E stanotte ho sognato Matteo che sudava

Daniela Bianchi
di DANIELA BIANCHI
Consigliere Regionale del Lazio
Blogger su:Danielabianchi

 

Dovevo aspettarmelo. E’arrivato questa notte, all’improvviso, novello Paul Krugman ad invadere lo spazio del mio sogno. D’altra parte era rimasto solo quello di spazio inesplorato dalla pervasività del messaggio.

Eravamo in tanti, assembrati in uno spazio angusto e Matteo Renzi sudava, parlava, gesticolava. Ad un certo punto mi fa un segno, mi chiede di avvicinarmi a lui, era in cattedra… Mi sono guardata intorno per capire se ce l’aveva proprio con me, non c’era dubbio… E così mi sono alzata dal mio posto. Ricordo che mentre avanzavo pensavo che se qualcuno avesse immortalato quel momento sai Alessioporcu.it quanto ci avrebbe scritto su!!! Comunque… Mi sono avvicinata e ha iniziato a parlarmi fitto fitto… Ha iniziato a lamentarsi di quanto fosse stanco, che doveva fare tutto da solo, che nessuno lo capiva, che c’aveva tutto sulle spalle. Ho provato a chiedergli cosa fosse quel tutto a cui si riferiva ma niente, un profluvio monocorde…

Spiegava ‘sta revisione costituzionale, mi diceva non puoi votare NO… Sempre la stessa solfa: cambiamento, taglio dei costi della politica, leggi veloci. E io a dirgli guarda che non è vero che la Costituzione non cambia da 70 anni, perché l’abbiamo già modificata 13 volte e non è che se non arrivavi tu noi stavamo fermi all’età della pietra e comunque l’ultima volta che c’abbiamo messo mani, nel 2001, abbiamo fatto con il titolo V la stessa cappellata che ci apprestiamo a fare oggi, cioè diciamo che cambiamo ma non diciamo come e rimandando a provvedimenti futuri a pagarne le conseguenze sono i cittadini… Do you know Sanità?!?

Matteo – Eh…ma io ti faccio un Senato con solo 100 senatori, taglio tutto, la politica costa troppo.
Daniela – Matte’ ho capito, ma allora se proprio te la devo dire tutta, manco c’hai avuto coraggio. Perché già che c’eri tagliavi il Senato e via, una Camera sola e non se ne parlava più. O se proprio dovevi toglie’ di mezzo ‘sto bicameralismo perfetto tagliavi un po’ di deputati di qua e un po’ di senatori là e si risparmiava di più. Ma se proprio te la devo dire tutta, se è davvero una questione di risparmio di costi allora spiegami perché non hai tagliato gli stipendi? No perché a taglia’ solo il numero delle persone, dei rappresentanti dei cittadini, tu capisci che poi magari viene il sospetto che c’hai in mente un piano eversivo…. Poi non ho capito come farai con quelli della Sicilia del Trentino della Val d’Aosta, quelli speciali insomma….che caciara…
Matteo – Siete i soliti complottisti, dite no a tutto mi legate le mani, non mi lasciate spazio. Io voglio un paese innovatore, veloce, semplice, leggi veloci…ta’ ta’ e fatto…
Daniela – Sì Matte’, pure noi, pensa un po’…ma forse a furia di ta’ ta’ t’è sfuggito un piccolo particolare, che leggi veloci se ne fanno già senza problemi e ‘sta questione della data certa, cioè che il Governo fissa l’odg ed entro 70 giorni il Parlamento deve legiferare vuol dire solo che l’Esecutivo sopravanza il Legislativo… Naaaaaaaa… Dai t’è sfuggito… Mica vorrai modificare le garanzie della parte prima della Costituzione laddove dice che i tre poteri dello Stato sono tra di loro separati!!! Da te non me lo aspetto!!! Ah e poi non ho capito quanti modelli di iter legislativo sono previsti…no, mica per fare i rognosi ma perché proprio non è chiaro…
Matteo – Con voi non si combina nulla, il paese è fermo, così mi impedite di andare in Europa e sbattere i pugni sul tavolo
Daniela – Stavolta ti do ragione Matte’, in effetti è vero… Però aspetta, guarda che quello che spacci come semplice sostituzione letteraria ( “trattati comunitari” con “trattati dell’Unione Europea”) allora è un abbaglio. Perché, da come è scritta la revisione, sancisce una cessione di sovranità e aivoja a sbraita’ ma i pugni non li puoi più sbattere, ti devi stare zitto e dire pure grazie…(poi magari mi viene in mente il TTP ma poi mi dici che sono complottista e allora mi sto zitta..tanto comuqnue c’ha pensato Trump)
Matteo – Guarda io me lo ricordo che mi hai votato tanti anni fa….
Daniela – Anche io Matteo…anche io…

Poi mi sono svegliata …e ho letto i giornali.

Ho letto che i Riva tirano fuori un miliardo di euro per risarcire i cittadini e le cittadine di Taranto. Ho letto dei tanti bonus in arrivo. Dei tanti fondi sbloccati. Ho letto (un po’ nascosta come notizia a dire il vero ma epocale per la sua portata) del rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Una svolta nelle relazioni industriali un “benchmark di riferimento per tutta l’industria del Paese”, ovvero un parametro di base, in grado di fare da apripista nel solco del nuovo patto per le imprese tracciato da Confindustria e che strizza l’occhio alla tutela della produttività. Una risposta insomma a tutti i novelli winners e self made man che si lamentano di lavorare in un Paese che non crea condizioni…

Ho letto e ho pensato che tutto questo è Cambiamento…(se fossi davvero una complottista avrei potuto chiedermi perché proprio ora, ma ho rimosso il tarlo).

Cambiamento. Ma allora si può? Eppure è il primo dicembre e quindi la Costituzione vigente è ancora quella dei parrucconi complottisti…

Allora ho pensato che il binomio Cambiamento – Costituzione che ci vogliono spacciare come necessario per spingerci a dire sì è un falso ideologico.

E così mi viene da chiedere: cosa c’è realmente in ballo con questa revisione costituzionale? E in questa arrogante voglia di vincere a tutti i costi. E non è una domanda capziosa, ma una legittima richiesta di chiarezza. I novelli winners che predicano l’innovazione e l’efficienza dovrebbero sapere che l’efficacia di un risultato passa dalla chiarezza dell’obiettivo, non dalla mistificazione delle scelte… Altrimenti si tratta di venditori di pentole ma allora è tutta un’altra storia…

NO.

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