«Nessuno sfrutti Forza Italia per regolare i conti nel Pd»

Gianluca Quadrini

 

di GIANLUCA QUADRINI
Presidente della Comunità Montana di Arce

 

Caro Direttore,
continuo ad accettare con cristiana sopportazione e serena amicizia il dileggio al quale mi sottoponi. Ma ancora una volta Ti chiedo ospitalità per affrontare un tema serio.

Nel Partito Democratico è in corso uno scontro tutto interno alla componente del senatore Francesco Scalia. Non è mia intenzione infilare il naso in casa d’altri. Ognuno si guarda le discussioni all’interno del suo Partito.

Ma in questo caso la diatriba tra due autorevoli figure come il presidente Pd Domenico Alfieri ed il presidente della Provincia Antonio Pompeo, toccano il mio Partito. Toccano l’alleanza con il mio gruppo Politico. Toccano il rapporto e l’apporto che hanno dato a questo territorio il sottoscritto con gli amici Vittorio Di Carlo e Danilo Magliocchetti.

Non ritengo accettabile che Forza Italia possa essere sfruttata per regolare conti interni al Partito Democratico o chicchessia.

Vanno messe subito in chiaro alcune cose. La prima: Antonio Pompeo è presidente della Provincia di Frosinone grazie anche all’apporto ed ai voti che ha portato Forza Italia, se fosse stato per il Pd il presidente sarebbe stato ben altro candidato. La seconda: il sindaco Alfieri sapeva benissimo con chi si stava candidando due anni fa e quali sarebbero stati i suoi compagni di viaggio in caso di vittoria.

Le richieste avanzate in queste settimane dal sindaco Alfieri lo fanno apparire come quel marito dopo vent’anni di matrimonio che, trovata un’amante o una nuova compagna, vuole scaricare la legittima moglie e chiede l’annullamento delle nozze adducendo l’immaturità del contraente. Vent’anni dopo. Alfieri scopre adesso, a poche settimane dal voto, che sta scomodo con noi di Forza Italia.

Ecco, io non voglio essere il paravento di Alfieri e di tutta la nutrita schiera che rappresenta. Siamo due forze politiche diverse unite da uno stesso progetto di governo del territorio. Basato sulla responsabilità. E la nostra diversità si vede benissimo: il Pd, sul tema dell’acqua e dei rapporti con Acea, ha votato in un modo. E noi in un altro. A prescindere da chi ha vinto (noi del centrodestra) le differenze sono chiare. Non c’è bisogno di sfasciare un’alleanza per metterle in evidenza.

Se poi è un pretesto elettorale ciò che si sta cercando, allora si abbia il coraggio di dirlo.

Se invece si vuole che sia Forza Italia a fare il gioco sporco, e cioè assassinare politicamente il presidente Pompeo, si sappia che né Gianluca Quadrini né Forza Italia sono disponibili a ricoprire il ruolo di sicari.

Ognuno si risolva le questioni sue all’interno del proprio Partito.

Ti saluta deferente, aggiustandosi la fascia cucita su misura e con le iniziali ricamate, l’eroico presidente dell’indomita Comunità Montana di Arce (pervicace alla liquidazione).

PS: non tutto è perduto per i fondi regionali, nonostante la sentenza del Tar (leggi qui) abbiamo chiesto il riparto provvisorio e poi ce la giochiamo nel merito.

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