Lungo scontro in Provincia: «Alle interrogazioni, risposte verbali o pure scritte?»

Lungo dibattito durante la Commissione Capigruppo in Provincia. Tutto colpa di una O che un consigliere vuole interpretare come una E. «Alle interrogazioni, risposte verbali o scritte, oppure 'e' scritte?»

Il verbale porta la firma del Presidente del Consiglio Luigi Vacana. Ma non racconta tutto. I minuti di profonda tensione, intima divisione, i drammi di coscienza,m le dispute escatologiche di quella seduta… sparite dal resoconto finale.

 

Tutto è avvenuto nella Conferenza dei Capigruppo del 5 ottobre scorso: nella Sala Giunta di palazzo Iacobucci in piazza Gramsci a Frosinone. Sono presenti il capogruppo dei Dem Antonio Di Nota, il capogruppo di Forza Italia Gianluca Quadrini, il capogruppo del Gruppo Misto Massimiliano Mignanelli. È presente il Consigliere Provinciale Rossella Chiusaroli.

 

All’apparenza è una seduta di routine. Nessuno immagina cosa stia per innescarsi. E quale tema stia per essere calato, a sorpresa, sul tavolo: fondamentale per i destini dell’Ente Provincia, degli oltre centomila disoccupati in attesa di una strategia, delle migliaia d’industriali che reclamano certificazioni precise ma in tempi puntuali.

 

All’ordine del giorno c’è:

  • Calendarizzazione lavori Consiglio Provinciale;
  • Varie ed eventuali.

«La commissione convocata per le ore 13.00 inizia alle ore 13.30» annota con puntigliosa precisione la segretaria Claudia Mantua).

 Il Presidente Vacana apre la seduta ed illustra ai presenti le proposte di deliberazione da sottoporre all’approvazione del Consiglio Provinciale che sono:

 

  1. Approvazione del bilancio consolidato con “Società ricomprese nel perimetro di consolidamento del Gruppo Amministrazione Pubblica” della Provincia di Frosinone, ai sensi dell’allegato 4/4 del decreto legislativo n.118/2011;

  2. Deprovincializzazione tratti stradali – richiesta Comune di Morolo;

  3. Adempimenti ex art. 24 D.L.gs 19 agosto 2016, n. 175 – Ricognizione delle partecipate possedute;

  4. Direzione artistica / comitato scientifico esposizioni a Palazzo Iacobucci.

 

I temi vengono esaminati e liquidati in pochi minuti. Tutti a casa per il pranzo? Macché!

 

È il consigliere Rossella Chiusaroli a stravolgere i destini della giornata. Ha presentato un’interrogazione. Vuole una risposta durante il prossimo Consiglio Provinciale. La pretende sia scritta che verbale.

 

Ora, il regolamento di funzionamento del Consiglio Provinciale recita:

Art. 16 comma 2 – È necessario esplicitare per le interrogazioni, se la risposta deve essere fornita in forma scritta o verbale.

 

Il presidente Luigi Vacana va nel panico. «Ma… veramente il Regolamento dice ‘scritta O verbale’ Quindi o l’una o l’altra».

Massimiliano Mignanelli attacca subito l’assente Andrea Amata: «L’agg’ ritt’ parla semplice: vedi mò, ci serve pure la risposta scritta per studiare a casa quello che dici».

Non accetta insinuazioni Gianluca Quadrini che minaccia subito di piazzare lì sui due piedi uno sciopero della fame al contrario se non viene data soddisfazione alla sua collega di Gruppo (Com’è uno sciopero della fame al contrario? Mangiare senza interruzione fino a quando non viene trovata una risposta)

Antonio Di Nota, nel passato responsabile Esteri della Federazione di Frosinone del Partito Democratico (forse si occupava dei rapporti con Colle San Magno) sfodera la sua abilità diplomatica e tenta di individuare un punto di sintesi.

Rossella è irremovibile: anche se c’è scritto ‘o’ lei vuole ‘e’ .

 

Ma bisognerà aggiornare il Regolamento? Potrebbe essere necessario convocare una commissione di giuristi… «Al Concorso ed alla graduatoria ci penso io: ho già pronte quelle della Comunità Montana» si impone subito Quadrini ma poi risulta che non è necessario.

«Vogliamo informarne il presidente Pompeo? Quello poi legge su Alessioporcu.it e s’incazza…».

Rassicura Mignanelli: “Basta che parliamo di cose serie e il problema non si pone

Luigi Vacana, disperato, chiama a Gallinaro papà Gerardo, insigne letterato e poeta di fama internazionale. ma pure lui è irremovibile: una o non è una e «quasi quasi ci compongo un poema…».

 

La discussione si trascina per ore. Fino a quando, come scrisse il sommo poeta: Poscia, più che ‘l dolor poté ‘l digiuno.

Presi per fame, dopo ore di dibattito, i consiglieri consegnano ai postumi la seguente

 

DELIBERAZIONE

Poiché il Consigliere Chiusaroli precisa che intende avere entrambe le risposte, i partecipanti, dopo ampia discussione, all’unanimità, decidono di accogliere la richiesta e di inserirla all’ordine del giorno della seduta del Consiglio prevista per il giorno 11 ottobre.

 

E ora tutti a pranzo.