Prossima fermata elettorale, Cassino

Prossima fermata elettorale: Cassino. Sarà la preda più grande nelle elezioni comunali del 2024. E da oggi è già pre campagna elettorale.

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Prossima fermata: Cassino. Archiviate le elezioni Comunali del 2023, tutte le attenzioni si concentrano già su quella che sarà la prossima sfida elettorale: le amministrative del 2024. L’anno prossimo saranno molti i Comuni della Ciociaria chiamati alle urne e come cinque anni fa si voterà insieme alle Europee: sarà un test politico indicativo.

Anche perché nell’elenco dei centri chiamati al voto c’è Cassino, la seconda città per numero di abitanti in provincia di Frosinone; la più grande tra quelle governate dal centrosinistra.

Politica ed amministrazione

Il punto sul quale il sindaco Enzo Salera cercherà di fare leva però non è la politica ma l’amministrazione. Mettendo sul piatto della bilancia campagna di lavori pubblici avviata durante il suo primo mandato. Una scommessa basata sui cantieri realizzati e su quelli che si stanno per aprire: oltre alla riqualificazione del Corso della Repubblica e alla già realizzata piazza Diamare, sono previsti interventi per la Villa Comunale, lo stadio Salveti, l’ex Colonia Solare, il teatro romano e infine piazza Labriola per completare il “salotto” della città. 

Bisogna riavvolgere il nastro di alcuni decenni per contare un numero di cantieri paragonabile: per quantità, per vastità, per capacità di determinare un cambiamento nella città. Ma al tempo stesso è proprio il punto di forza a rappresentare il principale punto di potenziale debolezza per il sindaco. Perché si tratta però di opere anche divisive, soprattutto per quel che concerne l’isola pedonale permanente.

Non a caso il Centrodestra da mesi sta dando battaglia dentro e fuori il Consiglio comunale. Con l’ex vice di D’Alessandro Benedetto Leone che prospetta una diversa idea di città e punta il dito sulle procedure messe in campo per realizzare i lavori. Emblematico il caso dell’autorizzazione paesaggistica e la procedura scelta per evitare ritardi sui lavori.

Il fronte interno

Piergianni Fiorletta

Chi sarà a sfidare Enzo Salera nella prossima campagna elettorale? Nelle settimane scorse il Segretario provinciale del Partito Democratico Luca Fantini ha detto con chiarezza che il Pd sta sul bis del sindaco uscente. Ma gli scenari dello scorso fine settimana a Ferentino ed Anagni dicono con chiarezza che una cosa è la posizione ufficiale, altro è la posizione che poi viene assunta in concreto. Il Pd ufficiale stava sulle candidature di Santovincenzo (ad Anagni) e Musa (a Ferentino), il Pd di Pensare Democratico stava sulle candidature di Cardinali (ad Anagni) e Fiorletta (a Ferentino) cioè con quelli che poi hanno vinto o sono in corsa per vincere.

Il rischio di uno scenario non unitario a Cassino non può essere escluso. Resta da capire quanto possa preoccupare il centrosinistra di Enzo Salera un’eventuale disomogeneità. I numeri delle elezioni Politiche e delle elezioni Regionali gli confermano un ampio margine di agibilità. Ad oggi. Il resto dipenderà da alleanze e strategie.

E quello esterno

In quasi tutti i Partiti di Centrodestra sembra trovare un certo favore l’idea di scegliere l’anti Salera con le primarie. Da celebrare in autunno o comunque entro la fine dell’anno in corso.

Il sub coordinatore provinciale di Forza Italia Rossella Chiusaroli nel corso della maratona elettorale su Teleuniverso ha spiegato che serve una marcata coalizione di Centrodestra per battere la Sinistra, così come avvenuto alle Politiche e alle Regionali. «Perché i numeri ci sono. La nostra coalizione è autosufficiente: non abbiamo bisogno di alleanze che snaturerebbero la nostra forza» ha detto.

Perché questa precisazione? Quale sarebbe altrimenti l’alternativa? Non è ancora ben chiara, ma potrebbe andare a delinearsi. Ovvero? Non creare per forza una coalizione esclusivamente di Centrodestra, ma creare un fronte più ampio aperto anche al civismo. Un po’ sul modello visto a Ferentino intorno al sindaco Piergianni Fiorletta: un campo civico da aprire anche alle sensibilità di Centrosinistra che in questi cinque anni hanno avuto un rapporto sempre freddo e distante con l’amministrazione comunale.

L’assessore della Lega Pasquale Ciacciarelli ha lasciato intendere che tutte le alternative vanno valutate. Appare evidente che c’è un campo nel mezzo tra il Centrodestra e il Centrosinistra, che potrebbe essere determinante.

Missione scouting

La campagna acquisti è già partita da tempo: Enzo Salera sa che ci sono degli scontenti che potrebbero allontanarsi dal progetto. Non è un caso che sia andato a pescare nelle fila del “fuoco amico” del 2019, ovvero nella lista Bene Comune che ha eletto in assise Luca Fardelli. I rapporti con il consigliere di Caira restano altalenanti, difficile giungere ad un’intesa, ma due pedine importanti di quella lista, sono ormai quasi organiche all’amministrazione Salera. Lo è certamente Maria Rita Petrillo, nominata assessore dopo alcuni mesi, e lo è con molte probabilità Jole Falese che già alle Regionali ha tenuto molte iniziative insieme al sindaco come candidata nella civica del presidente.

Due colpi messi a  segno con precisione per depotenziare quel campo, dove cercherà di pescare soprattutto il Centrodestra unendo le forze e a capeggiare quella coalizione potrebbe essere anche chi oggi siede in maggioranza. Un campo nel quale potrebbe trovarsi a suo agio anche la componente di “Liberi e Forti” di Carlo Maria D’Alessandro, nonostante Rossella Chiusaroli ancora lunedì sera abbia rivendicato con orgoglio la scelta di aver messo fine a quell’amministrazione.

Fa però ormai parte di un passato che va messo in soffitta: la sfida di Cassino rappresenta il futuro, e sarà decisiva. Per tutti.