Salera respinge le dimissioni di Venturi

Il sindaco si consulta con la maggioranza. All'unanimità è stato deciso di respingere le dimissioni. Perché l'assessore non è in quota De Sanctis ma è una scelta personale di Salera. In serata la telefonata. Come si legge politicamente

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Dimissioni respinte. Il sindaco Enzo Salera ha rinviato al mittente la lettera con cui l’assessore Emiliano Venturi annunciava di lasciare l’esecutivo. Rifiutata, senza nemmeno passare per il protocollo. Come se non fosse mai esistita.

L’assessore l’aveva scritta una settimana fa, all’indomani del Consiglio comunale del 26 ottobre. Durante quella seduta si era consumato lo strappo tra il sindaco ed il capogruppo di No Acea Renato De Sanctis: consigliere di opposizione con il quale però esisteva un patto di legislatura sui temi legati alla gestione dell’acqua. Tecnicamente, Venturi non è un assessore di De Sanctis (perché il gruppo è in opposizione). Ma è come se lo fosse: il sindaco lo ha nominato direttamente ed è un’evidenza che fosse il più votato nella lista No Acea. (Leggi qui Dimissioni sul tavolo, il sindaco tenta la mediazione).

Con un gesto di estrema coerenza Emiliano Venturi aveva comunicato al sindaco di voler lasciare la maggioranza. La lettera con le dimissioni non è mai stata protocollata: gli uffici stavano chiudendo e proprio Enzo Salera aveva suggerito di lasciargliela sulla scrivania. Registrata o meno, la lettera di Venturi è stata in ogni caso un chiaro segnale politico.

Salera respinge: all’unanimità

Emiliano Venturi

Il primo cittadino ha lasciato trascorrere il lungo weekend. In giornata ha quindi fatto il punto con tutti i gruppi di maggioranza: questa mattina sono stati visti salire in Municipio tutti i rappresentanti della liste che sostengono la maggioranza. Ad uno ad uno sono arrivati i rappresentatoi di Pd, civica Salera Sindaco e Demos.

Il ragionamento del primo cittadino è stato il seguente: non esiste più l’accordo programmatico con Renato De Sanctis per volere del consigliere, è vero, ma Emiliano Venturi non era e non è un assessore in quota “No Acea. E’ un professionista che il sindaco ha voluto nella sua squadra come assessore proprio “in quota” al primo cittadino. Che per questo motivo avrebbe potuto scegliere in maniera autonoma.

Salera ha invece voluto ascoltare il parere di tutti i rappresentanti della maggioranza. All’unanimità i consiglieri hanno fatto quadrato intorno ad Enzo Salera: “Emiliano Venturi deve rimanere in giunta”. Per questo motivo il sindaco già in serata ha contattato l’assessore dimissionario e gli ha comunicato l’esito dei vari incontri avuti con la maggioranza. Nella giornata di domani, al più tardi giovedì, i due torneranno ad incontrarsi. Il sindaco respingerà ufficialmente le dimissioni: non è detto che l’assessore sia intenzionato a tornare sui propri passi, ma quel che è vero è che nella lettera lasciata al sindaco non si parla di dimissioni irrevocabili e, soprattutto, tali dimissioni non sono ancora state formalmente protocollate.

Gli equilibri non si toccano

Renato De Sanctis mentre lascia polemicamente l’Aula

Sarebbero due i motivi che hanno spinto Enzo Salera a prendere questa decisione. Il primo è proprio legato al rapporto con De Sanctis. Mettere cioè in chiaro che Venturi non è in giunta perché frutto di un accordo con la lista No Acea: altrimenti quale migliore occasione per liberare una casella in giunta? Gli aspiranti di certo non mancano.

E proprio questo è il secondo motivo: non alterare la squadra, non andare a mettere mano sull’esecutivo per non rischiare un rimpasto di più ampie proporzioni.

Il braccio destro del sindaco, Danilo Grossi, già nel Consiglio di martedì aveva lasciato intendere che Venturi sarebbe rimasto in squadra anche a fronte di eventuali dimissioni.

Ora il cerino è in mano all’assessore dimissionario. Potrebbe spegnerlo facilmente restando in giunta; il suo non sarebbe un tradimento di De Sanctis (non è un suo assessore) e manterrebbe un legame diretto con l’ispiratore della lista No Acea. O potrebbe scottare la maggioranza respingendo lui le richieste di restare.

Qualche malumore si registra soprattutto nel Pd, Partito che continua a restare in “congelatore” senza avere nessun peso nelle scelte del Partito, come in questo caso. Anche per questo, Enzo Salera, molto abilmente continua a fare melina sul Congresso. In tal modo nel Pd deve confrontarsi solo con il capogruppo Gino Ranaldi senza uscire fuori dal “cerchio magico”.

Quel famoso “cerchio magico” in cui molti lo accusano di essersi rinchiuso.