Via alle candidature delle Primarie del pretesto

Il deposito delle firme con le 5 candidature alle Primarie per Cassino 2024 ieri sera ha tracciato un solco. Sono un pretesto. Il primo turno delle elezioni comunali presenterà due scelte: l'eventuale rielezione del sindaco Salera e la scelta della leadership nel centrodestra tra Lega, Fratelli d'Italia. Prima di Capodanno Tagliaferri fa la scrematura dei suoi 6 candidati. Ma c'è chi lavora per la sintesi

Carlo Alberto Guderian

già corrispondente a Mosca e Berlino Est

Ognuno per la sua strada. Almeno per ora. Con una strategia chiara da subito e mai dichiarata per mesi: il primo turno delle Comunali 2024 vedrà due elezioni insieme, una per scegliere il sindaco con la sua amministrazione allo scadere dei cinque anni del Dem Enzo Salera; l’altra per stabilire chi comanda nel centrodestra cittadino tra la Lega e Fratelli d’Italia con Forza Italia. Semmai al primo turno Salera non dovesse chiudere la pratica allora al ballottaggio si aprirebbe tutt’altra partita.

A tracciare anche a Cassino in modo ufficiale il solco che nei fatti da mesi divide in due blocchi la destra è stato ieri sera alle 20 il deposito delle candidature per le Primarie.

Le Primarie del pretesto

Quelle nel nome delle quali si è consumata la mancata alleanza tra i Partiti ed il mondo civico di centrodestra. I primi vogliono una sintesi politica, esattamente come avvenuto per le elezioni Regionali vinte a febbraio da Francesco Rocca. I secondi hanno chiesto di individuare il candidato sindaco attraverso un voto aperto alla città, esattamente come avvenuto due volte a Frosinone con i leghista Nicola Ottaviani e poi con l’attuale sindaco (civico di indicazione leghista) Riccardo Mastrangeli.

Con loro alla fine andranno proprio i leghisti Cassinati, guidati dall’assessore regionale Pasquale Ciacciarelli e dal quasi candidato alle Europee Mario Abbruzzese.

Non è una divisione sul metodo, non è una scelta di uomini o di programmi. Le dichiarazioni di questi giorni sono balle politiche con cui sciacquarsi la faccia di fronte all’elettorato di centrodestra che altrimenti non comprenderebbe la sfida di fronte all’avversario comune. La realtà è che a Cassino l’egemonia del centrodestra è da anni nelle mani del duo Abbruzzese – Ciacciarelli ed ora Fratelli d’Italia vuole approfittare del vento che soffia sulle sue vele per tentare di piazzare una bandierina.

Andare uniti, legittimando un risultato che cambierebbe l’assetto del voto nel Sud è un autodafé che il Carroccio non intende affrontare. L’unità è un percorso che nemmeno FdI vuole fino in fondo: altrimenti avrebbe detto alla Lega ‘dateci un candidato, fate la coalizione, noi facciamo la nostra lista‘. La divisione nel nome delle Primarie e la conta muscolare al primo turno è quello che politicamente conviene a tutti. Forse di più al sindaco Enzo Salera.

Cinque candidati per un aspirante sindaco

da sx Natale, Di Folco, Borraccio, Sebastianelli e Langiano

Così ieri sera alle 20 è stata imboccata la via di quello che solo in apparenza è un viale del non ritorno. A quell’ora sono iniziate le operazioni nello studio dell’avvocato Antonella Verrecchia, in via Tosti numero 9 a Cassino. Davanti a lei si sono presentati i 5 aspiranti sindaco consegnando le cento firme richieste per partecipare alle Primarie. Sono la consigliera uscente Laura Borraccio (entrata in Aula nell’estate ’22 surrogando l’ex coordinatore provinciale di Italia Viva Salvatore Fontana), gli ex consiglieri Giuseppe Sebastianelli (in amministrazione dai tempi del sindaco Bruno Scittarelli) e Gianrico Langiano (che tentò in ogni modo di evitare le dimissioni in massa date da Forza Italia facendo cadere il sindaco Carlo Maria D’Alessandro), il commerciante Domenico Natale (vicino al mondo dei 5 Stelle) ed il videomaker Giorgio Di Folco.

