Il soffio di Helios per spingere le industrie frusinati

Il progetto "Helios", del valore di 20 milioni di euro, punta a modificare il panorama industriale di Frosinone, creando uno dei più importanti centri di produzione di idrogeno verde. Finanziato in parte dal bando "Hydrogen Valleys" del Pnrr, collaborano al progetto il Consorzio Industriale del Lazio, Engie, Sgi e l'Università di Cassino. La produzione annua stimata è di 400 tonnellate di idrogeno.

Si chiama Helios ma non è il figlio dei titani Teia e Iperione, ogni mattina non si solleva sulle acque del fiume Oceano per guidare nel cielo il carro splendente del Sole trainato da quattro cavalli. Helios è il progetto che può trasformare l’assetto dell’area industriale di Frosinone: con il più grande polo di produzione di idrogeno verde del centro Italia. Produrrà ogni anno circa 400 tonnellate di idrogeno verde.

Nascerà a Patrica con un’operazione da 20 milioni di euro che mette insieme il Consorzio Industriale del Lazio, il colosso francese della transizione energetica Engie (60 miliardi di fatturato nel 2019), Sgi – Società Gasdotti Italia (secondo operatore di trasporto di gas naturale in Italia) ed Università di Cassino. Quasi la metà dell’investimento è coperta dai 9,5 milioni finanziati dal bando “Hydrogen Valleys” del Pnrr. L’Europa li ha messi sul tavolo per abbattere l’inquinamento, sperando di raffreddare il clima prima che le conseguenze delle temperature troppo alte rendano la Terra un luogo inospitale per gli esseri umani.

Andremo ad idrogeno

I dettagli sono stati illustrati questa mattina nella sede di Frosinone del Consorzio Industriale del Lazio. L’impianto nascerà recuperando un sito industriale dismesso che in passato aveva ospitato un allevamento intensivo di suini, su un’estensione di circa dieci ettari. Sorgerà a breve distanza dal gasdotto ad alta pressione di proprietà di Società Gasdotti Italia.

Helios è stato progettato e verrà costruito da Engie. Alla fase di ideazione ha collaborato il Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Unicas. L’impianto dovrebbe essere pronto entro la prima metà del 2026. L’Idrogeno verde verrà prodotto attraverso il processo di elettrolisi dell’acqua utilizzando solo energia rinnovabile, come dispone l’Ue. Il progetto prevede un sistema di elettrolisi di circa 5 MegaWatt che sarà alimentato da un impianto fotovoltaico a terra di circa 7 MegaWatt.

E una volta prodotto l’idrogeno? Verrà miscelato con il metano, che a quel punto viaggerà nei tubi in maniera più spedita e svilupperà più calore quando verrà bruciato nelle caldaie. Sarà realizzato un gasdotto dedicato, in grado di trasportare la miscela di idrogeno e metano alle aziende del distretto industriale.

E sarà green

I camion alimentati ad idrogeno

L’idrogeno è uno dei vettori energetici di riferimento per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione fissati dalla strategia nazionale ed europea al 2030 e al 2050. Bisogna abbattere l’impiego di benzina, gasolio, carbone: inquinano, riscaldano, costano. Ed il Progetto “Helios” punta ad accelerare la diffusione
dell’idrogeno verde nel mix energetico nazionale.

Helios è il primo progetto di Hydrogen Valley per Società Gasdotti Italia e contribuisce ad uno dei principali obiettivi europei nella transizione energetica come previsto del RePowerEU” ha commentato Roberto Loiola, amministratore delegato di Società Gasdotti Italia. “L’idrogeno verde aiuta il processo di decarbonizzazione e, insieme alla diffusione di altri gas di origine rinnovabile, consentirà di accelerare la transizione energetica in quest’area geografica”.

“Si tratta di un percorso lungo e complesso ma oggi obbligatorio – ha dichiarato il Presidente del Consorzio Industriale del Lazio, Francesco De Angelis perché la strada che dobbiamo intraprendere deve necessariamente essere sempre di più quella della green economy e dello sviluppo sostenibile. Sia dal punto di vista della difesa del nostro ambiente che da quello più strettamente economico. L’idea è quella di favorire la transizione energetica sul territorio attraverso il progressivo abbattimento delle emissioni climalteranti con la diffusione dell’impiego di gas rinnovabili. Inizialmente nell’area industriale di Frosinone e poi in altre aree del Consorzio, oltre che nella mobilità e negli usi residenziali. Stiamo gettando le fondamenta delle centrali elettriche del futuro”.