Una squadra fuori luogo all’Olimpico: il Frosinone ne prende 4 (di F. Cortina)

La Roma gioca una partitella di allenamento contro il fantasma di una squadra di calcio con la maglia del Frosinone. Troppo brutto per essere reale. Perché nemmeno ci prova. È questo ad essere inaccettabile.

Fabio Cortina

Alto, biondo, robusto, sOgni particolari: molti

Roma-Frosinone 4-0

ROMA – Olsen; Santon, Manolas (46′ Marcano), Fazio, Kolarov; Nzonzi, De Rossi (36′ st Lu. Pellegrini); Ünder, Pastore (21′ st Zaniolo), El Shaarawy; Schick.
A disposizione: Mirante, Fuzato, Juan Jesus, Florenzi, Karsdorp, Lu. Pellegrini, Cristante, Lo. Pellegrini, Zaniolo, Dzeko, Kluivert.
Allenatore: Di Francesco.

FROSINONE – Sportiello; Goldaniga, Ariaudo, Capuano; Zampano, Chibsah, Crisetig, Cassata (27′ st Soddimo), Beghetto; Ciano (27′ st Campbell), Pinamonti (20′ st Ciofani).
A disposizione: Bardi, Iacobucci, Salamon, Kranjc, Brighenti, Molinaro, Ghiglione, Hallfredsson, Vloet, Soddimo, Ciofani, Perica, Campbell.
Allenatore: Longo.

Terna arbitrale. Arbitro: Di Bello di Brindisi. Assistenti: Posado e Galetto. IV uomo: Piscopo. VAR: Banti. AVAR: Liberti.

Marcatori: 2′ Under, 28′ Pastore, 35′ El Shaarawy, 42′ Kolarov

Note: spettatori: 34.380 circa (circa 1.000 tifosi giallazzurri di cui 890 nel settore Distinti Nord); abbonati 23.764 per una quota abbonati di euro 645.060; spettatori paganti: 10.616 per un incasso di euro 295.725; angoli: 4-3 per la Roma; ammonito: 46’ st Campbell; recuperi: 0’ pt; 2’ st

 

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Frosinone come Dazn

La Roma ha vinto, anzi ha stravinto col Frosinone per 4-0. Chi non è stato all’Olimpico stasera ha potuto vedere, o meglio non vedere la partita su Dazn: qualità sotto zero ed immagine che si blocca ogni 90 secondi. Un qualcosa che ha poco a che vedere con la trasmissione di una partita di calcio.

Ecco, se vogliamo paragonare il calcio giocato al calcio trasmesso, il Frosinone di stasera ha fatto la figura di Dazn: c’è stato poco o niente da vedere. Una gara durata 26 minuti: dopo il vantaggio di Under al 2′ c’è stata una timida reazione del Frosinone, poi solo Roma e soprattutto un Frosinone arrendevole, senza mordente, senza un progetto di gioco.

Una gara terminata 4-0 e senza un ammonito per la squadra giallazzurra, anzi no, uno per un pallone calciato stupidamente fuori al 90′: questo fa capire molto sull’atteggiamento mostrato in campo.

 

Fischio d’inizio

Longo cambia e cambia molto rispetto alla gara con la Juventus, in campo Ariaudo, Crisetig, Cassata, Beghetto, Ciano e Pinamonti, il modulo però non cambia e resta il 3-5-2. Risponde la Roma con un 4-2-3-1 in cui è Schick il terminale offensivo supportato da El Shaarawi, Pastore e Under.

Il Frosinone non fa neanche in tempo a pregustare il sapore dell’erba dell’Olimpico che la Roma passa: Under riceve palla a centrocampo, salta Crisetig ed esplode un sinistro che Sportiello tocca, ma non può salvare dalla porta. La strada si fa terribilmente in salita.

Il Frosinone prova a reagire e lo fa con una mischia dopo un corner di Ciano, la palla rimane a danzare in area ed Olsen la fa sua. All’11’ Crisetig recupera un ottimo pallone e mette al centro per Pinamonti, il giovane scuola Inter si arrampica in cielo, ma il suo colpo di testa è a lato.

