Un sindaco è per sempre. O quasi

Osannati dai leader dei partiti, che però li tengono lontani dalle candidature che contano davvero. L’unica eccezione è rappresentata da Nicola Ottaviani (Lega) e Antonio Pompeo (Pd), che potrebbero sfidarsi per un posto da deputato nel collegio nord della Camera.

Potrebbero sfidarsi, magari nel collegio nord della Camera: parliamo dei sindaci Nicola Ottaviani (Frosinone) e Antonio Pompeo (Ferentino). Il primo da poco approdato alla Lega, il secondo veterano di lungo corso nel Partito Democratico. È un’ipotesi non soltanto di scuola. Anche se nel Carroccio bisognerà vedere quali saranno le scelte del deputato e coordinatore regionale Francesco Zicchieri. Mentre nei Democrat occorrerà come al solito far quadrare tutti gli equilibri. Tipo: Francesco De Angelis capolista al collegio proporzionale e Antonio Pompeo in corsa nel maggioritario.

Ottaviani e Pompeo sono leader oltre che sindaci di città importanti. E tutti gli altri primi cittadini? In realtà è complicato che possano aprirsi spazi importanti. Non per Camera e Senato. Complicato per la Regione. Eppure anche nella recente tornata elettorale non si è fatto che ripetere che sono gli amministratori il traino dei partiti, l’anima e il cuore.

Un anno fa il centrodestra eleggeva Daniele Natalia (Anagni) e Alioska Baccarini (Fiuggi). Si disse che avrebbero rappresentato l’ossatura perfino per un patto generazionale. Stanno amministrando i rispettivi Comuni, ma nessuno nel centrodestra li ha tenuti davvero in considerazione sul piano politico.

Nel Pd i primi cittadini sono tanti: Domenico Alfieri, Simone Costanzo, Simone Cretaro, Massimiliano Quadrini, Giuseppe Morini, Adriano Lampazzi, Enrico Pittiglio, Gino Molinari, Marco Galli e chi più ne ha più ne metta. Oltre naturalmente che Enzo Salera. Ma verranno tenuti in considerazione per le candidature che contano davvero? E’ complicato.

Allora che almeno siano più ascoltati nelle vicende interne ai singoli Partiti.