tutte le forze dell’opposizione.

Nella precedente consiliatura, al di là del gruppo di Idea Anagni (che infatti poi è transitato in maggioranza), c’era stato un tentativo di coordinamento riuscito. Qui invece, sembra al momento che ci sia una vita spaccatura tra la più parte dell’opposizione ed il consigliere Luca Santovincenzo di LiberAnagni.

Bilancio: non esplode il caso Marino-Magnante

La fine della settimana ha visto anche un altro appuntamento importante: la prima convocazione della Commissione bilancio del nuovo consiglio comunale di Anagni. Una riunione formale, nonostante il clima reso caldo dalle indiscrezioni trapelate nei giorni precedenti.

Il tutto relativamente ad una presunta situazione piuttosto complessa tra l’assessore al bilancio Carlo Marino ed il referente dei servizi finanziari in comune, dottor Massimo Magnante. (Leggi qui: Il primo “guaio” di Natalia: l’asse Marino-Magnante scricchiola).

Al netto delle  dichiarazioni fatte dall’assessore in merito, la riunione si è tenuta comunque in maniera abbastanza tranquilla. Il prossimo scoglio sarà quello del consiglio comunale, previsto il prossimo 10 luglio su una variazione di bilancio. Ma tutti aspettano il Consiglio sul preventivo. Quello che verrà approvato probabilmente entro la fine del mese di luglio. E che rappresenterà di fatto il primo atto politico della nuova maggioranza capitanata dal sindaco Daniele Natalia.