State sereni, Ruspandini e Abbruzzese si “odiano” più di prima

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La lista unitaria alle Provinciali serve solo ad unire le rispettive debolezze. Il durissimo attacco di Tajani alla Meloni evidenzia come “azzurri” e Fratelli d’Italia siano ai ferri corti. E alle candidature alle politiche ne vedremo delle belle in Ciociaria.

Un laboratorio in controtendenza nazionale? Macché. Semplicemente un modo per unire le rispettive debolezze, presentare una lista unitaria alle Provinciali e puntare ad eleggere due o tre consiglieri. Provincia Protagonista ha questo obiettivo. E basta. Non è affatto scoppiata la pace tra il senatore Massimo Ruspandini (FdI) e il leader di Forza Italia Mario Abbruzzese.

Lo si capisce da quello che sta succedendo a livello nazionale in queste ore. Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo e numero due degli “azzurri” a livello nazionale, tuona:  «Lega e FdI saranno marginali. La Meloni è molto agitata perché non sa se arriverà al 4%. Noi prenderemo 3 o 4 volte i voti di FdI. Non ci faremo intimidire dagli insulti di una giovane signora che non sa nemmeno dove stia di casa l’Europa».

 A replicare a Tajani pensano i capigruppo di Fratelli d’Italia  a Camera e a Senato, Francesco Lollobrigida e Luca Ciriani: «Stia tranquillo: non è Giorgia Meloni ad affermare la rilevanza e centralità di FdI alle elezioni ma i risultati in Abruzzo, Sardegna e Basilicata, dove noi e la Lega, a differenza di Forza Italia, siamo state le uniche forze di centrodestra a crescere nei consensi».

Conti che da Forza Italia contestano, sostenendo che nell’ultimo voto in Basilicata, ad esempio, Forza Italia  non ha preso solo il 9% dei suoi voti, ma arriva al 17% con la lista Bardi e quella di Quagliariello. E così in Sardegna, il centro della coalizione è andato oltre la lista azzurra.

Fatto sta che nel centrodestra la resa dei conti è vicina e dopo le Regionali sarà impossibile fermarla. Silvio Berlusconi vuole arrivare in doppia cifra e dimostrare a Matteo Salvini che non può farcela né da solo né con Giorgia Meloni. Inoltre gli “azzurri” fanno parte del Ppe, che dovrebbe mantenere la maggioranza dei seggi nell’europarlamento.

In Ciociaria, terminate le provinciali, riprenderà il duello tra Ruspandini e Abbruzzese. Anche in vista delle prossime candidature alle politiche. Perché i posti per tutti non ci sono nei collegi maggioritari. Gli uscenti sono Massimo Ruspandini (FdI) al Senato e Francesco Zicchieri (Lega) alla Camera nord. Mario Abbruzzese (Forza Italia) sogna la rivincita e punta alla ricandidatura al collegio sud della Camera. Nel frattempo però c’è anche Nicola Ottaviani, sindaco di Frosinone, passato nella Lega.

Uno è di troppo.