Il Frosinone “Vorrei ma non posso” fa pari senza gol a Terni

Se fosse una canzone sarebbe: "Vorrei ma non posso": il Frosinone pareggia contro la Ternana. Una partita nella quale c'è il sapore dell'incompiuta. Perché strappare solo un punto al "Liberati" di questi tempi, è come essere invitati a cena da Bill Gates e dover pagare il conto alla romana

Fabio Cortina

Alto, biondo, robusto, sOgni particolari: molti

TERNANA (4-3-1-2): Sala; Valjent, Gasparetto, Signorini (7′ st Rigione); Vitiello, Tremolada, Paolucci, Favalli (29′ st Statella); Defendi; Montalto, Finotto (33′ st Piovaccari).

A disposizione: Bleve, Ferretti, Angiulli, Varone, Bordin, Albadoro, Carretta, Repossi.

Allenatore: De Canio.

FROSINONE (3-4-1-2): Vigorito; Brighenti, Ariaudo, Terranova; M. Ciofani (28′ st Paganini), Gori, Maiello, Beghetto; Soddimo (36′ st Matarese); Ciano (41′ st Citro), D. Ciofani.

A disposizione: Bardi, Russo, Besea, Frara, Volpe, Sammarco, Chibsah, Kone.

Allenatore: Longo.

Terna arbitrale: arbitro sig. Daniele Chiffi di Padova; assistenti sigg. Luigi Lanotte di Barletta e Manuel Robilotta di Sala Consilina; IV uomo Nicolò Marini di Trieste.

Note: spettatori: 6.000 circa (di cui circa 1.800 da Frosinone); angoli: 7-6 per il Frosinone; ammoniti: 18′ st Vitiello, 24′ st Ariaudo; recuperi: 1′; 5′ st

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Trecentotrentasei minuti sono tanti, sono quasi quattro ore. E’ da quasi quattro ore che a Frosinone manca la gioia suprema del calcio, quello che fa gridare grandi e piccini, sani e malati, tifosi e non: il gol.

Un gol che non è arrivato neanche a Terni, contro la squadra ultima in classifica, messa in campo sì in maniera egregia da quella vecchia volpe di De Canio, ma davvero poca roba rispetto al Frosinone. Un altro pareggio per i ragazzi di Longo, un’altra prova in cui nascondersi dietro il “ci è mancato solo il gol”, rappresenta dire una bugia.

Questa squadra è in un periodo “no” e bisogna essere chiari ed onesti.

 

FISCHIO D’INIZIO

Longo si affida al doppio trequartista, con Soddimo e Ciano in campo, a destra torna Matteo Ciofani ed in mezzo è confermato Gori. De Canio si mette a specchio, pronto a ribattere punto su punto le offensive del Frosinone, con la speranza di poter pungere in avanti grazie a Finotto e Montalto e la fantasia di Defendi e Tremolada.

L’avvio è nervoso e scorbutico, con la gara molto spezzettata da falli a centrocampo. E’ evidente come il peso della posta in palio gravi su entrambe le squadre. Al 17′ è Matteo Ciofani a mettere in mezzo con un cross in corsa, ma Sala libera. Dopo due minuti la Ternana risponde con un pallone in verticale di Vitiello per Favalli, la palla è leggermente lunga e Vigorito la spinge in corner. Sul corner successivo è Defendi ad essere pericoloso, ma la palla è fuori di poco.

Al 21′ tira Ciano dalla distanza, ma Sala blocca in due tempi senza particolari difficoltà. La prima metà del primo tempo è un tripudio di sbadigli e premia la tattica di contrasto punto su punto varata da De Canio. Al 27′ ci prova Gori con un tiro senza troppe pretese tanto per mantenere sveglio il portiere ternano. Al 28′ non può dormire sonni tranquilli Vigorito che dopo la serpentina di Defendi vede il pallone sibilare di poco sulla traversa.

Alla mezz’ora cross di Paolucci e testa di Montalto, il portiere giallazzurro blocca.

Al 32′ è Ciano a testare le doti atletiche di Sala con una delle sue punizioni: il tiro da 27 metri del fantasista di Marcianise viene toccato dall’estremo difensore poco prima di insaccarsi all’angolino.

 

L’OCCASIONE D’ORO

La strada che porta all’intervallo è dritta e liscia fino al 40′, quando Ciano si divora il vantaggio: verticalizzazione di Maiello per Beghetto, l’esterno mette al centro un cioccolatino che Ciano non fa suo, colpendo di testa addosso a Sala che si ritrova il pallone tra le mani senza sapere il perché. Al 44′ neanche la terza occasione è buona per Ciano: il suo calcio di punizione dal vertice destro dell’area esce di un’inezia.

Un paio di mischie in area giallazzurra creano qualche patema a Vigorito e proteste ternane con Chiffi, ma nulla di più. Dopo un minuto di recupero si va a riposo.

 

NIENTE CAMBI E VIA

Nella ripresa nessun cambio e la necessità do cambiare registro per il Frosinone se si vuole fare sul serio bottino pieno contro l’ultima in classifica. Eppure l’inizio della ripresa è in carta carbone la copia del primo tempo. Anzi, forse per qualità tecnica i primi nove minuti sono peggio.

Al quarto d’ora Ciano mette in area un pallone per Soddimo, il dieci fa da torre per Daniel Ciofani che ci prova con il sinistro di prima, ma la palla va alle stelle. Frosinone e Ternana si alternano nel predominio territoriale, ma a livello di occasioni il quadro resta desolante. La Ternana al 23′ ha una potenziale occasione con Finotto che entra in area, affronta Ariaudo, ma poi desiste e si defila invece che provare la conclusione: questo fa capire l’intensità della gara.

 

IL CAMBIO CHE NON TI ASPETTI

Al 28′ Longo inserisce Paganini cercando maggiore verve sulla fascia destra. Al Liberati continua a succedere poco o nulla, con il colpo di scena rappresentato dal cambio tra Soddimo e Matarese, un avvicendamento che nessuno si sarebbe mai aspettato. Al 38′ è proprio il giovanissimo napoletano che, imbeccato in area da Gori anticipa tutti, ma il suo tocco finisce sull’esterno della rete. Al 40′ Paganini recupera palla e può servire Matarese lanciato a rete, ma ritarda di una frazione di secondo.

L’ultimo cambio di Longo vede l’ingresso di Nicola Citro al posto di Ciano.

Il finale è un assedio sterile, il Frosinone è lì a pochi metri dalla porta, ma non prova a violarla e così è fino alla fine, fino all’abbraccio amaro con i 2000 cuori che hanno seguito la squadra in terra umbra e che magari si aspettavano di vedere qualcosa di diverso. Perché strappare solo un punto al “Liberati” di questi tempi, è come essere invitati a cena da Bill Gates e dover pagare il conto alla romana.