Zingaretti for major: Letta tratta con Conte un accordo

Letta tratta con Conte un accordo su Roma. Il Governatore si candida solo se c'è un accordo blindato con il M5S. Ipotesi intesa per il ballottaggio: chi perde sostiene l'altro. A destra c'è Bertolaso

Carlo Bertini per “la Stampa”

In queste ore il Pd sta trattando con Conte e i 5 Stelle un accordo su Roma e sulla Regione Lazio: per vincere la prima e conservare la seconda. Ma anche per far entrare i grillini nelle giunte di Milano e per l’appoggio a Roberto Fico o Gaetano Manfredi a Napoli. Nicola Zingaretti è disposto a candidarsi sindaco a Roma, ma senza precise garanzie non lo farà. Nel qual caso – e 60 a 40 questo sarà l’approdo – Roberto Gualtieri attende lo start, l’approvazione del regolamento delle primarie del 20 giugno, attesa per domani, per dare l’ annuncio.

Voto on line e per i sedicenni

Ecco le regole per Roma, Torino, Bologna e nelle città: si voterà pure on line e non nei circoli, causa pandemia; voteranno i sedicenni e si pagheranno due euro. «Scendo in campo a Roma», è pronto ad annunciare l’ ex ministro dell’ Economia, supportato da una squadra già all’ opera nei quartieri capitolini. «Mettiamo in moto la macchina dei gazebo per allestirne 187, ci aspettiamo 70 mila votanti» dice Claudio Mancini suo braccio destro.

I sondaggi danno Gualtieri ben piazzato alle urne, anche se i renziani prevedono che al primo turno sarà una sfida a tre: Gualtieri, Calenda e Raggi, alla conquista del ballottaggio contro un candidato della destra, che sarà Guido Bertolaso. Ma c’ è un ma. Ed ha un nome che pesa: Zingaretti. Il quale ancora resta sul vago. «Io già mi occupo tutti giorni della mia città, sono presidente del Lazio», dice ad Agorà.

Zingaretti chiede garanzie

Il governatore del Lazio è disponibile, ma dopo 8 anni alla guida della Regione, non vuole un patatrac in piena campagna di vaccinazione. Dopo averla condotta alla grande: per questo vorrebbe un accordo blindato con i 5stelle, da due mesi in giunta. Tradotto: rispetto reciproco con la Raggi dopo il primo turno. Chi va al ballottaggio viene sostenuto dall’ altro, «usando il primo turno come fossero delle Primarie», spiega un dirigente dem.

Dunque è arrivato il rush finale per Enrico Letta che, con Boccia, sta provando a chiudere un accordo con i grillini e Conte su tutte le città; sull’ingresso dei 5 Stelle in giunta con Beppe Sala a Milano in caso di vittoria; e in giunta a Torino, nonché sul sindaco di Napoli, dove il Pd vuole evitare le ire di Vincenzo De Luca.

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