Un mini rimpasto per mantenere gli equilibri

L'ipotesi è all'esame della maggioranza. Fare un tagliando ma senza alterare gli equilibri dell'esecutivo Natalia. Che fino ad oggi si sono rivelati più che stabili

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Un rimpasto mini, in versione light. Senza nemmeno la necessità di dover scontentare la lista di riferimento e dunque l’equilibrio all’interno della maggioranza. Rimpasto che avrebbe però il valore aggiunto di fornire un nuovo tecnico, in grado di gestire la situazione del commercio in città; situazione che sembra davvero arrivata ad un punto di non ritorno.

È la manovra che nei corridoi di Palazzo d’Iseo ad Anagni negli ultimi giorni sembra stia prendendo piede per risolvere una grana che potrebbe creare grossi problemi all’amministrazione del sindaco Daniele Natalia; quella della figura dell’assessore Floriana Retarvi, della lista Per Anagni.

Floriana Retarvi

Il punto è ormai quello da qualche settimana: la necessità, dopo la fase dell’emergenza covid, di far ripartire l’economia in città, principalmente per quanto riguarda il settore commerciale. Un settore nevralgico dell’economia locale, sul cui futuro si discute molto. Se ne è tornato a parlare qualche ora fa a proposito delle polemiche scatenate dagli orari proposti dall’amministrazione per la pedonalzzazione del centro storico del centro storico e la  ZTL.

Una polemica cavalcata dal Comitato del quartiere Cerere e dagli esponenti del movimento Anagni cambia Anagni. In tutti e due i casi, ciò che è emerso è la difficoltà nel vedere una guida sicura per il futuro del settore dello sviluppo commerciale.

Anche facendo la tara alla polemica politica dell’opposizione, resta il problema di fondo. Che è quello della necessità per l’amministrazione di dare risposte certe. Ed a quanto si dice in palazzo, alcune delle forze politiche più rilevanti della maggioranza cittadina starebbero seriamente riflettendo sull’opportunità che l’assessore Retarvi rimanga nella stanza dei bottoni.

Il sindaco di Anagni Daniele Natalia Foto © Ettore Cesaritti

Resta però un problema: quello di non alterare gli equilibri della maggioranza. Che rimarrebbe comunque compatta, soprattutto per la fragilità della minoranza; ma nella quale uno scossone troppo plateale potrebbe creare delle difficoltà.

Da qui la proposta di cambiare solo il nome; ma dando la possibilità alla lista di riferimento di scegliere autonomamente un nome nuovo per il rimpasto. Che sia quel punto un esponente della stessa lista, o che si tratti di un tecnico indicato dall’esterno, cambierebbe poco. “L’essenziale – ragionano in maggioranza – è avere una guida autorevole in grado di gestire una situazione complessa”.

Un’esigenza che, al netto della sua cautela felpata e tutta democristiana, avverte anche il sindaco.