Peppino ha la febbre, salta il vertice per una alleanza con Marino

L’incontro è saltato soltanto perché Giuseppe Golini Petrarcone ha la febbre. Ma l’appuntamento con Marino Fardelli si terrà immediatamente dopo Pasqua. All’orizzonte si profila l’ipotesi di un’alleanza tra i due candidati sindaco di Cassino del centrosinistra.

Il sindaco uscente ed il consigliere regionale di maggioranza dovevano incontrarsi già in mattinata. Al centro del confronto doveva esserci lo scenario che si è venuto a creare dopo la riunione dei vertici Pd provinciali a Roma con il segretario regionale Fabio Melilli (leggi qui il precedente): il tavolo regionale ha deciso di affidare al segretario provinciale Simone Costanzo una missione esplorativa; sentito il circolo di Cassino, se non risulterà possibile raggiungere una sintesi tra Petrarcone, Fardelli ed il terzo candidato di centrosinistra Francesco Mosillo, poiché il Pd si riconosce in tutti e tre scatterà la decisione di assegnare a nessuno il simbolo per le prossime Comunali.

L’ipotesi ha fatto mobilitare il circolo Pd cittadino, che intende riunirsi prima della fine della prossima settimana e deliberare ufficialmente una posizione: l’appoggio al sindaco Petrarcone (leggi qui il precedente).

Lo scenario, al momento è quello già descritto giovedì notte (leggi qui il precedente): Francesco De Angelis molla Petrarcone, deluso dall’atteggiamento avuto nei suoi confronti e sposta i suoi voti su Mosillo in virtù degli antichi rapporti con il padre; Francesco Scalia colloca le sue truppe mettendole a sostegno del sindaco uscente e lasciando il fronte di Marino Fardelli. Ma resta il problema della frammentazione del centrosinistra: dividere l’area in tre candidati equivale a ridurre al lumicino le possibilità di una vittoria al primo turno.

Proprio per questo, alcuni settori dell’ala progressista ex Udc, autorevoli esponenti dell’industria e dell’economia, hanno invitato Fardelli ad una riflessione: le tre candidature potrebbero spalancare la strada del municipio al centrodestra. Inoltre, a stretto giro arriveranno: a) un invito di Nicola Zingaretti affinché si raggiunga l’unità del Centrosinistra in città, b) una presa di posizione ufficiale del circolo Pd sul candidato da appoggiare.

Così, Petrarcone e Fardelli hanno deciso di vedersi prima: un confronto sereno, con il quale verificare i punti di convergenza tra i rispettivi programmi. Le indiscrezioni dicono che Petrarcone potrebbe mettere sul piatto della bilancia la proposta di un ticket sindaco – vice sindaco. Quali garanzie avrebbe Fardelli, chi gli assicura che nella nuova maggioranza, che ipoteticamente potrebbe salire in municipio, lo farebbero contare e partecipare al governo della città? La clausola di garanzia è il numero di consiglieri che riuscirà ad eleggere: se davvero è forza politica decisiva allora porterà in municipio un numero di consiglieri che gli consentirebbe di mettere in crisi l’alleanza qualora non venisse tenuto in adeguata considerazione.

L’incontro è solo questione di giorni.