Non hanno portato le firme Arduino Incagnoli (ma nei giorni scorsi con una nota ha annunciato che continuerà a sostenere il progetto con una lista civica a sostegno del candidato che vincerà le Primarie) e l’ex candidato sindaco del M5S Giuseppe Martini.

A vigilare sulla trasparenza delle Primarie è stato messo un comitato. Lo coordina l’avvocato Vincenzo Marrone ed è composto dall’ex vicesindaco e dirigente regionale di An Michele Nardone, dall’ingegnere Giulia Giangrande, dall’avvocato Massimo Galasso. La verifica dei plichi e delle firme avverrà il 28 dicembre: sotto i riflettori nel corso di una conferenza stampa e non per trasparenza. Ma perché è già campagna elettorale. Innanzitutto contro il blocco del centrodestra.

La sintesi di Tagliaferri

Fabio Tagliaferri

Ma non è un viale senza ritorno. Al contrario. Ora che a Cassino ognuno ha fatto la sua prova muscolare, ora che il commissario Fabio Tagliaferri ha raggiunto il risultato di evitare la frantumazione di Fratelli d’Italia tenendo sotto la stessa bandiera sia l’avvocato Gabriele Picano che la ex portavoce Angela Abbatecola si passa allo step successivo.

Anche Fabio Tagliaferri ha i suoi candidati, li ha da fine novembre. sono l’avvocato Giuseppe Di Mascio, una vita a destra, attuale e per anni presidente dell’Ordine Forense di Cassino; l’avvocato Alberto Borrea già dirigente nazionale e regionale di Alleanza Nazionale; Silvestro Golini Petrarcone, fratello del già due volte sindaco di centrosinistra Giuseppe; la consigliera comunale uscente Michelina Bevilacqua, l’ex portavoce del circolo locale Angela Abbatecola e l’esponente di Destra Nuova Fabio Marino.

Prima di Capodanno ci sarà una riunione nel corso della quale fare una sintesi ed arrivare ad una candidatura. Nella riunione della settimana scorsa era stato proposto ma tutti erano disponibili a fare il sindaco, non a fare il portatore di voti. Così, se nel prossimo confronto non si arriverà ad una scrematura, tutti e sei i nominativi andranno al tavolo dei coordinatori del Lazio Paolo Trancassini e della provincia di Frosinone Massimo Ruspandini per decidere.

La partita vera

Gianrico Langiano

A quel punto inizierà la partita vera dopo le schermaglie di queste settimane. Al tavolo regionale, con il nome del candidato scelto attraverso le primarie e quello scelto dalla politica, i vertici tenteranno una sintesi. Provando a fondere i due blocchi e valutando anche una possibile soluzione di convergenza.

Il voto fornirà ad entrambi i blocchi un segnale: il posizionamento del Carroccio. Gianrico Langiano ha lasciato la politica da dopo il crollo dell’amministrazione D’Alessandro ma ha mantenuto contatti, relazioni, amicizie. Tutti ora stanno nel blocco che ha seguito Ciacciarelli e Abbruzzese nella Lega. Se lo votassero in massa direbbero, allo stesso tempo e con chiarezza assoluta, che quei voti leghisti non andrebbero al blocco con il candidato politico.

Anche perché proprio ieri sera i consiglieri comunali Benedetto Leone e Massimiliano Mignanelli hanno messo in chiaro che “”ora si fa sul serio,” ribadendo che “il vero avversario è il centrosinistra”. Ed il blocco dei Partiti? Porte aperte per il dialogo”. Dopo le Primarie si potrà trovare un accordo.