La squadra di Longo c’è e non vuole alzare bandiera bianca da subito. Al 17′ Cassata si coordina da fuori, ma il suo destro è debole e finisce tra le braccia di Olsen. Al 21′ prima Santon mette in area un pallone pericoloso, poi è El Shaarawy a sfondare a sinistra e a mettere un pallone delizioso per Schick che però va troppo morbido e Sportiello blocca.

 

L’inizio dell’incubo

Ora è la Roma ad alzare i giri, ma il Frosinone resta compatto e prova a ripartire con ordine. Ma dal 26′ in poi inizia l’incubo: prima Pastore imbeccato da Kolarov apre il piattone all’altezza del dischetto, ma il tiro finisce alto sopra la traversa.

Al 27′ mega occasione Roma, ma soprattutto grande Sportiello: cross di El Shaarawy da sinistra per Schick, il destro del ceco è splendido, ma il portiere lo devia sulla traversa.

Dopo un minuto il raddoppio: Santon scende sulla destra e mette un pallone preciso per Javier Pastore che di tacco beffa tutti. La Roma ora si diverte e non si ferma, ci prova El Sheerawy da distanza siderale, ma il portiere giallazzurro alza in corner.

Quel poco che il Frosinone ha mostrato nella prima parte della gara è ora letteralmente offuscato dalla squadra di Di Francesco, che gioca e si diverte, facendo a fette l’undici di Longo, che di fatto non riesce a mettere insieme due passaggi.

 

La capitolazione

La capitolazione arriva al minuto 35′, quando Capuano perde un pallone dove non si può, Under lo sfrutta al meglio regalandolo a El Shaarawy che deve solo spingere dentro.

Per la Roma è tutto troppo semplice, il Frosinone sembra davvero fuori luogo nel rettangolo verde. Al 38′ Cassata prova ad andare via in bello stile e riesce a saltare due uomini prima di essere fermato a diversi metri dal limite dell’area.

Il Frosinone di fatto continua a subire il possesso palla della Roma, corre senza costrutto e nella ripresa bisognerà porre rimedio, anche solo tentando di fare un gol.

 

Seconda parte, sempre peggio

Nella ripresa non ci sono cambi nel Frosinone, la Roma inserisce Marcano dietro. Lo spartito non cambia però, con la squadra di Di Francesco che amministra ed il Frosinone che sbaglia.

Al 4′ Pinamonti ci riprova, sempre di testa, su cross di Capuano, ma la sua conclusione finisce a lato. La Roma non ha fretta e fa girare il pallone, ma il Frosinone neanche prova ad attaccare l’avversario. E forse questo è il dato più agghiacciante.

La gara diventa uno spettacolo stucchevole, con la Roma che svolge un allenamento sul possesso palla ed il Frosinone che fa la figura dello sparring partner messo lì senza poter attaccare l’avversario.

La Roma addirittura senza attaccare riesce a prendere una traversa: è il minuto 17 quando Under crossa in area e con una deviazione che fa impennare la palla prende il legno. Longo chiede a Daniel Ciofani al 20′ di prendere per mano la squadra, il bomber di Cerchio entra al posto di Pinamonti.

 

Al massimo un palo

Poi entrano Campbell e Soddimo, ma è ancora la Roma a mostrare che se il risultato è di 3-0 il motivo sta nel fatto che non accelera più. Una volta che lo fa poco prima della mezzora va vicina al gol con El Shaarawy. Al 33′ è Zaniolo a provarci con il sinistro da fuori, potente ma centrale.

Quelle poche occasioni in cui il Frosinone ha il possesso del pallone sono a scadenza: pochi secondi e viene riconsegnato ai padroni di casa. Poi al minuto 87 segna anche Kolarov ed il risultato si fissa sul 4-0: cambia poco.

Al minuto 89 una frustata d’orgoglio ciociara arriva da quello geograficamente più lontano da questa terra, Raman Chibsah: il ghanese coglie un palo che forse, per la sua voglia di fare, meritava altra fortuna.

 

Ora di riflettere

Una gara che apre tante riflessioni, ma una su tutte: il tempo c’è e ce n’è anche tanto, ma se proprio si devono prendere quattro gol in una partita, allora tanto vale provare ad offendere l’avversario e non arrendersi ad esso.

Facendo la figura degli avversari del giovedì nella partitella, una figura che non si addice ad un club di massima serie.