Silvio Berlusconi non si piegherà a Matteo Salvini

Foto © Imagoeconomica, Paolo Cerroni

Non è una questione di sondaggi e neppure della logica del tutti (Salvini, Meloni, Toti) contro uno. Il fatto è che il leader di Forza Italia punta sulla legge elettorale proporzionale e sui tempi lunghi. Non sarà affatto facile “disinnescarlo”.

Lega, Fratelli d’Italia e Cambiamo di Giovanni Toti in piazza lunedì a Montecitorio per protestare contro il Governo giallorosso. Forza Italia invece sarà in aula a votare no. Indipendentemente da quelle che sono le percentuali dei sondaggi, il centrodestra deve fare i conti con posizioni molto diverse.

Matteo Salvini e Giorgia Meloni, leader di Lega e Fratelli d’Italia, vogliono archiviare l’intesa con Silvio Berlusconi (Forza Italia) e chiedono a Giovanni Toti di fare altrettanto per cercare di intercettare lui il consenso finora riservato agli “azzurri” in tutti questi anni.

Silvio Berlusconi © Imagoeconomica

Un’area, quella centrista, moderata e liberale, che comunque i sondaggisti più accreditati danno tra il 15 e il 20%.

Silvio Berlusconi sta ragionando in prospettiva, su due elementi che gli altri sembrano ignorare. Il primo è che, comunque vada a finire, il governo giallorosso cambierà la legge elettorale. Che sarà tutta proporzionale. Vuol dire che i numeri dovranno trovarsi in Parlamento, ma vuol dire pure  che i vincoli di coalizione verranno meno.

D’altronde, è il ragionamento di Berlusconi ai suoi, un anno e mezzo fa è stato Salvini a fregarsene della coalizione di centrodestra (che aveva vinto), staccandosi e facendo l’accordo con i Cinque Stelle. In realtà Forza Italia non cederà. Potrà perdere qualche parlamentare, ma non cederà. Come ha confermato nelle ore scorse il coordinatore del Lazio Claudio Fazzone (leggi qui Fazzone lancia il siluro: Abbruzzese via dal Cosilam).

Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni

Inoltre, se davvero la legislatura dovesse durare 4 anni per arrivare a scadenza, allora saremo davanti ad un tempo biblico, durante il quale può cambiare tutto e il contrario di tutto per chissà quante altre volte ancora. È su questo che conta Berlusconi, nonostante si renda conto di non essere più giovanissimo (per usare un eufemismo).

Matteo Salvini dovrà riorganizzare l’opposizione alla Camera e al Senato, ma non sarà semplice. Silvio Berlusconi non si accoderà alla Lega.