Unioncamere da urlo: 7.850 assunzioni entro settembre in provincia di Frosinone

Previsione Unioncamere: 7.850 assunzioni entro settembre in Provincia di Frosinone. I servizi ancora una volta superano l’industria. Servono operai specializzati

Quasi ottomila assunzioni da fare in provincia di Frosinone entro il 30 settembre: il numero lo ha elaborato il sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere (l’ente che riunisce le Camere di Commercio italiane) in collaborazione con Anpal (l’Agenzia che ha assorbito gli uffici di collocamento e sta sfornando i Navigator con cui aiutare i disoccupati a capire che lavoro potrebbero fare).

I numeri appena forniti da Excelsior confermano le indicazioni positive sui contratti che le imprese intendevano sviluppare nel periodo Luglio, Agosto e Settembre. 

Il dato deriva da una serie di interviste fatte dal sistema delle Camere di Commercio. È stata utilizzata la la tecnica di rilevazione CAWI (Computer Assisted Web Interviewing): somministrando un questionario incentrato sui profili professionali e i livelli di istruzione richiesti dalle imprese. In questo modo gli operatori acquisiscono le prospettive di assunzioni nelle imprese intervistate. Il bollettino finale rilasciato da Unioncamere parla di 7.850 persone da assumere in provincia di Frosinone entro la fine di settembre.

Il Segretario Generale della CISL di Frosinone Enrico Capuano ha analizzato quei dati. Scoprendo che in Ciociaria non si cercano solo ingegneri. Le aziende cercano «l’operaio specializzato: è ancora la figura più ricercata in Provincia di Frosinone ed il rapporto lo conferma. Seguono le Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi».

Nei mesi scorsi i rapporti Excelsior mettevano in evidenza che c’erano difficoltà nel trovare alcune qualifiche in particolare. «Si ed è ancora vero – spiega Enrico Capuanoin tutti i settori la specializzazione paga sempre. Ma da molto tempo a questa parte i lavoratori del Commercio hanno superato quelli dell’Industria. Spesso, nel settore, la formazione non è costante e continua: la conseguenza è che i lavoratori non hanno la possibilità da ampliare la propria carriera lavorativa».

La ricerca conferma che il titolo di studio conta ma solo fino ad un certo punto. Perché non è tanto importante il voto ma arrivare al lavoro all’età giusta. Insomma, meglio un 26 anzichè un 30 a condizione di arrivare 6 mesi prima. C’è poi un altro aspetto: «Più che di titoli – evidenzia il segretario della Cisl – parlerei di indirizzi. Elettronica ed elettrotecnica, meccanica, meccatronica ed energia. Ma anche amministrazione, finanza e marketing. E da un po’ di tempo anche l’indirizzo turismo, enogastronomia ed ospitalità sta prendendo piede nel nostro Territorio».

Unioncamere ha appena diffuso i dati Movimprese sulla vitalità delle aziende, Frosinone è quella che cresce meno e ci sono alcuni settori che tirano meglio di altri. (leggi qui Imprese, il Lazio cresce: Frosinone meno di tutte). «I servizi alle imprese – prevede Enrico Capuanosaranno nel trimestre in essere il bacino delle nuove assunzioni in Provincia di Frosinone, a seguire Industria manifatturiera e le costruzioni, poi il commercio».

Il tema è anche la qualità del lavoro. L’industria manifatturiera è quella che garantirà più lavoro stabile a tempo indeterminato. «Il più precario il turismo ed ovviamente l’edilizia. L’apprendistato decolla solo nel commercio per oltre il 30% dei casi».

Deve passare l’estate.