Provincia, quei quattro in cerca del tris

Nel Partito Democratico Massimiliano Quadrini, Germano Caperna e Domenico Alfieri puntano ad allungare una striscia vincente iniziata nel 2014. Mentre nel centrodestra c’è l’inquieto Gianluca Quadrini, che ha “rotto” sia con Abbruzzese che con Pallone. Ora balla da solo.

In quattro cercano il tris. Come consiglieri provinciali: tre sono del Partito Democratico, uno del centrodestra, anche se piuttosto inquieto visto che ha cambiato diversi partiti, lasciando prima Forza Italia e poi Noi con l’Italia. Il 7 aprile si vota ancora per il rinnovo dei dodici consiglieri provinciali: è la terza volta in quattro anni e mezzo. La prima nell’ottobre 2014, la seconda nel gennaio 2017, la terza ad aprile 2019.

Si vota in un ente cosiddetto di secondo livello, con il sistema del voto ponderato (maggiore peso agli amministratori dei Comuni più grandi). In totale 1.109 grandi elettori e 58 candidati al consiglio provinciale. Dicevamo di quelli che cercano il tris.

Intanto Massimiliano Quadrini, il signore delle preferenze nelle due tornate precedenti. Fra l’altro il 26 maggio concorrerà anche per il ruolo di sindaco di Isola del Liri, cercando di raccogliere il “testimone” da papà Vincenzo. E’ uno dei pilastri di Pensare Democratico di Francesco De Angelis. Poi c’è Germano Caperna, amministratore di lungo corso e “colonna” della maggioranza che sostiene il sindaco Simone Cretaro a Veroli. Lui ha fatto parte prima dell’area di Francesco Scalia e adesso della componente di Antonio Pompeo. Affidabile, è una sicurezza.

Il terzo è Domenico Alfieri, segretario provinciale del Partito Democratico. Cerca il tris come consigliere provinciale ma pure il bis come sindaco di Paliano. Ricopre da tempo tre ruoli contemporaneamente. Ha aderito a Pensare Democratico di De Angelis dopo una lunga militanza nell’area di Scalia. Rimane il favorito perfino nella successione a sé stesso nel ruolo di segretario provinciale.

Discorso diverso per Gianluca Quadrini: poco più di due anni fa risultò il più votato della lista Insieme Si Vince che raccoglieva l’intero centrodestra. In quota Forza Italia. Poi i contrasti con Mario Abbruzzese e la frattura. Quindi l’adesione a Noi con l’Italia di Alfredo Pallone, con le candidature alle regionali e alle politiche. Infine, il “divorzio”. Adesso balla da solo, ma è da vedere fino a che punto nella pista del centrodestra. Se centrasse il tris compierebbe un’impresa.