Tutto il Pd con Tersigni? Di Carlo pesca tonni e ritrova Abbruzzese. E La Rocca insegue l’unità

L’alleanza corre sul filo del telefono. C’è stato un fitto intreccio di telefonate, nelle ore scorse. Ma anche qualche caffè accompagnato da biscottini e pure una cena. Tutti hanno fretta di chiudere gli accordi ed iniziare a correre per raccogliere le preferenze tra gli elettori di Sora.

Il sindaco uscente Ernesto Tersigni è quello con la linea telefonica più calda. Lo hanno aggiornato, ora dopo ora, sull’andamento del lavoro degli sherpa che stanno definendo il perimetro del Patto di Desistenza nel Pd (leggi qui il precedente) con cui cementare l’intesa strategica tra Francesco De Angelis e Francesco Scalia. Cosa interessa ad Ernesto Tersigni di ciò che accade in casa del Pd? Tanto. E per tanti motivi. Due su tutti: in quel Patto di Desistenza si sta prevedendo che a Sora il Partito di Renzi possa convergere sulla candidatura del sindaco uscente, in maniera unitaria; finora era il solo fronte di Francesco Scalia ad appoggiare l’idea del Tersigni bis, mentre il fronte De Angelis / Costanzo stava studiando il nome del candidato da contrapporre. Il secondo motivo è che si fa sempre più concreta la possibilità di un’estensione dell’alleanza Pd – Ncd a tutti i grossi Comuni chiamati al voto (possibilità annunciata già nelle settimane scorse da questo blog).

L’ambasciatore incaricato dal gruppo Tersigni di tenere i rapporti con il Pd, secondo alcuni osservatori potrebbe essere Maria Paola D’Orazio: berlusconiana della primissima ora, mises sempre inappuntabili e di prima eleganza, già assessore in quota Forza Italia, autrice di un silenzioso strappo quando dal Coordinamento Provinciale arrivò l’ordine di abbandonare la nave di Tersigni; gli altri assessori azzurri scesero dal bastimento che accusavano di navigare a vista e senza una rotta precisa. Lei rimase a bordo e si autosospese dal Partito. Qualche sera fa è stata avvistata ad una cena politica di livello, seduta a poche sedie di distanza dal senatore Pd Bruno Astorre.

Si è dovuto accontentare di un caffè con i biscotti invece Giacomo Iula. Il già presidente del Consiglio Comunale di Sora, sfiduciato per la sua appartenenza a Forza Italia, ha incontrato il medico al quale ha chiesto la disponibilità a candidarsi come sindaco. Il dottore, da poco in pensione, avrebbe chiesto ancora una settimana: nonostante il suo nome non sia trapelato sono stati in molti a chiedergli se fosse lui il ‘prescelto’ ed a promettergli il loro appoggio. Vuole capire le reali possibilità di vittoria e siccome non è digiuno di politica ha ribadito che vuole garanzie sui nomi dei candidati a consigliere comunale. Giacomino da Matera ha piazzato sul tavolino un secondo fascicolo: il piano B. In pratica ha chiesto al professionista – qualora intendesse declinare l’offerta – di considerare almeno l’ipotesi di una sua candidatura come consigliere comunale.

Sullo stesso fronte, il già vice sindaco Vittorio Di Carlo ha trascorso un’altra domenica in barca con gli amici. Questa volta hanno ispezionato prima il natante, alla ricerca di cimici. Una volta al largo la pesca è andata bene, al punto che lo skipper di terra ferma ha postato sulla sua bacheca Facebook la foto con 26 piccoli tonni accompagnata dalla frase trionfale “Basta pasturare!!! I tonni abboccano sempre!!!” Nei giorni scorsi c’è stato il segnale tanto atteso: una riunione politica di tutto il gruppo forzista alla presenza di Mario Abbruzzese. Vittorio Di Carlo e l’ex presidente del Consiglio regionale del Lazio non si parlavano dai tempi della votazione per il nuovo CdA del consorzio Asi. Pare che ci sia stato un chiarimento ed un riavvicinamento. Una sola certezza, per il momento: come ordinato da Silvio Berlusconi, anche a Sora Forza Italia presenterà una sua lista di Partito.

In questo scenario cambia di poco la situazione per Roberto De Donatis: punterà sui dolori di pancia che spera vengano agli elettori del Pd (per l’appoggio totale a Tersigni) ed a quelli di Forza Italia se ci sarà un candidato sindaco che non gli dovesse piacere.

Intanto però pare che ci siano seri problemi di dialogo con Sel che sta valutando la possibilità di schierare un suo candidato sindaco: si sta studiando se siano già maturi i tempi per proporre a Sora un’alleanza che metta insieme le varie anime della sinistra, sulla scorta del dialogo nazionale avviato con Possibile e sinistra Pd.

Continua ad aggiornare il suo profilo Enzo Di Stefano e continua ad incontrare i rappresentanti di associazioni e movimenti. C’è chi sostiene che potrebbe essere l’asso nella manica per più di qualcuno. Mentre continua a predicare l’unità Alberto La Rocca rimproverando che ‘A Sora non si capisce la differenza tra tattica e strategia‘. Nemmeno la sua – in chiave elettorale – al momento appare molto definita.