Saf, via alla svolta green: con il bilancio inizia il cambiamento

Cosa c'è dietro i conti Saf approvati dai sindaci. Otto progetti finanziati dal Pnrr. Per avviare un percorso green e circular. Sviluppo nel recupero di plastica, carta, alluminio. Produzione di gas bio e per le acque minerali e le bibite, concimi naturali ed agricoltura. I conti si chiusono con un utile.

Al di là dei numeri, al di là delle cifre: nei capitoli del bilancio Saf approvato venerdì dall’assemblea dei sindaci ci sono segnali precisi. La società formata dai Comuni della provincia di Frosinone (in parti uguali, a prescindere dagli abitanti e dalla quantità di rifiuti prodotta) compie un altro passo verso il green, imbocca la via del recupero dei materiali, scommette sulle nuove tecnologie.

Affiancheranno la tradizionale attività svolta dall’impianto di Colfelice, nel quale i Comuni lavorano i loro rifiuti indifferenziati recuperando plastica e metalli, trasformando il resto in combustibile per il termovalorizzatore di San Vittore del Lazio.

La svolta green

Fabbrica stabilimento factory circular economy Foto © Recondoil

I Comuni hanno confermato la linea affidata già negli ultimi anni al presidente Lucio Migliorelli ed al Consiglio d’Amministrazione. Vogliono che la bolletta a carico dei cittadini venga ridotta. E per riuscirci sono necessarie scelte strategiche: bisogna realizzare e gestire una rete integrata degli impianti, ciascuno funzionale all’altro.

Scelte che sono state confermate. Come quella di riportare in Ciociaria la lavorazione degli avanzi di cucina e lo smaltimento delle erbe tagliate nei giardini, nei parchi e nelle cunette delle strade. Per legge non possono essere bruciate: inquinano; sono però un eccellente acceleratore naturale se messe all’interno dei biodigestori.

Saf progetta di trattarle nell’impianto che è in via di autorizzazione ad Anagni, risparmiando (una volta a regime) una quota dei circa 150 euro a tonnellata che si spendono oggi per portare tutto a Padova. Il risparmio previsto sarà maggiore con la produzione di metano green e di anidride carbonica che – stanno dimostrando le ultime settimane – è indispensabile per l’industria alimentare, nella produzione di bibite ed acque minerali gasate.

La svolta è anche sui settori di carta – cartone – alluminio e plastica. Il presidente Lucio Migliorelli intende sviluppare quel ramo, lo ha comunicato ai sindaci. Nel corso del 2022 ci sarà l’acquisizione di una società che è attrezzata nel settore ed in questo modo i Comuni della provincia di Frosinone recupereranno anche quei materiali.

Agricoltura e sole

Foto: Gustavo Fring / Pexels

Non solo. Nel corso del 2022 si prevede di portare a termine lo studio ed avviare la produzione di serre fotovoltaiche: sono serre nelle quali realizzare produzioni agricole, riscaldate tutto l’anno da pannelli solari; l’energia prodotta in eccesso dal sole verrà venduta alla rete nazionale.

Niente fertilizzanti chimici: il progetto parla di concimi naturali; verranno utilizzati quelli ottenuti dall’impianto di Anagni. Il tutto attraverso progetti Europei finanziati con i fondi del Pnrr: bisogna garantire però una svolta green, capace di abbattere l’inquinamento e allo stesso tempo combattere i cambiamenti innescati dal clima.

Dove, come e quando? Sul quando c’è un’indicazione: bisogna fare presto, il clima è già cambiato ed i fondi del Pnrr servono soprattutto a questo. Una volta definiti i dettagli, il presidente Lucio Migliorelli ed il CdA di Saf si riuniranno con i sindaci. È prevista la creazione di nuovi posti di lavoro: per tecnici, manutentori, ed anche generici.

L’esercizio

L’assemblea dei sindaci Saf

I numeri approvati dall’assemblea dei soci Saf dicono che il 2021 si è chiuso con un utile 85 mila 278 euro. Per capire il lavoro compiuto dal CdA guidati da Lucio Migliorelli bisogna guardare il bilancio dell’anno precedente: si era chiuso con una perdita di 651 mila 246 euro.

I numeri approvati dai sindaci dicono che Saf è una società che funziona: il fatturato è cresciuto rispetto al 2020. I costi dell’energia e delle materie prima hanno inciso solo in parte sulla produzione con un aumento pari al 13% circa.

Il presidente ha poi indicato che sono 8 i progetti messi a terra e per i quali è stato chiesto di accedere ai fondi del Pnrr. Oltre ad energia, agricoltura, green e gas viene confermato il totale revamping di Colfelice per trasformare l’impianto in uno stabilimento ad emissioni zero. “A breve – ha annunciato il presidente – la Regione autorizzerà la seconda fase dei lavori per sostituire l’attuale impianto con uno di concezione totalmente diversa. Si passerà da un Tmb ad una vera e propria ‘Fabbrica dei Materiali’. Appena arriverà l’autorizzazione i lavori potranno partire.

I conti ed i progetti hanno incassato il Si di 59 sindaci, 4 si sono astenuti e solo 4 contrari, per un totale di 67 presenti.

Migliorelli: siamo più green e circular

Lucio Migliorelli

Il presidente Migliorelli nel suo intervento ha indicato la rotta. “Oggi la società è pronta ad abbracciare la sfida dell’economia circolare. Siamo consapevoli più che mai che la green economy offre molteplici opportunità in termini di investimento e crescita diffusa”.

La SAF è proiettata ad essere il perno intorno al quale poggia tutta l’architettura provinciale della nuova economia del rifiuto. Sarà contestualizzata in una realtà più attenta e consapevole ai temi della salute pubblica, della sostenibilità e della salvaguardia dell’ambiente”.

Che fine farà Saf con l’approvazione della nuova legge regionale che cambia tutto ed istituisce gli Egato? (leggi qui: Rifiuti, via all’iter della riforma che farà fuori i Comuni. Leggi anche: Quella rivoluzione sui rifiuti che apre lo scontro nel centrosinistra in Regione).

Per Saf, ha assicurato Lucio Migliorelli la nuova legge pone “nuovi obiettivi e prospettive di crescita”. Perché solo Saf e la municipalizzata di Roma Ama sono in possesso di tutti i requisiti per restare ed allargare anche le loro funzioni.

Migliorelli ha sollecitato i sindaci a seguire Saf “per continuare a lavorare insieme in virtù dei valori della trasparenza, della gestione responsabile, della condivisione e del valore dell’ente pubblico, per il solo ed esclusivo interesse pubblico“.