Se sputi in aria, il patto in Regione ti cade sulla testa

Senza Ricevuta di Ritorno. La ‘Raccomandata’ del direttore su un fatto del giorno. L'allargamento della Giunta del Lazio è la dimostrazione che si può governare senza inciuciare, mediare senza barattare.

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

L’Italia è il Paese delle divisioni. Verticali, nette, viscerali e passionali. Su ogni cosa. Dai tempi antichi, come dimostrano Guelfi e Ghibellini in politica a Firenze, con tanto di morti accoppati.

Passionali come non mai se di mezzo c’è una cosa centrale per i destini del mondo: come ad esempio un pallone di cuoio. Romanisti e laziali, bianconeri e granata, finanche tra Cagliari e Torres, per non parlare di Sora e Frosinone.

Siamo quelli che si dividono anche su Coppi e Bartali. Con convinzione, cognizione di causa. Argomentiamo. Perché noi siamo quelli che per natura possiamo fare domani mattina il Presidente del Consiglio dei Ministri o l’allenatore della Nazionale.

Figurarsi quando è capitato di dividersi tra Pd e Movimento 5 Stelle. Mai vista tanta passione. L’aggettivazione è partita dai tradizionali ladri, parassiti, incollati alla poltrona. Per arrivare a qualcosa di più creativo: Pidioti. Poi quando la faccenda si è fatta più seria: Parlateci di Bibbiano, cioè complici degli stupratori di bambini.

Nelle prossime ore, la Direzione regionale del Partito Democratico darà il via libera all’ingresso del M5S nella giunta regionale del Lazio e quindi all’allargamento della maggioranza di Nicola Zingaretti. Nelle stesse ore la piattaforma Rousseau farà altrettanto. (Leggi qui Lazio, via alle nozze Pd-M5S a Lombardi la Transizione Ecologica).

Fanno bene: solo la capacità politica e di sintesi di due intelligenze non comuni come Nicola Zingaretti e Roberta Lombardi potevano portare il Lazio fuori dal commissariamento in Sanità accumulato in anni di gestioni disastrose. Zingaretti e Lombardi hanno dimostrato che si può governare senza inciuciare, mediare senza barattare.

Ora faranno la Giunta insieme. In barba ai tifosi che pensano di capire la politica, facendola dalla seggiola del Bar dello Sport.

Per loro vale un altro principio: non spurtare per aria che ti ricade in testa.

Senza Ricevuta di Ritorno.