Se il Vittoria è una vittoria

Finiti i lavori, parte l'iter per le autorizzazioni al Teatro Vittoria. Dietro l'angolo ci sono gli adeguamenti per il Nestor. E la città che non aveva teatri se ne ritroverà due

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

 “Ed arrivai mezzo truccato che già  calavano la scena al primo atto e in piena luce l’avevan tutto sbottonato. Tutto gli avevano levato tranne la maschera e la voce. E mi guardava e sorrideva e mi guardava e mi diceva: ‘Continua tu che tanto è un gioco’ che sia una farsa o una tragedia meglio che stare su una sedia. Per dopo battere le mani fa la mia parte e li vedrai son lì che non protestan mai è troppo comodo quel posto e si accontentano di questo“.

Comincia così il testo della canzone di Roberto Vecchioni del 1973 “Teatro“. Quello di Frosinone, lo storico Vittoria nel cuore del centro antico del Capoluogo, sta per essere restituito ai cittadini ed agli appassionati.

La vittoria del Vittoria

Nicola Ottaviani e Riccardo Mastrangeli all’inaugurazione del cantiere

Si tratta di una struttura realizzata nel primo dopoguerra, non più attiva dal 1997. Con una pianta di ingombro che si collega direttamente con piazza Valchera e con una capienza di quasi 280 posti.

Il settore Lavori Pubblici e Patrimonio del Comune, con due determine (le numero 3715 e 3721 del 27 novembre scorso) ha affidato i lavori sia per ottenere le autorizzazioni antincendio che per  la fornitura e posa in opera dei tendaggi del palcoscenico del teatro. Significa che siamo arrivati alla fine del cantiere ed ora si passa all’agibilità: i permessi con cui poter aprire, accendere le luci, alzare il siparrio.

Il Vittoria è un pezzo di storia della città. Ma è una vittoria soprattutto di carattere amministrativo e politico. Entrò nel programma della prima amministrazione di centrodestra guidata oltre dieci anni fa dal sindaco Nicola Ottaviani. Quella città di Frosinone non aveva tetri pubblici: c’era il Nestor ma era privato e c’era il Vittoria ma era ormai un rudere. È esattamente questo a rendere sciocca la pur attendibilissima graduatoria del Sole 24 Ore sulla qualità della vita. Perché tiene conto dei biglietti staccati e non di un Nestor che ora è diventato proprietà Comunale e di un Vittoria che si prepara ad alzare il sipario. Destinando ai grandi spettacoli il primo ed alle compagnie più piccole il secondo. Quello che la graduatoria non dice: Frosinone ha voglia di tornare ad avere i suoi momenti di cultura.

La via del recupero

Il recupero del Vittoria è stato possibile anche attraverso la Determinazione dirigenziale G10416 del 24/07/2017. È quella con cui la Regione Lazio ha assegnato il contributo di 666mila euro a favore del Comune di Frosinone proprio per l’attuazione del progetto. L’importo totale dei lavori, compresi gli oneri per la sicurezza, è pari a  1,16 milioni di euro. A riportare agli antichi fasti l’edificio che un tempo condivideva la sua gloria con l’Excelsior come sala cinematografica è stata l’impresa Zovini di Castelliri con il coordinamento dell’architetto Renato Caparrelli della Cs Architects.

La struttura è stata liberata dalla copertura in amianto che preoccupava i residenti, all’interno sono già state collocate le 280 poltroncine rosso porpora. La galleria del teatro è stata oggetto di significativi interventi, con una gradinata di legno e una vetrata in cristallo che consente agli spettatori di godere appieno dello spettacolo sul palco, che vanta una profondità di oltre 5 metri.

Nel progetto di recupero del Vittoria c’è anche l’aumento della grandezza del palcoscenico con una maggiore profondità. L’ampiezza si aggira intorno ai sette metri e ed è stato avanzato di circa due metri. Ci sarà uno schermo per proiezioni cinematografiche anche se la destinazione principale sarà, ovviamente, a struttura teatrale. La fornitura per il palcoscenico è stata affidata ad una ditta di Frosinone, al costo per l’amministrazione di poco superiore ai 9 mila euro.

Un capoluogo, due teatri

L’interno del Teatro Nestor

Ora l’attenzione ora si sposta sulla gestione del teatro, con la necessità di trovare un ente o una persona responsabile di guidare questa nuova avventura culturale.

Con l’apertura del Vittoria il Capoluogo a breve potrà vantare ben 2 teatri, l’altro è il Nestor. Per il quale è in partenza il piano di recupero e di ammodernamento. Comporterà la perdita di una stagione teatrale ma la prospettiva è quella di un’altraa struttura completamente rinnovata e modernizzata attraverso un investimento di oltre 5,5 milioni di euro.

A quel punto il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli mutuando le parole del mitico Gigi Proietti potrà finalmente dire: “Benvenuti a Teatro: Dove tutto è finto…ma niente è falso“.